La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] quindi l’opposizione metafonetica (masch. bellillo «carino» ~ femm. bellélla, come manélla o pizzélla; ➔ metafonia). Tra i diminutivi (cappelluccio, martelluccio) alcuni sono privi di specifico valore semantico, sicché giacchetta è «giacca». I ...
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La definizione di lingua pedantesca si basa sul fatto che proprio la lingua presiede alla costituzione della figura del Pedante in diverse commedie (e di differente area regionale) del Cinquecento (➔ Umanesimo [...] sonetto («Le tumidule genule» – calco de «le rotunde et tumidule gene» di Hypn. 269, con una replicazione del suffisso diminutivo -ule ad eco rimata –, «i nigerrimi / occhi, il viso peralbo et candidissimo») i Cantici rivelano la reale ed evidente ...
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L’espressione baby talk (prestito composto da baby «bambino piccolo» e talk «parlata», attestato in inglese dal 1836) designa il modo di rivolgersi a bambini in tenera età da parte degli adulti che si [...] quetto «questo», pangere «piangere», cappa «scarpa», elicotto «elicottero»);
(c) Livello morfosintattico:
(i) diffusa presenza di suffissi diminutivi coi nomi (acquina, cagnolino, lattuccio, orsettino) e, in Toscana, desinenza -i per nomi masch. sing ...
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POSSESSIVI, AGGETTIVI E PRONOMI
Gli aggettivi e i pronomi possessivi svolgono principalmente due funzioni:
– attraverso la ➔radice, precisano il possessore, cioè la persona a cui appartengono gli elementi [...] usa invece l’articolo determinativo prima dell’aggettivo possessivo quando i nomi di parentela sono usati con suffissi ➔diminutivi o ➔vezzeggiativi oppure in presenza di ulteriori specificazioni
Il mio paparino
La mia sorellina
Il mio fratello più ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] a sostituire parole brevi con altre più ‘corpose’ (per es., bucca in luogo di ōs ecc.); la diffusione dei diminutivi (agnellus ecc.), dei verbi iterativi e intensivi (cantare, iactare ecc.); il prevalere di voci più espressive e popolari (caballus ...
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Da non confondere né con parola né con lessema, il lemma (dal lat. lemma, «argomento, tema», a sua volta dal gr. lē ̂mma, «premessa») è una «unità grafica che costituisce l’intestazione di un articolo [...] propria evidenza tipografica. È il caso di gran parte delle forme alterate dei nomi e degli aggettivi (diminutivi, vezzeggiativi, spregiativi – come fanciullino, ometto, cagnaccio – qualora questi risultino privi di un particolare significato che ne ...
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«Quasi per un paradosso, proprio quando gli accademici hanno cominciato a occuparsene, il fumetto ha smesso, almeno in Occidente [...], di essere un fenomeno popolare per diventare con poche eccezioni [...] , quei e gitta; quelli sintattici come l’inversione: del fiume la corrente, una grassa dama invita; l’uso di diminutivi arcadici e leziosi: barchetta, legnetto; espressioni da opera lirica: giusto ciel!; la presenza dell’apocope, veder, fuor, della ...
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La comunità greca italiana (➔ minoranze linguistiche) è distinta in due aree: quella salentina (nella provincia di Lecce) e quella calabrese (nella provincia di Reggio Calabria). Le zone geografiche in [...] estremi (➔ meridionali, dialetti; ➔ siciliani, calabresi e salentini, dialetti), che compare sempre geminata, ad es. nei suffissi diminutivi trascritti usualmente -èddha, -ùddhi.
Un’opposizione stabile è quella tra due coppie di affricate, le dentali ...
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Con alterazione si designa il fenomeno, riconducibile alla ➔ formazione delle parole, per cui un affisso modifica una parola senza mutarne né la categoria grammaticale né le proprietà denotative essenziali. [...] pensare alla serie di idiomatizzazione crescente fustino, motorino, bocchino, in cui si può pensare, piuttosto che al suffisso di diminutivo -ino, a un suffisso omofono che forma nomi di strumento, in genere di piccole dimensioni, che si trova anche ...
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La varietà algherese del catalano è parlata ad Alghero (in catalano L’Alguer o, con nome storico vezzeggiativo, Barceloneta), città nella Sardegna nord-occidentale. La popolazione di Alghero, frazioni [...] reduplicazione dell’aggettivo (assai blanc «molto bianco», gran intel·ligent «molto intelligente», groc groc «molto giallo»); i suffissi diminutivi -utxo / -utxa e -edo / -eda; le modalità di formazione delle frasi interrogative (feti l’has? «l’hai ...
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diminutivo
agg. e s. m. [dal lat. tardo deminutivus]. – Propr., atto a diminuire, che vale a diminuire. In grammatica, forma d. (o più comunem. diminutivo s. m.), derivazione morfologica di un nome che serve a indicare una diminuzione quantitativa,...