La contrazione è un fenomeno fonologico di fusione di vocali adiacenti, che nel caso estremo porta all’➔elisione di una delle due. La fusione infatti può lasciare tracce nella vocale risultante, come nella [...] come rannodare o rannuvolare (Iacobini 2004: 122). Questi casi fanno il paio con il fenomeno opposto della dissimilazione, per cui abbiamo coppie di derivati come reincontrare e rincontrare.
Inoltre, fenomeni di contrazione o degeminazione vocalica ...
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FONOLOGIA NATURALE
Leonardo M. Savoia
(v. fonologia, App. IV, I, p. 837)
La questione della naturalezza in f. ha avuto un ruolo centrale nello sviluppo dei modelli fonologici che sono correlati alla [...] a fattori socio-stilistici di variabilità.
Il trattamento funzionale, esteso ai vari tipi di operazioni possibili (assimilazione, dissimilazione, sostituzione, ecc.; cfr. Donegan 1978) cerca di dare una risposta ad alcune delle questioni che saranno ...
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Filologia
Gianfranco Contini
di Gianfranco Contini
Filologia
sommario: 1. La filologia nella storia della cultura. 2. Critica testuale. □ Bibliografia.
1. La filologia nella storia della cultura
Chi [...] v. Pasquali, 19522, p. XIV), aveva dunque una sua pietas verso la tradizione. Era probabilmente un eccesso di dissimilazione da chi credeva ‟che l'essenziale dell'edizioni critiche consista nelle h, negli u per v, nelle scrizioni latineggianti". O ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] «risparmiare» (dal dialettale sparagnà); l’occlusiva sorda per la sonora in pa[k]ato «pagato», ven[k]o «vengo»; la dissimilazione in giu[mb]otto «giubbotto», za[mb]aglione «zabaione» (a partire da una pronuncia con bilabiale intensa), ca[mb]omilla ...
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Si intende con toponimo il nome proprio geografico (o nome locale, o nome di luogo). Si adoperano anche altri termini a seconda del tipo di toponimo: per es., agiotoponimo è quello che trae origine dal [...] Boi che invadono il territorio nel IV sec. a.C.) che corrisponde all’odierna Bologna, attraverso l’esito Bolonia per dissimilazione.
Diverse sono le sostituzioni in epoca recente, specie dall’Unità d’Italia, dovute a ragioni diverse. Talvolta il nome ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] clitica:
(7) mi preferisce a lei
Ugualmente, non si possono avere cumuli di forme identiche. Una delle due forme deve essere dissimilata: in alcuni casi la dissimilazione è con un altro clitico della serie; in altri casi con una parola a sé (la forma ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] Normale, nella lingua letteraria, è l’oscillazione tra il tipo -eva, -iva e il tipo -ea, -ia, che si è originato per dissimilazione (v - v > v - Ø) in quei verbi della II e III coniugazione contenenti -v- nella radice (habebam > aveva > avea ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] , come la divisione sillabica, l’accentazione, il raddoppiamento consonantico e altri «accidenti» quali assimilazione, dissimilazione, attrazione, metatesi, aferesi, prostesi, epentesi ed epitesi; tratta, poi, troncamento ed elisione, dittonghi e ...
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dissimilazione
dissimilazióne s. f. [der. di dissimilare2]. – 1. In linguistica, fenomeno di differenziazione tra suoni uguali o simili che si trovino vicini, ma non contigui, nella stessa parola, più raram. in due parole a contatto (d. sintattica);...