TIEPOLO, Giambattista
Giuseppe Fiocco
Pittore e incisore. Nacque a Venezia nel 1696, morì a Madrid nel 1770. Per l'evidenza stessa della sua grandezza fu il primo e per un certo tempo l'unico artista [...] , di Agar e Ismaele della scuola di S. Rocco a Venezia e della Storia biblica di Verona; tutti dipinti mobili.
L'esordio questa parte ligia e devota sarà serbata quasi sempre ai figli Domenico e Lorenzo.
Con l'aumentare della fama in patria, giunsero ...
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GENTILE da Fabriano (Gentile di Niccolò di Giovanni di Massio)
Arduino Colasanti
Pittore, nato a Fabriano verso il 1370, morto a Roma nel 1427. La sua giovinezza rimane ancora avvolta in un'oscurità [...] Aldimari aveva dipinto a fresco una Madonna col Bambino fra S. Domenico e S. Giuseppe, di cui oggi non si vede più traccia fu in Italia il più alto rappresentante. Oltre uno Iacopo Veneziano, la cui identificazione con Iacopo Bellini è probabile, ma ...
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MICHIEL, Domenico
Roberto Cessi
Doge veneziano dal 1117 al 1129. Valoroso guerriero, capitanò personalmente la squadra e l'esercito che Venezia mandò nel 1123, rispondendo all'appello del papa, per [...] per loro merito la città cadde, sì che il doge veneziano era dai cristiani acclamato re, s'egli non avesse opposto segg.; G. B. Monticolo, Il testo del patto giurato dal doge Domenico Michiel al comune di Bari, in Nuovo Archivio Veneto, XVIII, pag. ...
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Architetto e scrittore, nato, a Mason di Vicenza nel 1720, morto a Padova nel 1792. Era figlio di Bernardo Fradellini, ma si chiamò col cognome del padre adottivo. Sacerdote, si diede all'architettura, [...] astronomico, retto allora dal suo amico Giuseppe Toaldo. Nel 1771, in seguito a istanza presentata al governo veneziano dai gastaldi dei falegnami, dei muratori e dei tagliapietra, fu dai Riformatori dello Studio decretata anche l'istituzione ...
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Grande stato dell'America Meridionale, il secondo per estensione territoriale e per popolazione, già denominato Provincie Unite del Río de la Plata. Il nome Argentina, oggi di uso comune, è una forma latinizzata [...] alcuni dubbî, un nome schiettamente italiano, quello di un Bernabeo Veneziano, al quale è assegnato il solar n. 99 (attualmente imitarla quella di Craufurd, snidata dal convento di S. Domenico. La rotta degl'Inglesi era completa: oltre i numerosissimi ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] 'edizione critica con traduzione italiana e note a cura di Domenico Comparetti, in Fonti per la storia d'Italia dell'Istituto Egidi su La storia medioevale, 1922).
Per i rapporti fra Venezia e il Levante è interessante l'archivio del duca di Candia. ...
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(dall'arabo quṭn; fr. coton; sp. algodón; ted. Baumwolle; ingl. cotton).
Sommario. - Botanica: Generalità (p. 676); Sistematica dei cotoni (p. 678); Coltivazione: Storia (p. 679); La coltivazione nei diversi [...] tessitura del cotone era conosciuta da tempo dagli Europei: sembra infatti che la tessitura fosse già praticata in Spagna e a Venezia fin dall'inizio del '200; comunque verso il '400 l'industria fioriva in Olanda, specialmente a Leida e ad Amsterdam ...
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SICILIA (A. T., 27-28-29)
Attilio MORI
Ramiro FABIANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Biagio PACE
Giovanni PUGLIESE CARRATELLI
Gaetano Mario COLUMBA
Secondina Lorenzina CESANO
Carlo Alfonso NALLINO
Ernesto [...] della scultura; ricordiamo fra i più noti: Ettore Ximenes, Domenico Trentacoste, Mario Rutelli, e, tra i viventi, Antonio , le Ottavi, le Canzuni di sdegnu. Contemporaneo all'opera del Veneziano è il famoso poemetto La Baronessa di Carini (v. carini, ...
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UNGHERIA
Elio MIGLIORINI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Delio CANTIMORI
Carlo TAGLIAVINI
Tibor GEREVICH
Giulio de MISKOLCZY
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Ernesto [...] a Kolozsvár, molti artisti italiani, come Giovanni Fiorentino, Domenico da Bologna, Antonio Castello, Agostino Serena e dove . Fra le vittime di questa rivolta fu anche S. Gerardo il Veneziano. Ma la saggezza dei principi della casa di Árpád, che per ...
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GIORNALE e Giornalismo (lat. diurnalis da diurnus "giornaliero"; fr. journal e journalisme; sp. diario, periódico e periodismo; ted. Zeitung e Zeitungswesen; ingl. newspaper e journalism)
Francesco FATTORELLO
Giulio [...] regioni si scambino i giornalisti e che si trovi, poniamo, un veneziano a parlare d'interessi nazionali a Genova o a Napoli, un a 60-80 pagine nei giorni feriali e sino a 200 le domeniche.
Il giornale più diffuso degli Stati Uniti è il Daily News, di ...
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magata
s. f. Nel linguaggio giornalistico sportivo, colpo vincente imprevisto, che affascina come se fosse una magia | Per estensione, fuori dell’àmbito sportivo, trovata sorprendente e risolutiva. ♦ Come Del Piero, ovvio, che all'andata contro...
patriarca
patrïarca s. m. [dal lat. tardo patriarcha, gr. πατριάρχης, comp. di πατριά «stirpe, tribù, famiglia» e -άρχης «-arca»] (pl. -chi). – 1. In senso ampio e generico, e con riferimento al più antico ordinamento sociale, il capo di una...