rancura
Francesco Vagni
Gallicismo (antico francese rancure), che vale " senso di oppressione ", " angoscia " (cfr. Guittone Chi pote departire 6 " più tene in sé d'affanno e di rancura ", e 34 " con [...] più ci ha d'aver, più ci ha rancura "; Pensand'om che val bon disio 4 " desio lo punge e mettelo 'n rancura "), in Pg X 133 Come per sostentar solaio o tetto, / per mensola talvolta una figura / si vede giugner le ginocchia al petto, / la qual fa del ...
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Patriarca di Aquileia (m. 1299); cugino di Filippo, signore di Milano, fu arciprete di Monza; tentò inutilmente nel 1262 di contrapporsi a Ottone Visconti per la nomina ad arcivescovo di Milano. Vescovo [...] di Como, divenne nel 1273 patriarca di Aquileia, e là accolse i parenti esuli dopo la sconfitta di Desio (1277). Cercò di estendere il suo dominio in Istria, lottando dal 1283 al 1291 contro Venezia; la pace di Treviso gli conservò solo una parte ...
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Signore di Milano (m. 1278). Successo al cugino Filippo nell'ag. 1265, ebbe da Rodolfo d'Asburgo nel 1273 il titolo di vicario imperiale. Ma i Visconti guadagnarono alla loro causa varie città, e insieme [...] parte della popolazione milanese gravata da tasse e ansiosa di pace; Napo fu battuto a Desio (1277) da partigiani viscontei e fu imprigionato nel castello di Baradello (Como), dove morì. ...
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Geodeta italiano (Trieste 1908 - ivi 1984), ingegnere geografo dell'Istituto geografico militare di Firenze e poi (1952) prof. di geodesia nell'univ. di Trieste; socio nazionale dei Lincei (1969). Gli [...] di geodesia e di cartografia; ha compiuto campagne geodetiche in Etiopia, in Grecia e nel Karakorum (spedizione Desio al K2, 1954); presidente della sezione triangolazioni dell'Associazione internazionale di geodesia. Tra le sue opere: Fondamenti ...
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MARTESANA
Cesare Manaresi
. Col nome di Martesana s'indicò nel Medioevo una vasta regione a nord-est di Milano, dai confini non bene determinati e non costanti; ai tempi di Gian Galeazzo Visconti comprendeva [...] le pievi di Asso, Incino, Galliano, Oggiono, Garlate, Brivio, Missaglia, Agliate, Mariano, Seveso, Vimercate, Desio, Pontirolo al di qua dell'Adda, Gorgonzola e Corneliano. Fin dal secolo XIII appare suddivisa in due regioni, quella de medio, ...
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DELLA TORRE, Pagano, detto Paganino
Giuliana L. Fantoni
Figlio primogenito di Corrado detto Mosca (fiblio a sua volta di Napoleone detto Napo signore di Milano) e della seconda moglie di costui Allegranza [...] di Guidone da Rho, nacque probabilmente intorno alla metà del secolo XIII. Dopo la rotta di Desio del 21 genn. 1277 in cui i Torriani furono sconfitti dai Visconti fu costretto a riparare in Friuli e, come altri esponenti della sua famiglia, ottenne ...
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SOLARI, Cristoforo detto il Gobbo
Roberto Cara
– Nacque tra il 1467 e il 1470 da Bertola, «magister muri et lignaminis», e da madre ignota (Biscaro, 1912, p. 67). Ebbe almeno quattro fratelli e una sorella: [...] 321-377; S. Zanuso, C. S. tra Milano e Venezia, in Nuovi studi, V (2000), 8, pp. 17-34; B. Jestaz, Les rapports des Français avec l’art et les artistes lombards: quelques traces, in Louis XII en Milanais. Actes du XLIe Colloque international d’études ...
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CASTIGLIONI, Benedetto
Franca Petrucci
Nacque intorno alla metà del sec. XV da Alessandro e da Luigia Solaro. Aveva quattro fratelli e insieme con loro ottenne il 4 nov. 1477 da Gian Galeazzo Sforza [...] e dalla madre di lui Bona la conferma di una esenzione fiscale sui comuni beni siti in Desio, già concessa al padre loro dal duca Galeazzo Maria.
Questo documento, oltre ad essere il primo da cui si ha notizia del C., ci permette anche di ...
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lagare
Bruno Basile
Solo in Rime LIX 6 La sua vertute... / pregatel che mi laghi [" mi lasci "] venir pui. Di questa rara forma esisterebbe, secondo il Contini, un'ulteriore presenza in Rime dubbie [...] VIII 2 Nulla mi parve mai più crudel cosa / di lei per cui servir la vita [lago], / ché il suo desio nel congelato lago / ed in foco d'amore il mio si posa, in un sonetto a G. Quirini in cui il Barbi congetturava [smago], " con scarsa probabilità, ...
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sforzare (isforzare)
Domenico Consoli
Come transitivo vale ora " far violenza " (Se vïolenza è quando quel che pate / nïente conferisce a quel che sforza, ecc., Pd IV 74), ora " indurre qualcuno a fare [...] una determinata cosa ": Ed elli a me: " Mal volontier lo dico; / ma sforzami la tua chiara favella... " (If XVIII 53); lo desio fa l'uomo migliorare, / che 'l più malvagio isforza di valere (Rime dubbie XXII 8).
Al participio passato qualifica l'atto ...
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desio
deṡìo (o diṡìo) s. m. [forse lat. *desedium, da desidia «ozio, inoperosità», raccostato per il sign. a desiderium]. – 1. poet. Desiderio: Quali colombe, dal disio chiamate (Dante); E me che i tempi ed il desio d’onore Fan per diversa...
des-
deṡ-. – Forma eufonica del pref. de-, usata talora, davanti a vocale, sul modello di termini inglesi e francesi con des- (tratto dal lat. de-ex), nella terminologia chimica per indicare sottrazione, sostituzione, procedimento inverso...