Scrittore (Stockbridge, Vermont, 1803 - Detroit 1876). Spirito inquieto, passò attraverso svariate esperienze cristiane (fu congregazionalista, presbiteriano, universalista, unitariano), divenne per qualche [...] tempo libero pensatore (1829), finché (1844) si convertì al cattolicesimo, a servizio del quale mise la sua penna, trattando specialmente questioni sociali. L'opera completa è stata edita a cura del figlio ...
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Romanziere (Detroit 1909 - Sag Harbor, New York, 1981). A un primo romanzo, Somebody in boots (1935), storia di un "povero bianco" del Texas, seguirono: Never come morning (1942), The neon wilderness (1948, [...] racconti) e, nel 1949, il suo romanzo migliore, The man with the golden arm da cui fu tratto l'omonimo film (1955). Il mondo di A. è quello degli immigrati, dei biscazzieri e dei boxeur che popolano i ...
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Poeta statunitense (Watertown 1750 - Detroit 1831). Laureatosi giovanissimo alla Yale University, entrò in contatto con un gruppo di poeti (tra cui J. Barlow e T. Dwight) denominato "Hartford Wits", unito [...] dalle comuni convinzioni patriottiche e federaliste. Al poema satirico sulla vita universitaria The progress of dullness (1772-73), fece seguire opere in versi più spiccatamente antibritanniche, quali ...
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Scrittore statunitense (New Orleans 1925 - Detroit 2013). Nel 1934 si stabilì con la famiglia a Detroit, città i cui abitanti ritrasse nell'intimo in molti dei suoi romanzi, guadagnandosi per questo la [...] definizione di "Dickens of Detroit". Partecipò alla seconda guerra mondiale, combattendo contro i Giapponesi. Congedato dalla marina nel 1946 e laureatosi in letteratura inglese (1950), L. pubblicò nel 1953 il primo romanzo, The bounty hunters, un ...
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Scrittore statunitense di origine greca (n. Detroit 1960). Conseguiti la laurea alla Brown University e un master alla Standford University, si è trasferito a New York, dove ha iniziato a collaborare con [...] vari periodici. Dal 2007 al 2011 è stato docente di scrittura creativa a Princeton. Autore schivo e meticoloso, ha esordito nel 1993 con il romanzo The virgin suicides (trad. it. 1994, dal quale nel 1999 ...
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Chatman, Seymour Benjamin
Daniele Dottorini
Teorico statunitense della letteratura e del cinema, nato a Detroit il 30 agosto 1928. Tra i maggiori rappresentanti della narratologia, ossia l'analisi delle [...] forme del racconto in quanto strutture semiotiche trasferibili da un medium a un altro, nei suoi studi ha rielaborato le proposte dei formalisti russi e dello strutturalismo francese (in particolare la ...
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Scrittrice statunitense (n. Lockport 1938). Nei numerosi interventi critici e nei saggi, O. sviluppa, sperimentandola peraltro nelle opere creative, una sua concezione complessa dell'arte che, partendo [...] .
O. proviene da una famiglia operaia di origine inglese di tradizione cattolica. Docente di letteratura inglese nelle università di Detroit (1961-67), di Windsor, Ontario (1967-87) e di Princeton (dal 1987), nel 2006 ha vinto il Chicago Tribune ...
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Carrère, Emmanuel. – Scrittore, sceneggiatore e regista francese (n. Parigi 1957). Diplomatosi all’Institut d'études politiques di Parigi, ha esordito come critico letterario collaborando con le riviste [...] Positif e Télérama e pubblicando nel 1982 il saggio Werner Herzog, seguito da Le Détroit de Behring. Introduction à l'uchronie (1986; trad. it. Ucronia, 2024). Nelle sue successive prove letterarie C. sembra avere recuperato dalla sua formazione ...
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CINELLI, Delfino
Giuliana Scudder
Nato a Signa (Firenze) il 16 ag. 1889 da Oreste e da Diornira Bellini, di famiglia agiata, dopo aver frequentato il collegio Cicognini di Prato.e poi il collegio S. [...] a partire dal 1909, Al ritorno da Londra lanciò l'idea della imitazione in paglia dei tessuti alla moda. Nel 1915a Detroit sposò France Hartz. Nel 1925 Si ritirò dall'industria e rilevò unazienda agricola vicino Siena, La Spannocchia, dove morì il 1 ...
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FORSTER, Edward Morgan (App. II, 1, p. 962)
Salvatore Rosati
Scrittore inglese, morto a Coventry il 6 giugno 1970. Dalla pubblicazione del suo maggior romanzo, A passage to India (1924), F. non diede [...] and the mountain: A study of E. M. Forster, Stanford (Calif.)-Londra 1966; G. H. Thomson, The fiction of E. M. Forster, Detroit, Mich, 1967; L. Brander, E. M. Forster, A critical study, Londra 1968; D. Godfrey, E. M. Forster's other kingdom, ivi 1968 ...
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barra s. f. Nella musica rap, l’unità di misura che definisce la durata di una strofa; normalmente corrisponde a una battuta di quattro quarti. ♦ “Il clamore si crea anche quando non lo vogliamo”, prosegue J-Ax, “c’è chi ci accusa di farlo apposta,...
citta campione
città campione loc. s.le f. inv. Città che costituisce il campione statistico per la rilevazione e l’elaborazione di dati; con particolare riferimento al calcolo del tasso di inflazione. ◆ In mattinata è attesa [...] la diffusione...