percuotere [sempre dittongate le forme toniche, ma v. Petrocchi, Introduzione 428]
Alessandro Niccoli
Appartiene quasi esclusivamente al linguaggio poetico.
Nella sua accezione fondamentale, con soggetto [...] m'asecuro 2 ss.): Rime CIII 35 E' m'ha percosso in terra, e stammi sopra / con quella spada ond'elli ancise Dido, / Amore; e così CXVI 53.
Altre volte vale " mandare una cosa a battere contro un'altra ", " scagliare ": If XXX 11 [Atamante] prendendo ...
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Imponente sistema montuoso, appartenente all'Asia russa ed elevantesi fra il Mar d'Azov e il Caspio con direzione generale NO.-SE. per una lunghezza di oltre 1200 km. e sopra un'area di circa 150.0o0 kmq. [...] Botliq, i Karata, i Čamalal, i Bagulal, i Tindi, e gli Achuach. A S. del fiume si trovano i Chuarši, i Dido, i Qapuči e i Chunsal. Gl'idiomi di questo gruppo didoico si differenziano notevolmente da quelli Ando - avarici.
Complessivamente nell'intera ...
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spada (ispada)
Luigi Blasucci
La parola è adoperata in tutte le opere volgari di D. eccetto la Vita Nuova, ma con una frequenza notevolmente più alta nella Commedia (16 volte, contro 3 del Convivio, [...] precisi contesti figurativi. In Rime CIII 36 E' m'ha percosso in terra, e stammi sopra / con quella spada ond'elli ancise Dido, / Amore, il simbolo si lega direttamente a un'immagine reale, in quanto Didone si uccise effettivamente con la s. di Enea ...
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Amore
Emilio Pasquini
Guido Favati
. Per eccellenza il termine-chiave dello Stilnovo, fin dagli esordi al centro del lessico di D., anche perché la possibilità di considerarlo quasi costantemente personificato [...] già mi manduca) si spegne nella perifrasi allusiva (CIII 37 [A. incombe su di lui] con quella spada ond'elli ancise Dido); A. lo logora rendendo più seducenti i riccioli dorati della donna (CIII 64 biondi capelli / ch'Amor per consumarmi increspa e ...
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Convivio
Maria Simonelli
. Opera conclusiva di esperienze giovanili e fattivamente aperta a sviluppi ulteriori, fu concepita da D. durante i primi anni dell'esilio come un'unitaria summa di saggezza [...] mostra Virgilio, lo maggiore nostro poeta, che fosse Enea... .E quanto raffrenare fu quello, quando, avendo ricevuto da Dido tanto di piacere quanto di sotto nel settimo trattato si dicerà. Il richiamo, evidentemente, inquadra un particolare e non ...
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L’espressione accusativo con l’infinito si riferisce propriamente a una costruzione della grammatica latina classica in cui un verbo di dire (o di pensare, giudicare, sentire, ecc.) regge una proposizione [...] , 15);
(d) i verba permittendi e impediendi:
(23) Come la dea Juno, per impedire Enea pervenire in Italia, il congiunse con Dido (Andrea Lancia, Eneide volg. IV, 233)
(24) sostieni che ’l corpo mio sia coperto di terra, e permetti me essere partefice ...
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ritenere [ind. pres. i singol. ritegno, III singol. anche ritene; cong. pres. III singol. anche ritegna]
Andrea Mariani
Spesso in stretto rapporto con la base etimologica retineo, di cui ricalca in [...] mezzo, sulle gote " (Chimenz), e fé naso a la faccia. Nel Fiore si riscontrano alcuni degli usi considerati finora (per es. Dido non potte ritenere Enea, CLXI 3); ma il più frequente è il senso di " imprimere nella mente ", " ricordare " (XLV 3, XLVI ...
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MAURIZIO (Mauritius; A. T., 105-106 e 107-108)
Herbert John FLEURE
Camillo MANFRONI
Giuseppe COLOSI
Isola dell'Oceano Indiano, posta tra 57° 18′ e 57° 49′ long. E., e 19° 58′ e 20° 32′ lat. S., a 880 [...] importato da Madagascar, non rimangono che i topi e i pipistrelli. Tra gli Uccelli estinti il più noto è il Dodo o Dido (Didus ineptus) incapace di volare, affine ai colombi, e il cui ultimo rinvenimento risale al 1691. Maurizio ha in comune con ...
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VALENTINI, Lucia
Giancarlo Landini
VALENTINI, Lucia (Lucia Valentini Terrani). – Nacque a Padova, il 29 agosto 1946, primogenita di Pietro, economo dell’Istituto degli esposti, e di Amelia Morellato; [...] di Verdi a Los Angeles, direttore Carlo Maria Giulini, nel 1988 Orfeo ed Euridice di Gluck al S. Carlo, nel 1989 Dido and Aeneas di Henry Purcell alla Fenice di Venezia.
All’inizio degli anni Novanta si manifestarono i segni del declino vocale, forse ...
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Giasone (Iasón, Gesona, Gesone)
Giorgio Padoan
Luigi Vanossi
Mitico eroe greco, figlio di Esone re di Iolco; fu educato da Chirone. Lo zio Pelia, che aveva usurpato il trono al fratello, timoroso che [...] da mantenere, non essendo abbastanza motivata la correzione Gesone dell'editore (cfr. nello stesso sonetto CXC, al v. 3, Dida per Dido); infine in CLXI 6 il codice reca l'insolita forma Giesonaio, a proposito della quale il Parodi, in maniera non del ...
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dodo
dòdo (o dido) s. m. [dal port. doido (o doudo) «semplicione»]. – Specie di enorme colombo, detto anche dronte, della famiglia dei rafidi (lat. scient. Raphus cucullatus, sinon. Didus ineptus), estintosi alla fine del sec. 17°; abitava...