La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Le scuole di filosofia della matematica
Solomon Feferman
Le scuole di filosofia della matematica
I più importanti programmi di fondazione della [...] da Russell, Weyl accettava come basilari il sistema dei numeri naturali e i principî a esso associati di dimostrazioneperinduzione e di definizione ricorsiva. Attribuiva a Russell la formulazione del principio del circolo vizioso, mentre citava le ...
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Procedimento logico, mediante il quale si passa dalla considerazione di casi particolari a una conclusione universale.
Nel linguaggio scientifico, in genere, modificazione che determinate proprietà di [...] immerso in un campo magnetico di cui B sia il vettore induzione; se l è chiuso oppure se, essendo aperto, i deve appartenere a N; 3) nient’altro appartiene a N. Dimostrazioneper i. Data una successione infinita di proposizioni matematiche: A1, A2, ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Filosofia e pratica matematica
Umberto Bottazzini
Filosofia e pratica matematica
Quando si parla di 'seconda rivoluzione' scientifica si pensa di solito [...] (1852-1939) produce l'analoga dimostrazioneper π. Si capisce dunque perché, per molti matematici, l'ardita teoria cantoriana il nucleo teorico del suo lavoro.
Per Poincaré, al contrario, il principio di induzione ha natura di giudizio sintetico a ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Algebra e linguistica. Gli inizi dell'analisi combinatoria
Roshdi Rashed
Algebra e linguistica. Gli inizi dell'analisi combinatoria
Intorno [...] da al-Samaw᾽al che, alla fine del X sec., al-Karaǧī conosceva le formule
,
per n intero e che aveva anche dimostrato il teorema del binomio perinduzione finita completa. Dalla fine del X sec., le espressioni come la [15] vengono continuamente ...
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Scienza greco-romana. Aristotele
Enrico Berti
Aristotele
Il ritorno al naturalismo presocratico nelle opere perdute
L'originalità di Aristotele rispetto a Platone nel modo di concepire quell'indagine [...] come probabile.
Sia della deduzione sia dell'induzione esistono versioni più deboli, che sono rispettivamente l per via di dimostrazione (Topica, I, 2). In qualche caso Aristotele parla addirittura di "dimostrazioneper via di confutazione", per ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. L'intuizionismo di Brouwer
Anne L. Troelstra
L'intuizionismo di Brouwer
Nella dissertazione Over de Grondslagen der Wiskunde (I fondamenti della [...] X≡{x:x=1⋁(x=2∧F)} dove F è una asserzione matematica ancora non dimostrata, come l'ipotesi di Riemann. X è un sottoinsieme dell'insieme finito {1, 2 in parametri numerici. La definizione è perinduzione sul numero di simboli logici di un ...
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Filosofia
Disciplina che studia le condizioni di validità delle argomentazioni deduttive.
La l. antica
I vocaboli ἡ λογική (τέχνη), τὰ λογικά si stabilizzarono nel significato di «teoria del giudizio [...] in simboli (alfabetici, numerici ecc.) per poter poi organizzare dimostrazioni inoppugnabili per la loro struttura e rispondenti alla e la giustificazione di principi come quello di induzione completa. Nulla però giustifica l’ammissione, neppure a ...
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Filosofia
Rapporto per il quale una conclusione deriva da una o più premesse. Nella storia della filosofia si distinguono tre principali interpretazioni di tale rapporto. Secondo la prima, esso è fondato [...] sostanziale dell’oggetto; Aristotele distingue la d. sia dalla dimostrazione, che è una forma particolare di d., sia dall’induzione, che muove da fatti particolari per giungere alla determinazione dei principi. La seconda interpretazione considera ...
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Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti [...] (postulato di induzione matematica). Si definiscono poi, con procedimento induttivo, le nozioni di somma e di prodotto; per la somma ( tutto chiarita: non si sa, per es., se esistano n. perfetti dispari. È invece dimostrato che i n. perfetti pari ...
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induzione
induzióne s. f. [dal lat. inductio -onis, der. di inducĕre «indurre», part. pass. inductus; nelle accezioni scient. dei nn. 3 e 4, dal fr. induction e ingl. induction]. – 1. non com. L’atto di indurre, di agire cioè con la persuasione...
per
pér prep. [lat. pĕr]. – Come le altre prep. proprie, può fondersi con l’articolo determinativo per dare luogo alle prep. articolate, raramente usate, pel (per il), pei o pe’ (per i), e ad altre, del tutto disusate, pegli (per gli), pella...