Dante Alighieri, Opere minori: De vulgari eloquentia - Introduzione
Pier Vincenzo Mengaldo
Scritto successivamente all'esilio (I, VI, 3) e alla pace di Caltabellotta (II, VI, 4), preannunciato anzi [...] padre», ma i siciliani, attraverso la figura antonomastica del Notaio, verranno decisamente scalati anch'essi «di qua dal dolcestilnovo». E s'aggiunga che con ogni probabilità, come anche per i trovatori, l'elencazione dei dottori illustri italiani ...
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FEDERICO II, ATTIVITÀ POETICA
SStefano Rapisarda
Sono sei i componimenti che, con vario grado di attendibilità, diversi testimoni assegnano al nome di Federico. Pressoché certa è l'attribuzione della [...] trovare e simili formule, usate quasi da tutti, si riportano all'ipotesi di una setta nella quale (come poi nel dolcestilnovo) fosse obbligo degli adepti di comunicare ogni tanto in versi e mantenere in tal modo i contatti. Si comincia così la ...
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Poeti del Duecento: Testi arcaici, Scuola siciliana, Poesia cortese, didattica, popolare e giullaresca, Laude, Dolce StilNovo
Gianfranco Contini
Poeti del Duecento: Testi arcaici, Scuola siciliana, [...] Poesia cortese, Poesia didattica, Poesia popolare e giullaresca, Laude, Poesia realistica toscana, DolceStilNovo
Quest'opera è il frutto d'una larga collaborazione, proprio quello che nelle cosiddette scienze della natura si chiama lavoro d'équipe, ...
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nuovo (novo; per l'alternanza fra le due forme, cfr. Petrocchi, Introduzione 428)
Antonietta Bufanoaut>
Le accezioni fondamentali di questo aggettivo sono quelle di " diverso dal precedente "; " inusitato [...] della ‛ loda ' [v.]). L'aggettivo ritorna inoltre, come parte integrante, nella formula, divenuta poi celebre, che D. mette ancorà in bocca a Bonagiunta, dolcestilnovo (Pg XXIV 57; per il valore da attribuire a n. in questi passi, cfr. la voce ...
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udire (audire; odire)
Alessandro Niccoli
1. Compare in tutte le opere, compresi il Fiore e il Detto, con un indice di frequenza abbastanza elevato (234 presenze complessive); le forme più attestate sono [...] leggi, udirai nuovo ludo (" sentirai narrare " una gara singolare); e così in Pg XVI 33 maraviglia udirai, XXIV 57 [il] dolcestilnovo ch'i' odo, v. 128 udendo colpe de la gola (" udendo ricordare " esempi di gola puniti), XXVII 41 udendo il nome ...
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MINO da Colle
Francesca Luzzati Laganà
MINO da Colle. – Nacque a Colle di Val d’Elsa, probabilmente intorno alla metà del XIII secolo; da non confondersi con Minotto di Naldo da Colle. La sua biografia [...] Duecento …, estr. da Il libro e la stampa, VI (1912), p. 4; Id., Guido Guinizelli e le origini bolognesi del «Dolcestilnovo», in Documenti e studi pubblicati per cura della R. Deputazione di storia patria per le provincie di Romagna, IV, Bologna ...
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Donne ch'avete intelletto d'amore
Mario Pallaglia
Canzone della Vita Nuova (XIX; Rime XIV), tutta di endecasillabi, di 5 stanze (l'ultima costituisce il congedo), con piedi e volte, concatenatio e combinatio, [...] . Shaw, Essays on the Vita Nuova, Princeton 1929, 115; M. Barbi, Problemi I 107-109; M. Casella, recens. a F. Figurelli, Il dolcestilnovo (Napoli 1933), in " Studi d. " XVIII (1934) 105-126 (e cfr. anche Introd. alle opere di D., Milano 1965, 25-27 ...
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cuore (core)
Freya Anceschi
Fra le 318 occorrenze della parola (nelle parti in rima è presente assai spesso nella forma apocopata e, salvo rare eccezioni, senza dittongo) predominano di gran lunga i [...] 40, 77, 174, 226, 450 e 454.
In molti degli esempi citati affiorano tracce della fraseologia peculiare della lirica amorosa del dolcestilnovo, che sono più evidenti in cor pien di desiri (Cv III Amor che ne la mente 35, ripreso in XIII 11); quella ...
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ars dictaminis
Mario Pazzaglia
La teoria letteraria di D. appare saldamente radicata alla tradizione retorica e dittatoria, che egli sembra avere assorbito, oltre che dal Tresor e dalla Rettorica di [...] ‛ dittare ' e di metafore relative all'a. d. in Pg XXIV 52-62, là dove D. definisce il proprio dolcestilnovo.
Anche la metricologia dantesca sembra ispirata, piuttosto che al praticismo delle artes metricae o rithmicae, alla teoria della compositio ...
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CICALA, Lanfranco
Margherita Beretta Spampinato
Nacque a Genova verso gli inizi del sec. XIII da Gugliehno e da una Sibilia.
Appartenne alla nobile famiglia genovese, dei Cicala, che partecipò attivamente [...] ital., Suppl., I(1898), p. 14; F. Torraca, Le donne nella poesia provenzale, Firenze 1901, pp. 32 s.; P. Savi-Lopez, Dolcestilnovo, in Trovatori e poeti, Palermo 1906, pp. 26 s.; L. F. Mannucci, DiL. C. e della scuola trovadorica genovese, in Giorn ...
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stil novo
stil nòvo (o stilnòvo; anche dólce stil nòvo) locuz. usata come s. m. – Denominazione (data dalla critica moderna sulla base di un passo del Purgatorio dantesco, «O frate, issa vegg’io» diss’elli, «il nodo Che ’l Notaro e Guittone...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...