SIME (Σίμα, Σίμη)
C. Saletti
1°. - Nome di menade che compare su un cratere corinzio del gruppo di Andromeda (v. andromeda, pittore di) conservato a Dresda, e su una tazza a figure nere del Pittore di [...] , Satyr- und Bakchennamen auf Vasenbilder, Halle 1912, pp. 21; 84-85; Leonard, in Pauly-Wissowa, III A, 1929, c. 136, s. v., n. i. Dresda: H. Payne, Necrocorinthia, Oxford 1931, p. 330, n. 1477. Napoli: J. D. Beazley, Black-fig., 1956, pp. 203; 689. ...
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SEMPER, Gottfried
Red.
Architetto e teorico dell'arte, nato ad Amburgo nel 1803 morto a Roma nel 1879.
Dopo aver studiato a Gottinga, Monaco, Parigi, divenne nel 1834 professore dì architettura a Dresda. [...] e dell architettura antica Dal 1855 fu professore a Zurigo e dal 1870 "Architetto di Corte" a Vienna. Costruì importanti edifici a Dresda (il teatro di Corte, la Galleria di Pittura), a Zurigo (il Politecnico) a Monaco, a Vienna. Con K. F. Schinkel è ...
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GERMANIA
A. Greifenhagen
A. Greifenhagen
H. C. von der Gabelentz
D. W. Müller
J. Oelsner
E. Kluwe
R. Krauspe
E. Schuldt
G. Beihm-Blancke
Musei di antichità. - La Collezione Chigi venne nel 1728 [...] giovane Goethe nel 1779 ricevette le sue prime impressioni sull'arte antica. Le poche antichità berlinesi, che non andarono a Dresda nel 1726, formarono una splendida collezione dopo che nel 1742 in Sansouci la raccolta si accrebbe di statue, busti ...
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CHARITON o CHARITOS (Χαρίτων o Χάριτος)
L. Guerrini
Il nome, al genitivo Χαρίτπυ, appare sulla base di un simulacro di dea raffigurato su una gemma prima presso il Casanova, direttore dell'Accademia [...] di Dresda, passata poi a Londra e, successivamente, in una collezione privata russa. La raffigurazione piuttosto complessa presenta dietro la statua di dea la facciata di un tempio; ai lati due figure femminili ammantate e altre due più lontane. Il ...
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ACROPOLI 564, Pittore di
P. E. Arias
Ceramografo attico a cui sono attribuiti tre frammenti di kölikes ed uno di pisside chiaramente derivati per caratteri stilistici dall'officina di Brygos. Specialmente [...] significativi per l'attribuzione a questa officina sembrano il frammento di Dresda, con la rappresentazione di una dea presso un'ara, ed il Sileno B 58 di Adria. L'Arias propende ad attribuire le opere riferite a questo pittore alla tarda attività ...
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WINCKELMANN, Johann Joachim
Red.
Celebrato al suo tempo come il maggiore archeologo del sec. XVIII, il W. può essere considerato il fondatore della moderna storia dell'arte. Nato a Stendal (Altmark, [...] , che fu quasi una sua scoperta. Egli attendeva intanto alla stesura dell'opera sua maggiore, la quale vide la luce a Dresda alla fine del 1763 (datata 1764): cioè la Geschichte der Kunst des Altertums. Già nel 1763 aveva ottenuto un impiego presso ...
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Archeologo ed erudito (Stendal, Prussia, 1717 - Trieste 1768). Stabilitosi a Roma, divenne soprintendente alle antichità (1764) e poté dedicarsi allo studio dell'arte classica. Attraverso i suoi scritti [...] agio di approfondirli mentre era bibliotecario del conte Enrico di Bünau (dal 1748). Perfezionatosi poi nel disegno accademico a Dresda, con l'aiuto del nunzio in Polonia, mons. A. Archinto, che lo aveva indotto a convertirsi al cattolicesimo, fece ...
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TORO BARCOLLANTE, Pittore del (Maler des schlotternden Stier's)
L. Banti
Ceramografo corinzio, attivo intorno al 635-620 a. C. (Protocorinzio Tardo e inizio del periodo di Transizione). Il Payne ha avvicinato [...] ad una stessa mano; il Benson ha aggiunto alla produzione del pittore una oinochòe e, tentativamente, un arỳballos (a Dresda). Il nome deriva dall'alàbastron all'Aia. Come è usuale nel Protocorinzio, la incisione è raramente impiegata nei particolari ...
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KARLSRUHE, Pittore dello skiphos di
S. Stucchi
Ceramografo attico che prende nome dallo skỳphos decorato a figure nere del museo di Karlsruhe, n. B 3048, proveniente dalla Beozia. Esso reca, due volte [...] . La sua attività è da porre agli inizî del V sec. a. C. Gli sono attribuiti sicuramente due altri skỳphoi a Dresda: ZV 1681 e ZV 2957 (dalla Grecia), con la stessa rappresentazione due volte ripetuta, di Dioniso con satiri e menadi. Altri ...
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BETH PELET, Pittore di
G. Riccioni
Ceramografo greco, attico, della tecnica a figure rosse, di stile protoclassico. Così denominato dalla lèkythos 1930.550, proveniente da Beth (o Bēt) Pelet e conservata [...] gli ha attribuito tre alàbastra (due a New York, Coll. Gallatin, uno nel museo di Atene, inv. n. 12.235) e quattro lékythoi (Dresda 338; Atene 1347 = CC. 1471; Oxford 1930.550; Londra CS. 1637), databili intorno al 460 a. C. Su questi vasi compaiono ...
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domicìdio s. m. La distruzione deliberata e sistematica di case, palazzi e infrastrutture civili in un insediamento abitato, in una città o in una zona circoscritta. | In senso ristretto e attenuato, la negazione del diritto all’abitazione....