PETRARCA, Francesco
Enrico Carrara
Nella gloria della poesia italiana è il secondo, dopo Dante e prima del Boccaccio, dei suoi grandi e venerati patriarchi; ma nella storia della formazione spirituale [...] ; di qui l'elegante continuazione dello stil nuovo, che fioriva dalla dotta penna dolcezza di vita amorosa: "Dolci ire, dolci sdegni, dolci paci".
È la storia d si sforza di esprimere quell'ineffabile mondo "Novo in etate immobile ed eterna"; ma dove ...
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BRESCIA
G. Panazza
(lat. Brixia; Brisia, Bressa nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di prov. e diocesi vescovile, situata tra i fiumi Oglio e Chiese allo sbocco della val Trompia.Di [...] Castello, da quella parte più dolce e ancora collegata alle colline dei perpetuo dell'Archivio dell'Insigne e Reale Monistero Novo di S. Salvatore e di S. Giulia . Ein Beitrag zur Frage nach dem Ursprung von Stil II, JRgZMainz 3, 1956, pp. 143-163 ...
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ARETINO, Pietro
Giuliano Innamorati
Nacque ad Arezzo la notte fra il 19 e il 20 apr. 1492. Intorno all'ambiente familiare ed alla giovinezza dell'A. si hanno poche notizie sicure, le quali pur consentono [...] Cesare e Omero - Ch'imperator non son' non son poeta - E lo stil diemmi in sorte il mio pianeta - Per finger no, ma per predire sepolcro novo, vicino alli gradi della sagrestia", dove più tardi trovarono posto anche i suoi amici Ruscelli e Dolce, ...
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JOMMELLI, Niccolò
Angela Romagnoli
Nacque ad Aversa il 10 sett. 1714 dal commerciante di stoffe Francesco Antonio e da Margherita Cristiano.
Ricevette la prima istruzione musicale come fanciullo cantore [...] distrazione dopo la dolce fatica della filosofica musica l'unica opera buffa composta ex novo per Lisbona sarà Le avventure di J.s Opernsinfonien der 1750er Jahre und ihre Beziehung zum Mannheimer Stil, ibid., pp. 97-120; F. Dorsi, Un intermezzo ...
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di Sergio Bozzola
La sinalefe (gr. synaliphé, comp. di syn- «insieme» e aléiphein «ungere, rendere scorrevole») è il fenomeno metrico (➔ metrica e lingua) per cui la ➔ sillaba finale a uscita vocalica [...] Così, nell’incipit leopardiano:
(3) Dolce e chiara è la notte, e senza altri due esempi petrarcheschi:
(6) ch’agiunger nol pò stil né ’ngegno humano (Canz. CC, 8)
(7 in ramo (Canz. CCVII, 35)
(9) o come novo augello al visco in ramo (Canz. CCLVII, 8)
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] il perché non gli sfugge. E lo "stile" a rendere gli scritti piacevoli a leggersi dottor della Sorbona". Un bluff l'"architetto novo, e immaginario", un contaballe. Tuttavia - nel 1782, alla nipote, "el dolce nome della patria mia", lasciata ormai ...
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Il diritto civile
Victor Crescenzi
Gli intensi nessi se non francamente sistematici, certamente organici che legano lo ius proprium della Serenissima con la tradizione romana, sono stati individuati, [...] novero "di quelli aggiunti ex novo da Jacopo Tiepolo"; il per la somma di dieci soldi grossi", che Dolce aveva mutuato a Caterina. La mutuante qui si in ipsa aero mortuo; et quod in ipsa lege [stil.: Liutp. 19> mortuus esset pater, potest uideri ...
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Marino e i marinisti
Giuseppe Guido Ferrerò
Intellettualistica ricerca dello stupefacente, che si affida alla singolarità di argomenti non prima trattati nella lirica d'arte e all'inconsueto modo di [...] - Con acuta favella il freno smaglia - e con ardente stil fulmina e nóce; - né contro i morsi suoi morso modello - egli fe' d'un gran colosso: - novo Encelado compose - e mi pose - su le volto della sua donna, «i dolci frutti almen del suo bel seno» ...
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terzina
Ignazio Baldelli
1. D., come ben si sa, è innovatore, dal di dentro, di schemi metrici ereditati dalla tradizione anteriore: basti pensare alle novità della sestina dantesca, rispetto al modello [...] altre rime ‛ facili ' costituite da parole emblematiche del dolcestile (quali amore, core, dolore, gentile, umile, e quale è stata la mia vita, poscia / che la mia donna andò nel secol novo (vv. 60-61); in Io son venuto al punto de la rota (Rime C), ...
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piacere (sost.; piacire)
Ugo Vignuzzi
Sostantivo attestato in tutto il D. canonico, nel Fiore e nel Detto, ma che si trova impiegato con particolare frequenza nelle opere in poesia, soprattutto nelle [...] tramite siciliano, nello Stil nuovo.
Nell'opera cor per mio volere; / e recolo a servir novo piacere (che parafrasa le parole della razo [§ 5]: occorrenza del Detto: Amor amar è: / i' 'l truova' dolce e fine, / e su' comincio e fine / mi piacque e ...
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stil novo
stil nòvo (o stilnòvo; anche dólce stil nòvo) locuz. usata come s. m. – Denominazione (data dalla critica moderna sulla base di un passo del Purgatorio dantesco, «O frate, issa vegg’io» diss’elli, «il nodo Che ’l Notaro e Guittone...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...