Musicista austriaco (Vienna 1901 - ivi 1969). Allievo di A. Schönberg, A. Berg e F. Schmidt, è autore di lavori orchestrali, vocali-orchestrali e da camera, dell'operetta Bubi Caligula (1947), di colonne [...] sonore per film. Nella sua produzione l'esperienza dodecafonica convive con richiami alla musica del tardo romanticismo e con spunti jazzistici. ...
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MADERNA, Bruno
Musicista, nato a Venezia il 28 aprile 1920. Studiò con Alessandro Bustini, Gian Francesco Malipiero e Hermann Scherchen. Compositore e direttore d'orchestra, è uno dei nomi più in vista [...] della nuova avanguardia musicale italiana di derivazione dodecafonica. La sua attività direttoriale in Italia e all'estero si è rivolta prevalentemente alla esecuzione di opere di autori contemporanei: ha peraltro diretto anche numerosi concerti con ...
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Musicista (Mosca 1896 - Zurigo 1984). Studiò a Mosca e poi a Berlino con H. Tiessen e F. Busoni. Trasferitosi nel 1935 ad Ascona, in Svizzera, dal 1966 si stabilì a Zurigo. La sua musica, legata all'espressionismo [...] e alla tecnica dodecafonica, mentre nei lavori strumentali appare soprattutto impegnata nella ricerca di astratte sonorità, raggiunge una singolare pienezza espressiva con i lavori vocali-strumentali, tra i quali emergono l'oratorio Wagadu's ...
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Musicista (Vienna 1883 - Mittersill, Salisburgo, 1945). Inizialmente influenzato dai romantici tedeschi, come Schumann, Brahms, Wagner, Wolf, oltre che da Mahler e Strauss, W. fu poi attratto dalla personalità [...] e dalla concezione musicale di Schönberg, applicando con rigore alla propria musica i principi della tecnica dodecafonica. Sotto la diretta influenza di Schönberg nacquero i Lieder op. 3 (1907), poi nel 1908 la Passacaglia op. 1, in cui rivelò la ...
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LEIBOWITZ, René
Musicista, nato a Varsavia il 17 febbraio 1913 e residente in Francia dal 1926. Dal 1930 al 1933 studiò a Vienna con Arnold Schönberg ed Anton Webern. Compositore, direttore d'orchestra [...] un Festival intemazionale di musica contemporanea, in cui furono eseguite, accanto ad opere di Schönberg, Webern e Berg, musiche dodecafoniche di molti giovani autori. Ha diretto concerti e spettacoli d'opera in Francia e all'estero ed ha svolto ...
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Musicista italiano (Milano 1914 - ivi 2003). Figlio del violoncellista Riccardo (n. 1886 - m. 1975) fratello di Gian Francesco, si diplomò in pianoforte (1932) e in composizione (1937) seguendo per qualche [...] 84) il liceo musicale di Varese. Saggista e critico musicale, scrisse i volumi Debussy (1948), Bach (1948), Guida alla dodecafonia (1961). Per il teatro compose Minnie la candida (1942); La donna è mobile (1957); l'opera televisiva Battono alla porta ...
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NIELSEN, Riccardo
Leonardo Pinzauti
(App. III, II, p. 266)
Compositore italiano, morto a Bologna il 30 gennaio 1982. Fino al 1978 ha diretto l'Istituto musicale ''G. Frescobaldi'' di Ferrara. Nelle [...] ultime opere, che non vanno oltre il 1970, si nota la tendenza a una radicalizzazione nell'impiego della tecnica dodecafonica e nell'applicazione del serialismo a tutti i parametri del suono. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La scuola di Darmstadt nasce alla fine degli anni Quaranta, identificandosi soprattutto [...] in contatto con una realtà culturale e musicale, che fino a quel momento ha dovuto celarsi.
L’attenzione per la dodecafonia è ancora marginale nelle prime edizioni dei Ferienkurse, diventerà centrale a partire dal 1948, con la partecipazione di René ...
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Musicista finlandese (Helsinki 1928 - ivi 2016). Ha studiato con A. Merikanto all'accademia Sibelius di Helsinki, e con A. Copland e R. Session a New York e Tanglewood. Distintosi come vincitore del premio [...] Johnsson 1954 negli USA col suo A requiem in our time per ottoni e percussioni, ha aderito alla scuola dodecafonica di Darmstadt, ma senza eccessivi rigori radicali, lasciando spesso spazio all'espressione. Tra i lavori più significativi: la suite ...
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. Termine recentissimamente introdotto nella teoria musicale. Esprime la negazione di quel punto fisso di riferimento e generatore di armonie che si chiama tonica (v.), intorno al quale, in un modo o nell'altro, [...] impossibile, l'atonalità si riduce ad un continuo mutamento di toniche e ha per sfera d'azione l'intera serie dodecafonica.
L'atonalità è legata al nome di Arnold Schönberg che ne fu ideatore e propagandista. Nel suo carattere generale la ...
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dodecafonia
dodecafonìa s. f. [comp. di dodeca- e -fonia]. – Sistema di composizione musicale, introdotto nei primi decennî del sec. 20°, in cui i dodici suoni della scala cromatica temperata (quelli, per es., producibili con i 12 tasti bianchi...