Inventore, nato l'11 febbraio 1847 a Milan nell'Ohio (Stati Uniti) da Samuele e Nancy Elliott, morto a West Orange (New Jersey) il 18 ottobre 1931. Uomo di grande vigoria fisica e morale, ereditò dal ramo [...] in un apparecchio pratico. Nello stesso anno ebbe l'idea, ispiratagli dallo zoetropio diW.G. Horner e dalle esperienze di E. Muybridge ed E. Marey, di creare un apparecchio capace di fare per la vista quello che il fonografo faceva per l'udito ...
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Fu probabilmente un Romano ellenizzato vissuto in Oriente, nel sec. III d. C., come risulta dall'esame del nome, dalle notizie sulla sua fortuna, e dall'influenza della cultura, lingua e metrica latina [...] come testo preferito attraverso il Medioevo bizantino.
Edizioni: Fondamentale: Babrii fabulae Aesopeae a cura di O. Crusius, Lipsia 1897; utile pure quella diW. G. Rutherford (Londra 1883) Cfr. O. Crusius, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl. d. class ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La [...] disciplina edificata sulla fede, ma sulla ragione. Ciò posto, continuare a parlare di t. non ha più senso e in qualche modo più conseguenti sono coloro che seguono il pensiero diG.W.F. Hegel nel senso dell’ateismo e della riduzione della t. a pura ...
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Scienza del linguaggio. Secondo F. de Saussure i compiti primari della l. sono: a) descrivere il maggior numero possibile di lingue storico-naturali e famiglie di lingue sia nella loro funzionalità in [...] ° sec., quando cominciano a essere utilizzate le conoscenze linguistiche accumulate nel 18° (le ricerche diG.W. Leibniz, il glossario universale petropolitano, le testimonianze diW. Jones e poi di F. Schlegel sul sanscrito), talora sotto la spinta ...
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Il complesso di credenze, opinioni, rappresentazioni, valori che orientano un determinato gruppo sociale.
Il termine fece la sua comparsa in Francia quando A.-L.-C. Destutt de Tracy se ne servì per denominare [...] divenne prevalente e fu ripreso da K. Marx e F. Engels per definire la maggior parte degli epigoni ‘rivoluzionari’ diG.W.F. Hegel. Marx intese l’i. come il complesso delle rappresentazioni, delle dottrine filosofiche, etiche, politiche, religiose ...
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psicologìa sociale Disciplina che ha per oggetto lo studio dei processi di socializzazione e d'interazione sociale. La natura sociale dell'uomo e le modalità del suo sviluppo hanno attirato l'attenzione [...] voll., 1969) documenta la straordinaria vitalità, sia pure tra debolezze teoriche notevoli, della p. sociale americana. A giudizio diG. W. Allport, la maggioranza degli psicologi sociali si troverebbero d'accordo nel definire la p. sociale come "la ...
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Generale e uomo politico statunitense (New York 1937 - Bethesda, Maryland, 2021). Figlio di immigrati giamaicani, dopo aver prestato servizio in Vietnam ha percorso l'intera carriera militare, fino a diventare [...] Desert Storm in Iraq nel 1991). La sua carriera politica è culminata con la nomina a segretario di Stato durante il primo mandato presidenziale diG. W. Bush (2001-05). Nel 2008, durante la campagna elettorale per le presidenziali, P. ha preso le ...
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(ted. Preussische, poi Deutsche, Akademie der Wissenschaften)
Fondata da Federico I a Berlino nel 1700 su progetto diG.W. Leibniz, che ne fu il primo presidente quando aprì nel 1711 con il nome di Societas [...] (J.-B. d’Alembert, D. Diderot, F.-M.A. Voltaire, G.L. Lagrange ecc.) e promuovendola a centro dello sviluppo dell’illuminismo in cui si devono alcune tra le maggiori imprese di carattere storico-documentario: Corpus Inscriptionum Etruscarum, Corpus ...
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Teorico e sceneggiatore cinematografico ungherese (Szeged 1884 - Budapest 1949). Figura di rilievo della cultura ungherese, dopo aver partecipato alla rivoluzione del 1919, fu costretto all'esilio (Austria, [...] principalmente attorno al rapporto film-spettatore, alle possibilità espressive del mezzo cinematografico, agli elementi compositivi del linguaggio filmico. Tra le sue sceneggiature, ricordiamo quella di Die Dreigroschenoper diG. W. Pabst (1931). ...
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Matematico (Bologna 1626 - ivi 1686). Allievo di B. Cavalieri, succedette a lui nella cattedra di matematica dell'univ. di Bologna. L'opera di M. rappresenta una fase di passaggio tra il metodo infinitesimale [...] B. Cavalieri e i metodi infinitesimali diG. W. von Leibniz e I. Newton. Nelle Novae quadraturae arithmeticae M. dà il primo importante contributo alla teoria delle serie; nei Geometricae elementa speciosae (1659) M. precorre gli analisti del sec. 19 ...
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genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...
nano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. nanus, gr. νᾶνος]. – 1. agg. a. Di individuo (o specie) animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto a quella media della specie (o del genere), sia come condizione casuale e anormale (v. nanismo),...