LENTINI (A. T. 27-28-29)
Guido LIBERTINI
Vincenzo EPIFANIO
Guido LIBERTINI
Città della provincia di Siracusa, che sorge quasi sull'orlo del bacino del lago omonimo, a 70 m. s. m., sul luogo della [...] . Nel 476 Gerone di Siracusa vi trapiantò ghi abitanti di Catana e di Nasso già sottomesse. Dopo la caduta dei Dinomenidi, Lentini cercò un potente alleato in Atene che cominciava ad avere delle mire sulla Sicilia (433) è questa l'alleanza ...
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I siti della Magna Grecia: un panorama esemplificativo. Le colonie doriche
Graziella Fiorentini
Laura Buccino
Gela
di Graziella Fiorentini
La fondazione della città greca (gr. Γέλα; lat. Gela) si [...] e nel 598 a.C. Camarina sulla costa meridionale.
La politica di espansione territoriale proseguì con i tiranni della dinastia dei Dinomenidi. Gelone, succeduto a Ippocrate quale tiranno di Gela nel 491/90 a.C., nel 485 a.C., chiamato a risolvere un ...
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GELA (A. T., 27-28-29)
Vincenzo EPIFANIO
Filippo DI PIETRO
Luigi PARETI
Città della provincia di Caltanissetta, che si stende in bell'aspetto sopra una collina, a 45 m. s. m., ed è quasi al centro [...] le fonti tacciono di Gela, dipendente e sminuita.
La floridezza tornò con la caduta dei Dinomenidi nel 466, a cui contribuirono i Geloi. Ad essi toccò Camarina, che ripopolarono nel 461. Nel 456-5 moriva, ed era sepolto a Gela, Eschilo, mentre ...
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Vedi GELA dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
GELA (v. vol. iii, p. 798)
P. Orlandini
Nuove campagne di scavo sull'acropoli (1961 e 1966) hanno rimesso in luce altri edifici della fase timoleontea (338-310 [...] ctonie, Demetra e Kore, a conferma della grande importanza politico-religiosa che questo culto ebbe in G., dove i Dinomenidi erano ierofanti di questa divinità.
Bibl.: P. Orlandini-D. Adamesteanu, Guida di Gela, Milano 1958; P. Orlandini, La terza ...
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FRANCAVILLA di Sicilia
U. Spigo
Centro in provincia di Messina, situato nella valle dell'Alcantara. Nell'area urbana, il rinvenimento fortuito di materiali ceramici in un cantiere edilizio in Via Don [...] (Sabbione, 1987) se, sulla base dei rinvenimenti di F., non possa ascriversi «ad ambienti siciliani», sotto il governo dei Dinomenidi, un «ruolo importante nell'elaborazione e diffusione dei temi e delle cadenze dei pìnakes», ma, anche in questo caso ...
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Figlio di Cratine, tiranno di Reggio (494-476 a. C.). Discendeva da famiglia emigrata dalla Messenia e domiciliata a Reggio da lunga pezza. Era pervenuto al potere rovesciando l'oligarchia dominante. Per [...] i suoi figli in pegno della fedeltà del suocero. Ma dopo la disfatta d'Imera (480) dovette cercare di rappacificarsi coi Dinomenidi, e sembra ci sia riuscito senza gravi sacrifici. Negli ultimi due anni della sua vita prese le armi contro Locri, ma ...
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Branca dell’archeologia che studia le epigrafi (iscrizioni incise nel bronzo o nel marmo) antiche.
E. orientale
Lo studio dell’e. è fondamentale per le antiche civiltà orientali, in alcune delle quali [...] , come le dediche agli dei per le vittorie contro i Persiani e gli epigrammi per i caduti in battaglia, le dediche dei Dinomenidi in seguito alle vittorie di Imera e di Cuma, testi di leggi (per es., di Gortina), di trattati, liste di tributi ...
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È oggi un semplice villaggio del nomos di Ftiotide e Focide (A. T., 82-83) sul fianco meridionale del Parnaso (1085 ab. nel 1928), sorto nel 1892 con l'antico nome in occasione degli scavi per i quali [...]
Giunti al sommo della rampa, e piegando verso il tempio, si hanno a sinistra in prima fila le 4 basi dei Dinomenidi (Gelone, Gerone, Polizalo, Trasibulo) (49); il grande basamento della statua di Apollo Sitalca e l'altro di Timareta. Qui presso era ...
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Città della Sicilia meridionale, capoluogo di provincia. Con r. decreto 16 giugno 1927, essa cambiò il vecchio nome di Girgenti con quello di Agrigento, dall'antica città greco-romana che ivi sorgeva.
La [...] un governo repubblicano anche a Siracusa. Essa infatti prestò mano a questa città nella rivolta contro Trasibulo, il terzo dei Dinomenidi, il che permise agli Agrigentini cacciati in bando da Ierone di rientrare in patria. Occorsero in questo periodo ...
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Capoluogo di provincia, è la città più alta della Sicilia (m. 948). Centro dei Siculi, d'origine assai remota, chiamato Henna, ha ripreso l'antico nome (divenuto nel Medioevo Castrum Hennae, e nell'età [...] Demetra e Kore sia sostanzialmente greco, e forse introdotto da Agrigento, da Gela e, principalmente, da Siracusa all'epoca dei Dinomenidi. A ogni modo il primo poeta greco che parli del mito collegandolo con Enna è Callimaco: i prati ennei divennero ...
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