quivi (quive)
Ugo Vignuzzi
Avverbio dimostrativo di luogo, di media frequenza nell'opera dantesca: oltre 200 occorrenze, di cui 72 nella Vita Nuova, 4 nelle Rime, 32 nel Convivio (oltre una in integrazione [...] Simonelli legge quivi (in luogo del quinci di Busnelli-Vandelli), interpretando " affinché nell'azione di donare (quivi) si da ciel (ripreso in XIV 11); Pd XII 101 [s. Domenico] ne li sterpi eretici percosse / l'impeto suo, più vivamente quivi ...
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Edizione Nazionale
Francesco Mazzoni
. L'idea di un'edizione completa, e tutta criticamente fermata, delle opere di D., risale (trascurando volutamente gli acuti ma parziali assaggi della filologia [...] D. 8 maggio 1924, n° 843. Collocato a riposo il Vandelli, veniva richiesto il comando di Aristide Marigo perché curasse una nuova ; il 15 dicembre dello stesso anno veniva affidata a Domenico De Robertis la cura della Rime, e poco dopo Giorgio ...
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castello [plur. anche castella]
Angelo Adami
Domenico Consoli
Il termine, nel suo significato proprio, ricorre una sola volta in prosa (CV III X 8 è simigliante a l'opera di quello savio guerrero che [...] Landino, largamente condivisa (Lombardi, Andreoli, Rossetti, Fraticelli, Giuliani, Poletto, Berthier, Torraca, Scarano, Venturi, Pietrobono, Vandelli, Vitali, Momigliano, Chimenz, Gmelin), e che le sette porte non abbiano una precisa significazione ...
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frutto
Alessandro Niccoli
Ricorre frequentemente in tutte le opere, con la sola esclusione della Vita Nuova; è usato due volte anche nel Fiore, mai nel Detto.
Nella sua accezione più ampia indica quanto [...] che al frutto de l'italica erba corrisponda, nell'elogio a s. Domenico, il ricordo del mirabile frutto / ch'uscir dovea di lui e de ! La maggior parte dei commentatori moderni (Scartazzini-Vandelli, Casini-Barbi, Mattalia, Sapegno) si attengono ...
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tre [in rima tree e trei; cfr. Parodi, Lingua 243, 251]
Alessandro Niccoli
Ricorre con notevole frequenza in tutte le opere; è presente anche nel Fiore ma non nel Detto.
La testimonianza più ampia e [...] V 11 li tre Tarquini (nell'ediz. Simonelli; Busnelli-Vandelli leggono li re Tarquini).
Proprio perché il t. è sentito maggior proprietà, s. Bonaventura usa il numerale quando ricorda che s. Domenico non chiese di dispensare o due o tre per sei (Pd ...
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GAROGLIO, Diego
Domenico Proietti
Nacque a Montafia, nell'Astigiano, il 4 genn. 1866 da Luigi, magistrato, e da Ernestina Pugno. Compiuti gli studi superiori, ottenne una borsa di studio per la facoltà [...] 1887 iniziò a collaborare al Fanfulla della domenica con recensioni e note di critica letteraria Allodoli, A. Farinelli, G. Mazzoni, G. Ottolenghi, L. Tonelli e G. Vandelli (vedi anche la recensione dell'opuscolo a opera di A. Chiari, in Convivium, ...
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stringere (istringere; strignere)
Domenico Consoli
Verbo di media frequenza, presente in tutte le opere canoniche, nel Fiore ma non nel Detto, e usato con valore proprio e figurato, in costruzione transitiva [...] di vista tradizionale) intendendo che le lagrime, gelando tra gli occhi (dentro gli occhi? in ambedue gli occhi [Vandelli]? nello spazio compreso tra gli occhi, incluse le occhiaie?), li ‛ riserrarono ', li chiusero nuovamente - è da supporre che ...
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DAVANZATO (Avanzato, Nevanzaio)
Anna Benvenuti Papi
Secondo l'incerta tradizione agiografica e documentaria che ne perpetua la memoria, D. sarebbe nato intorno al 1200 nel castello di Semifonte, che [...] e Bibl.: Il testo latino della vita di D., opera di Domenico da Prato, è pubblicato in Acta sanctorum Iul. 11, XI, C. Calzolai], La Chiesa fiorentina, Firenze 1970, p. 153; F. Vándelli, Un parroco santo della Valdelsa. Il b. D., Firenze 1972; M. ...
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MANZINI, Luigi
Anna Chiara Fontana
Nacque a Modena il 30 ag. 1805 dal pittore Angelo e da Maria Bonini.
Allievo dell'Accademia Atestina di belle arti nell'anno scolastico 1820-21, visse il passaggio [...] eseguiva a grisaille (1847) le Storie di s. Domenico nelle volte e la Gloria dell'Agnello mistico nell'abside Carlo a Modena, a cura di D. Benati - L. Peruzzi - V. Vandelli, Modena 1991, pp. 263-265; G. Guandalini, Pale di Adeodato Malatesta e ...
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splendore (isplendore)
Alessandro Niccoli
Attenendosi a una distinzione comune nel Medioevo (cfr. Tomm. II Sent. 13 1 a3 " Lux... dicitur secundum quod est in aliquo corpore lucido in actu... Lumen... [...] illustrata ha suggerito l'uso di s. nell'elogio di s. Domenico che per sapïenza in terra fue / di cherubica luce uno a Beatrice in Pg XXXI 139 (già citato), alla quale Scartazzini-Vandelli e Casini-Barbi ritengono, a torto, che D. si rivolga ...
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