ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] ispirasse quel gruppo di rimatori che si disse dello "stilnovo". Notevole anche una tenzone con Forese Donati, nata probabilmente padre" e "più che padre", sta bene che succeda la "dolce guida e cara" di quella che D. poteva a ragione chiamare ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] il perché non gli sfugge. E lo "stile" a rendere gli scritti piacevoli a leggersi dottor della Sorbona". Un bluff l'"architetto novo, e immaginario", un contaballe. Tuttavia - nel 1782, alla nipote, "el dolce nome della patria mia", lasciata ormai ...
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Il diritto civile
Victor Crescenzi
Gli intensi nessi se non francamente sistematici, certamente organici che legano lo ius proprium della Serenissima con la tradizione romana, sono stati individuati, [...] novero "di quelli aggiunti ex novo da Jacopo Tiepolo"; il per la somma di dieci soldi grossi", che Dolce aveva mutuato a Caterina. La mutuante qui si in ipsa aero mortuo; et quod in ipsa lege [stil.: Liutp. 19> mortuus esset pater, potest uideri ...
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stil novo
stil nòvo (o stilnòvo; anche dólce stil nòvo) locuz. usata come s. m. – Denominazione (data dalla critica moderna sulla base di un passo del Purgatorio dantesco, «O frate, issa vegg’io» diss’elli, «il nodo Che ’l Notaro e Guittone...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...