Sicurezza
Carlo De Petris
Ugo Terracciano
Sicurezza in ambito tecnologico
di Carlo De Petris
La s., con riferimento alla normativa internazionale, viene definita come esenzione da rischi o danni inaccettabili, [...] Stati Uniti e, tra queste, soprattutto le politiche di R. Giuliani che mettono in relazione il degrado urbano e la devianza criminale. Proprio su questa traccia, le nuove politiche locali per la s. puntano alla riqualificazione urbana, ossia alla ...
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– Il dibattito in Italia e i Cultural studies. Le nuove forme di diffusione della cultura popolare. Bibliografia
Il dibattito in Italia e i Cultural studies. – In Italia il dibattito intorno alla c. p. [...] si può dire delle sub-culture giovanili, che nei precedenti studi sociologici erano state lette solo in termini di devianza e di criminalità. Le mode musicali, i modi di vestire e gli specifici comportamenti pubblici, trasgressivi e identitari, come ...
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PERLINI, Amelio, detto Memè
Biancamaria Mazzoleni
Attore e regista, nato a Sant'Angelo in Lizzola (Pesaro) l'8 dicembre 1947. Ha frequentato a Urbino la Scuola del Libro, specializzandosi in cartoni [...] VV., Vent'anni di ricerche teatrali in Italia, Roma 1980; D. Cappelletti, La sperimentazione teatrale in Italia tra norma e devianza, Torino 1981; R. Mele, Il teatro di M. Perlini, Salerno 1982; S. Sinisi, Dalla parte dell'occhio. Esperienze teatrali ...
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Mutamento socioculturale
Piotr Sztompka
Introduzione
L'approccio classico al mutamento sociale
La sociologia è nata come studio del mutamento sociale e culturale. I fondatori della sociologia - Auguste [...] delle idee (in che misura le opportunità di vita determinano le credenze), o al legame studiato dalla sociologia della devianza tra la dimensione normativa e quella interazionale (in che modo le norme influenzano o meno le azioni). In secondo ...
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Economia
Pier Luigi Sacco
di Pier Luigi Sacco
Economia
sommario: 1. La teoria neoclassica a un bivio. 2. L'economia comportamentale (behavioral economics). 3. La socio-economia. □ Bibliografia.
1. La [...] 'altruismo parentale (v. Becker, Altruism, egoism ..., 1976), dalla religione (v. Iannaccone, 1992) alla creatività (v. Adler, 1985), alla devianza sociale (v. Ehrlich, 1996), per limitarci solo a qualche esempio - per il quale una lucida e rigorosa ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Roberto Ardigò
Alessandro Savorelli
Agli inizi del Novecento Roberto Ardigò era ancora considerato, nell’ambito del positivismo italiano, l’autore di una sintesi in grado di superare gli opposti punti [...] la violenza delle società primitive e barbariche, l’ingenua prepotenza infantile, la grettezza dei ceti non educati, la devianza, l’egoismo di classe aristocratico e la dottrina dell’utilitarismo classico). Diversamente che in Spencer, per il quale ...
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Gruppi, analisi dei
Theodore M. Mills
Introduzione
Tra i motivi che hanno portato a fare dei gruppi un oggetto di studio e a sviluppare i relativi metodi d'analisi vi è innanzitutto l'interesse per [...] (v. Bavelas, 1950); Schachter addestrò degli attori ad assumere ruoli di conformità e di devianza per controllare le reazioni del gruppo alla devianza (v. Schachter, 1951); Mills e altri studiosi, infine, introdussero nuovi membri in gruppi con ...
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RANGONI, Gabriele, detto Gabriele da Verona
Guido De Blasi
RANGONI (Rangone), Gabriele, detto Gabriele da Verona. – Nacque nel 1410 a Chiari (Brescia), figlio illegittimo di Guidone, signore di Castelvetro [...] di Podebrady, e dal quale ebbe sostegno per la sua congregazione riformista, permettendo al re di difendersi dalle accuse di devianza dottrinale. Rimase a Praga fino agli inizi del 1461. Nel marzo del 1461 il cardinale Bessarione inviò Gabriele a ...
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Detour
Michele Fadda
(USA 1946, Detour ‒ Deviazione per l'inferno, bianco e nero, 65m); regia: Edgar G. Ulmer; produzione: Leon Fromkess per PRC; soggetto: dall'omonimo romanzo di Martin Goldsmith; [...] destino, presente in tanti film americani dell'epoca, assume i connotati di un'esperienza dal sapore kafkiano. La 'devianza' della messa in scena, enunciata in chiave quasi programmatica a partire dallo stesso titolo, non intacca infatti soltanto la ...
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Reisz, Karel
Grazia Paganelli
Critico, regista e produttore cinematografico ceco, di famiglia ebrea, nato a Ostrava il 21 luglio 1926 e morto a Londra il 25 novembre 2002. Autore tra i più rappresentativi [...] le forme del dramma familiare con quelle del thriller. R. avviò così la sua singolare 'trilogia della devianza', misurandosi per la prima volta con il problema relativo alla rappresentazione delle dinamiche autodistruttive dell'io diviso. Lo ...
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devianza
devïanza s. f. [der. di deviare]. – 1. Termine usato per indicare quei comportamenti che si allontanano da una norma o da un sistema di regole; in partic., in sociologia, la non conformità agli standard normativi del gruppo o sottogruppo...
desocializzazione s. f. La perdita della capacità da parte dell’individuo di modellare il proprio comportamento e le proprie caratteristiche conformandoli alle norme, alle relazioni e ai valori sociali condivisi. ♦ L'anonimato tende ad avvolgere...