Inquadratura
Serafino Murri
Per i. s'intende la porzione di spazio inclusa nel quadro visivo bidimensionale, entro la cornice rettangolare che delimita l'immagine proiettata del film, e ancora, sul [...] Pathé Frères nel 1901 con il film Histoire d'un crime, il passaggio tra scene diverse veniva assicurato da una dissolvenzaincrociata fatta a mano, chiudendo e riaprendo l'obiettivo, nel secondo sono presenti raccordi a vista su diversi scenari che ...
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Tecnica
Paolo Bertetto
Procedimenti tecnici e sviluppi tecnologici
Come grande esperienza della modernità il cinema è insieme una macchina tecnologica e industriale e un'arte di tipo assolutamente nuovo. [...] nuovo visibile fu la metamorfosi, la trasmutabilità di un'immagine nell'altra, possibile da ottenere anche con la dissolvenzaincrociata. Non furono solo le scenografie del caligarismo a ridisegnare i profili delle cose: furono anche, e con ulteriore ...
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Effetti speciali
Paolo Marocco
La definizione classica data da Eustace Lycett (vincitore di due premi Oscar per la categoria) classifica gli e. s. (special effects o SFX) come tecnica, o trucco scenico, [...] classificazione di Metz si scontra subito con un problema di evoluzione del linguaggio cinematografico; per es., la dissolvenzaincrociata, utilizzata da G. Méliès per stupire e compiere apparizioni e sparizioni di oggetti, è entrata dopo qualche ...
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Fotogramma
Bruno Di Marino
Il f. cinematografico (frame), preso autonomamente rispetto alla concatenazione di immagini che compongono la pellicola del film, non si discosta da una semplice fotografia [...] casi in cui una serie di unità fotogrammatiche contiene più inquadrature, per esempio quando riproduce la dissolvenzaincrociata (v. dissolvenza), ovvero il momento simultaneo e fluido di passaggio da un'inquadratura all'altra. Sempre all'interno ...
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Narrativi, procedimenti
Sandro Bernardi
Il cinema non ha sempre raccontato storie, anzi, in origine non sapeva neppure che cosa fossero: era stato concepito per riprendere e proiettare vedute di una [...] pochi minuti, se invece l'episodio inserito si svolge in Australia s'intende che siano passati alcuni anni). La dissolvenzaincrociata, che fino agli anni Cinquanta era usata per separare le sequenze e segnalare un lungo intervallo temporale, è poi ...
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Scena
Michel Marie
Derivata dal termine greco skené, che designava una costruzione in legno provvisoria o molto leggera (come, per es., una struttura di tavole o un'impalcatura) e, in particolare, la [...] ; ma questa s. contiene alcune ellissi, come, per es., la scelta di non rappresentare l'atto sessuale, eluso da una dissolvenzaincrociata; malgrado la lunghezza e l'apparente continuità, si è dunque in presenza di una sequenza. Lo stesso vale per la ...
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Sequenza
Michel Marie
La s. designa genericamente una serie o successione di elementi disposti uno dopo l'altro in un certo ordine. Nel cinema, ove venne utilizzata a partire dagli anni Dieci, indica [...] passaggio da una s. a un'altra era spesso contrassegnato da un segno visivo di interpunzione: una dissolvenzaincrociata, oppure una dissolvenza in nero, o altri procedimenti ottici più o meno sofisticati.
Un'altra variabile è costituita dal numero ...
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dissolvenza
dissolvènza s. f. [der. di dissolvere]. – 1. Nella tecnica cinematografica e televisiva, operazione mediante la quale (aprendo o chiudendo gradualmente l’otturatore, in fase di ripresa, oppure con mezzi chimici in sede di sviluppo...
fondu
‹fõdü′› s. m., fr. [part. pass. di fondre «fondere»; propr. «fuso»]. – In cinematografia, l’affievolirsi di un’immagine fino a sparire, contemporaneamente al progressivo formarsi di una nuova immagine; il termine ital. corrispondente...