BUZZACARINI, Ludovico (Lodovico Ongaro; Alvise)
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Nacque, probabilmente a Padova, nella seconda metà del sec. XIV - forse verso il 1360 - da Arcoano e dalla faentina Nobilia Manfredi.
Sposatosi due [...] Arcelli il B. assicurò la sottomissione di Artico, signore di Porcia e Brugnera: il 25 ott. 1418 Artico prestò al doge giuramento di fedeltà, presentandogli lettere del B. e degli altri comandanti che attestavano la sua lealtà. Non sembra che il B ...
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GOZZADINI, Scipione
Giorgio Tamba
Figlio di Gabione di Nanne e di Chiara di Bartolomeo Bolognini, nacque nel 1398, probabilmente a Roma, dove il padre si era trasferito da Bologna per sovrintendere [...] (Malvezzi. Storia…), e l'ambasceria a Venezia nel novembre del 1471, inviata formalmente per festeggiare l'elezione del nuovo doge, Nicolò Tron, ma destinata soprattutto a controllare le iniziative del duca di Ferrara Ercole I d'Este, che aveva ...
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MALVEZZI, Virgilio
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna nel 1414, secondo figlio di Gaspare di Musotto e di Giovanna Bentivoglio.
Tra tutti i fratelli si distinse per effettiva capacità imprenditoriale e [...] al risultato sperato; Annibale fu liberato solo nel 1482, dopo la morte del M., per interessamento di Giovanni Mocenigo, doge di Venezia, e dietro pagamento di un forte riscatto.
Agli avvenimenti che nell'ottobre 1477 avevano segnato negativamente la ...
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GIUSTINIAN, Marcantonio
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 2 marzo 1619, quartogenito di Pietro di Girolamo e di Marina Giustinian di Daniele di Antonio "dai vescovi".
Entrambi i genitori erano di [...] e 1683-84), inquisitore all'Arsenale (1680), sopraprovveditore alla Sanità (1682-83), provveditore in Zecca (1683-84).
Infine fu eletto doge, inaspettatamente e al primo scrutinio, il 26 genn. 1684. La sua prima reazione fu di farsi frate, ma seppe ...
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CARRARA, Francesco da, il Vecchio
Benjamin G. Kohl
Nacque il 29 sett. 1325, probabilmente a Padova, primogenito di Giacomo (II) di Nicolò e di Lieta Forzatè. Poco si sa della sua fanciullezza: verosimilmente [...] quella che costringeva il giovane figlio del C., Francesco Novello, a riconoscere pubblicamente davanti al Senato e al doge di Venezia che tutta la responsabilità della guerra ricadeva su Padova. Altre clausole del trattato obbligavano il C ...
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GREGORIO (Gregorio Giovanni Gaspare Barbarigo) Barbarigo, santo
Gino Benzoni
Primogenito di Gianfrancesco (1600-87, del ramo di S. Maria del Giglio) di Gregorio e di Lucrezia di Pietro Lion, nacque [...] tengono in riga i fedeli. Ma riottosi al comando vescovile i canonici che - così, il 17 ag. 1671, G. al doge Domenico Contarini - oppongono "durissima resistenza non volendo essere" da G. loro "vescovo visitati". Che li domi - chiede G. - "il braccio ...
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MEMMO, Giovan Maria
Gino Benzoni
MEMMO (Memo), Giovan Maria. – Nacque a Venezia, alla fine del 1503 o all’inizio del 1504, da Nicolò di Francesco e da Elisabetta di Giustiniano Giustinian.
Famiglia [...] re di Spagna Filippo d’Asburgo e, con testo pressoché identico, nel 1554, a Francesco Venier, appena eletto, l’11 giugno, doge – la dedica va all’«invitta maestà» del re dei Romani Massimiliano. Fiero del cavalierato conferitogli da Carlo V, il M ...
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I. La giovinezza. - Nacque il 25 febbraio 1707 a Venezia, nel palazzo dei Centani a S. Tomà, da Giulio e da Margherita Savioni. Il nonno Carlo Alessandro, notaio, si era trasferito a Venezia da Modena. [...] ammiratori e dei protettori: nell'aprile 1732 egli fu invitato a Palazzo ducale, in occasione del matrimonio di una nipote del doge Loredan. Fin dal '50 aveva cominciato a stampare a Venezia le sue commedie; una nuova edizione uscita a Firenze nel ...
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Istituzioni, associazioni e classi dirigenti dall'Unità alla Grande guerra
Renato Camurri
La morte della politica
Un curioso paradosso segna l'inizio della storia 'italiana' di Venezia. Il suo rientro [...] , caratterizzata da una rottura degli equilibri politici postunitari; quella che dal 1895 arriva al 1909, segnata dal dominio del 'doge' Grimani, in cui invece si assiste ad una 'rinascita' della politica cittadina e Venezia non solo recupera un ...
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Diplomazia
Sergio Romano
Introduzione
Secondo il Dizionario Enciclopedico Italiano, 'diplomazia' è "l'arte di trattare, per conto dello Stato, affari di politica internazionale. Più concretamente, l'insieme [...] (1599-1667), che divenne poi papa col nome di Alessandro VII, e l'ambasciatore veneziano, Alvise Contarini (m. 1684), che divenne doge nel 1676. Rappresentavano le più antiche diplomazie europee, ma né l'uno né l'altro ricavarono dai trattati, per la ...
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doge
dòge s. m. [dal ven. doxe ‹dó∫e›, che è il lat. dux dŭcis «duce»]. – 1. Titolo che dal sec. 8° alla fine del 18° ebbe il capo dello stato nella Repubblica di Venezia, con poteri all’inizio assai ampî e via via sempre più limitati nel...
ducato2
ducato2 s. m. [der. di duca «doge», con riferimento alla rappresentazione, su un lato, del doge che riceve il vessillo da san Marco]. – Moneta d’oro e d’argento coniata sotto la giurisdizione di un doge; in partic., la moneta veneziana...