Chiesa e società
Paolo Prodi
Tradizione, autocoscienza storica e mito
È sempre operazione complessa introdurre nell'esposizione storica cesure e scansioni cronologiche ma ciò è particolarmente vero [...] un sistema repressivo caratterizzato dalla gestione statale e da una prassi che mentre è tollerante sul piano della devianza dei singoli diventa feroce quando appare in pericolo il sistema sociale e il dominio aristocratico.
In questa situazione ...
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SANITÀ
Alfons Labisch
Giorgio Cosmacini e Francesco Carnevale
Medicina e società
di Alfons Labisch
Medicina e società: delineazione della problematica
Nei confronti della medicina domina un atteggiamento [...] creazione di ruoli sociali e di modelli di comportamento (in particolare femminili), o l'ambito complessivo della 'medicalizzazione della devianza' (v. Conrad e Schneider, 1980).
Il tema di cui ci proponiamo di delineare alcuni aspetti è il rapporto ...
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MEDEA, Eugenio
Giuseppe Armocida
– Nacque a Varese il 4 ott. 1873 da Tranquillo e Bice De Vincenti, sorella dello psichiatra Angelo e figlia di una sorella di Serafino Biffi, altro illustre psichiatra [...] sulla necessità di procedere alla riforma della legge manicomiale del 1904, sugli aspetti criminologici e di difesa sociale della devianza minorile. L’incontro a Milano nel 1950, al primo congresso nazionale della SIAME, con l’associazione La nostra ...
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Associazione di tipo mafioso e 'ndrangheta al nord
Costantino Visconti
Il delitto di associazione mafiosa previsto dall’art. 416 bis c.p. ha offerto il fianco a interpretazioni divergenti in occasione [...] stesse condizioni di assoggettamento e di omertà che, com’è noto, costituiscono l’humus in cui alligna e prolifera la devianza mafiosa, concepita come stile di vita e strumento di sopraffazione, mai fine a se stessa ma sempre orientata e finalizzata ...
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Libia
Anna Bordoni
Martina Teodoli
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(XXI, p. 57; App. I, p. 790; II, ii, p. 196; III, i, p. 990; IV, ii, p. 333; V, iii, p. 199)
geografia umana ed economica
di Anna Bordoni
Popolazione
Il penultimo [...] (marzo 1997) di istituire punizioni collettive per i complici di alcuni 'delitti', quali atti sovversivi, violenza armata e 'devianza' religiosa. Dato che le tribù svolgono nella società libica un ruolo determinante, è fatto preciso obbligo ai membri ...
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tatuaggio Alterazione artificiale permanente dei tessuti cutanei, diffusa presso molte popolazioni, sia in connessione con le iniziazioni puberali sia a puro fine ornamentale. antropologia Il termine t. [...] estremamente variegati e cangianti: nelle culture giovanili dell’Occidente il t. è stato prima segno di protesta e di devianza per divenire in seguito moda e riproduzione di modelli altamente stereotipati. In molte società polinesiane, il t. è stato ...
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(XXXI, p. 481; App. II, ii, p. 813; III, ii, p. 719; IV, iii, p.314; V, iv, p. 728)
di Roberta Tatafiore
Il termine sesso rimanda per noi occidentali a significati molteplici che oltrepassano il campo [...] 1997-98 (in partic.: J. Baldaro Verde, L'identità sessuale ottimale come probabilità, 1° vol.; M.R. Consegnati, Omosessualità, devianza, famiglia, 1° vol.; S. Hite, The female orgasm and women today, 2° vol.; R. Porto, A proposito della sessualità ...
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La Scuola Superiore di Commercio
Danilo Bano
Premessa
Venezia austriaca, Venezia italiana. Era il 7 novembre 1866 quando re Vittorio Emanuele II giungeva in città dopo che un plebiscito pressoché unanime [...] principale allo spostamento dei traffici austriaci verso Trieste dopo la perdita della Lombardia. A fronte di questa devianza negativa la portualità veneziana era avvantaggiata dall’avere alle sue spalle un’ampia rete ferroviaria: si pensi soltanto ...
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Grafologia
Giovanni Gurisatti
La grafologia (termine introdotto dall'abate francese J.-H. Michon nel 1868, dal greco γράϕω, "scrivere", e λόγος, "discorso") è la scienza che indaga la genesi e le forme [...] criminale C. Lombroso che, sulla scorta della frenologia di F.J. Gall, studiò le manifestazioni scritturali e grafiche della devianza sociale, della follia e del genio. Alla ricerca di leggi grafologiche compiute, il fisiologo W. Preyer (1895) e lo ...
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The Night of the Hunter
Mario Sesti
(USA 1954, 1955, La morte corre sul fiume, bianco e nero, 93m); regia: Charles Laughton; produzione: Paul Gregory Productions; soggetto: dall'omonimo romanzo di Davis [...] Fury ‒ Furia, 1936), riproduce con delicata estenuazione visiva il mondo da idillio fluviale di Mark Twain e la devianza cupa e distruttiva del fanatismo religioso, con una capacità di variazioni tonali e improvvise modulazioni narrative che a tratti ...
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devianza
devïanza s. f. [der. di deviare]. – 1. Termine usato per indicare quei comportamenti che si allontanano da una norma o da un sistema di regole; in partic., in sociologia, la non conformità agli standard normativi del gruppo o sottogruppo...
desocializzazione s. f. La perdita della capacità da parte dell’individuo di modellare il proprio comportamento e le proprie caratteristiche conformandoli alle norme, alle relazioni e ai valori sociali condivisi. ♦ L'anonimato tende ad avvolgere...