La sinestesia (dal gr. sýn «con, assieme» e aisthánomai «percepisco, comprendo»; quindi «percepisco assieme») è un procedimento retorico (➔ retorica), per lo più con effetto metaforico (➔ metafora), che [...] ormai entrato saldamente nella pratica letteraria italiana (è infatti una sinestesia anche l’espressione dolcestilnovo).
Perché la sinestesia diventi un artificio consapevole, occorre però attendere l’Ottocento e soprattutto l’insorgere di un nuovo ...
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ALFANI, Gianni
Carlo Salinari
Rimatore fiorentino, del quale restano sei ballate e un sonetto. Sia l'identificazione con un Gianni Alfani, immatricolatosi nel 1243 nell'Arte della seta e morto ai primi [...] ma si è esagerato giudicandolo come il più felice degli stilnovisti minori.
Il canzoniere fu edito a cura di E. Rivalta, Liriche del dolcestilnovo,Venezia 1906; di E.Lamma, Rime di Lapo Gianni e G. A.,Lanciano 1912; di L. Di Benedetto, Rimatori del ...
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Poeta (n. a Firenze dopo il 1271 - m. prima del 1316), figlio di messer Lambertuccio (m. 1304), mercante laniero, banchiere e guelfo di parte nera, anch'egli verseggiatore. Di Dino restano 22 componimenti, [...] tra i più raffinati del dolcestilnovo. Secondo la narrazione del Boccaccio (il quale lo dice "famosissimo dicitore per rima in Firenze") sarebbe stato lui nel 1306 a mandare a Dante, ospite dei Malaspina, i primi sette canti dell'Inferno, lasciati ...
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Poeta pistoiese morto nei primi anni del sec. 14º (suo padre fu console dei cambiatori nel 1237); appartiene a quel gruppo di rimatori toscani anteriori al "dolcestilnovo" che hanno il loro più illustre [...] esponente in Guittone d'Arezzo di cui A. si mostra arido seguace: di lui ci rimangono tre canzoni e alcuni sonetti ...
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Poeta sloveno (Vrba, Alta Carniola, 1800 - Kranj 1849); dotato di un fine senso artistico piegò la lingua alle più severe esigenze d'arte ed elevò la poesia slovena, fino allora di gusto provinciale e [...] grado di perfezione. Fra le sue poesie, oltre alla bellissima collana di sonetti (Sonetni venec, 1834), ispirati al dolcestilnovo e a Petrarca, si ricordano il poemetto Krst pri Savici ("Il battesimo presso la Savica", 1836) e alcune liriche ...
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GIANNI, Lapo
Mario Pelaez
Poeta fiorentino che pare si possa identificare col notaio Ser Lapo di Giovanni Ricevuti, di cui si conservano parecchi rogiti che vanno dal 1298 al 1321. A ogni modo è certo [...] undici ballate, cinque canzoni e un sonetto, tutte composizioni amorose, i cui pregi fanno collocare Lapo fra i migliori poeti del dolcestilnovo.
Ediz.: E. Lamma, Rime di L. G. rivedute sui codici e su le stampe ecc., Imola 1895; id., Lapo Gianni e ...
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ORBICCIANI, Bonagiunta
Marco Grimaldi
ORBICCIANI, Bonagiunta. – Scarsi sono i dati biografici di questo poeta del XIII secolo. Definito «ser» nelle rubriche del Vaticano latino 3793 e del Vaticano latino [...] Gli autori. Diz. bio-bibliografico…, I, Torino 1991, p. 316; L. Pertile, Il ‘nodo’ di B., le ‘penne’ di Dante e il DolceStilNovo, in Lettere italiane, XLVI (1994), pp. 44-75; S. Chessa, Forme da ritrovare: i due discorsi di B. da Lucca, in Studi di ...
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SAPEGNO, Natalino
Guido Lucchini
– Nacque da Giuseppe Maria e da Albertine Louise Viora il 10 novembre 1901 ad Aosta, città della famiglia materna, ma visse i primi anni a Torino, dove frequentò le [...] lingua e l’arte di Cecco Angiolieri (in Convivium, I (1929), 3, pp. 371-382), sullo stil nuovo (Dolcestilnovo; Dolcestilnovo. Dal primo al secondo Guido; Dolcestilnovo. Le rime di Dante, in La Cultura, n.s., IX (1930), rispett. n. 5, pp. 331 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] il De vulgari eloquentia di Dante offre una ricostruzione della storia della poesia italiana dalla Scuola siciliana al DolceStilnovo praticamente seguita poi, nella sostanza, da tutta la storiografia posteriore. Nel caso italiano la questione della ...
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De vulgari eloquentia
Pier Giorgio Ricci
Pier Vincenzo Mengaldo
Tradizione Manoscritta. - Comprende solo cinque testi (Berlino, Staatsbibliothek, lat. folio 437 [B], ora conservato a Tübingen; Grenoble, [...] poeti ‛ illustri ' fiorentino-pistoiesi (lasciando stare quanto vi è di arbitrario nell'attribuzione a tale gruppo dell'etichetta di dolcestilnovo presentata in Pg XXIV 57); e, tra queste due ‛ scuole ', la serie dei siculo-toscani (condannati da D ...
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stil novo
stil nòvo (o stilnòvo; anche dólce stil nòvo) locuz. usata come s. m. – Denominazione (data dalla critica moderna sulla base di un passo del Purgatorio dantesco, «O frate, issa vegg’io» diss’elli, «il nodo Che ’l Notaro e Guittone...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...