Vedi PYRGI dell'anno: 1965 - 1996
PYRGI (v. vol. VI, p. 570)
G. Colonna
Piccola città dell'Etruria meridionale costiera, porto principale di Caere, da cui dista c.a 13 km, e sede del più importante santuario [...] : Ilizia), fu saccheggiato nel 384 a.C. da una spedizione navale siracusana agli ordini di DionigiilVecchio, che ne trasse enormi ricchezze (almeno 1.500 talenti). Il sito accolse intorno al 264 a.C. una colonia di cittadini romani, che nel 191 a ...
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tiranno
Mansueto Lombardi-Lotti
Il vocabolo (dal greco τύραννος), secondo il primitivo ed etimologico significato, altro non voleva indicare che re, sovrano, monarca; soltanto l'uso violento e crudele [...] un valore peggiorativo. Si vuole, anzi, che t., già sinonimo di principe, abbia assunto il suo significato peggiore da DionigiilVecchio, tiranno di Siracusa (il Dionisio fero di D.), di cui Stazio scrive: " tristes caedibus edidit annos " (Achill ...
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ZAGABRIA (croato Zagreb, ted. Agram)
I. Degmedzic
Città della Jugoslavia, capitale della repubblica federale della Croazia, sede dell'Accademia Jugoslava delle Scienze e delle Arti.
Museo. - Fondato [...] allo psefisma dorico, rinvenuta nell'isola di Corciula, dove è menzionata la fondazione di una colonia dell'età di DionigiilVecchio. Il materiale statuario è in gran parte proveniente da acquisti e riferibile alla Dalmazia e all'Italia meridionale ...
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ENNA (῎Εννα, Enna)
G. V. Gentili
Località in Sicilia, ubicata nel luogo della moderna città di Castrogiovanni (da Qaṣr Yani, cioè Castrum Ennae), che oggi ne ha ripreso e ne continua il nome.
Per la [...] evidentemente indici della penetrazione colonizzatrice greca nel cuore dell'isola. Ma è certo che nel 396 E. passò sotto il dominio di DionigiilVecchio. Libera da Siracusa, contro cui è in lotta nel 309, dopo due anni ritorna in potere di Agatocle ...
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Il Rinascimento. Le arti matematiche
Eberhard Knobloch
Ivo Schneider
Le arti matematiche
Il concetto di scienze matematiche
di Eberhard Knobloch
Il Rinascimento riprese dal Medioevo il concetto delle [...] et praeterea Sarracenicis seu Indicis etc. di Joachim Camerarius ilVecchio (1500-1547), e nelle Scholae di Pietro Ramo (1569 le tavole pasquali erano calcolate secondo i principî di Dionigiil Piccolo ed erano usate per determinare la data della ...
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Il Rinascimento. Immagini e teorie del mondo
Alfonso Ingegno
Christoph Lüthy
Immagini e teorie del mondo
Cosmologie
di Alfonso Ingegno
Niccolò Cusano
La vicenda scientifica qui descritta è tradizionalmente [...] di loro non coordinati, e furono quindi incapaci di sostituire ilvecchio sistema con una nuova visione, coerente e unitaria, della Natura Per loro, la metafisica cristiana della luce di Dionigi Areopagita, con la sua concomitante gerarchia di forme ...
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Stato dell’Europa meridionale, il cui territorio, affacciato per circa 850 km sull’Oceano Atlantico, occupa il margine occidentale della Penisola Iberica. Al territorio metropolitano vanno uniti gli arcipelaghi [...] II e lo sostituì con il fratello Alfonso. Seguirono i regni di Dionigi (1279-1325), Alfonso IV il trono toccò al prozio, l’ormai vecchio cardinale Enrico, la cui morte (1580) aprì il problema della successione. Tra i molti candidati prevalse il ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] del vol. I, in 2 parti, Roma 1931).
Per la Riforma in Italia, oltre ilvecchio lavoro di C. Cantù, Gli eretici d'Italia, voll. 3, Torino 1864-66, indirizzò D'Errico, Morazzone, Francesco Silva, Dionigi Bussola a mettere all'unisono con le decorazioni ...
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PARIGI (fr. Paris; A. T., 30-31)
Elio MIGLIORINI
Vittorio SOGNO
Léopold Albert CONSTANS
Georges BOURGIN
Pierre LAVEDAN
Stefano LA COLLA
Henry PRUNIERES
Giacomo ANTONINI
Walter MATURI
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Capitale [...] , assai dubbia peraltro, fa di San Dionigiil fondatore della diocesi; ma il grande evangelizzatore di Parigi sembra essere stato San di razza e di culto. Era caduto, quindi, ilvecchio stato ottomano, fondato sul Corano e sulla superiorità assoluta ...
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PETRARCA, Francesco
Enrico Carrara
Nella gloria della poesia italiana è il secondo, dopo Dante e prima del Boccaccio, dei suoi grandi e venerati patriarchi; ma nella storia della formazione spirituale [...] il P. adoperò per venirne a capo; sono cose di tutti i tempi. A Parigi aveva amico un fiorentino, cancelliere di quell'università; a Roma erano forti di autorità i Colonna; a Napoli poteva contare sul frate Dionigi Stefano Colonna ilVecchio (1339), ...
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spada
s. f. [lat. spatha, dal gr. σπάϑη, propr. «spatola», strumento dei tessitori e dei farmacisti]. – 1. Arma bianca non inastata, a lama per lo più lunga (80-120 cm), diritta e appuntita (in ciò differenziandosi dalla sciabola, che ha lama...
signoria
signorìa (ant. segnorìa) s. f. [der. di signore]. – 1. a. Il potere, l’autorità del signore, in accezioni generiche: sarien più degni di guardar porci che d’avere sopra uomini signoria (Boccaccio); vi faccia onore Ed aggia cara vostra...