Monofisita (Sozopoli, Pisidia, 465 - Xois, Egitto, 538); patriarca di Antiochia (512), condannava il Concilio di Calcedonia ma difendeva l'Enotico di Zenone, polemizzando contro gli eutichiani come contro [...] solo alla morte di lui, e con la protezione dell'imperatrice Teodora; condannato da papa Agapito (536), si ritirò nel deserto egiziano. La chiesa copta lo onora come santo e martire. Delle sue opere, ispirate a un monofisismo moderato, ci restano ...
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Mesopotamia
Pietro Mander
La terra fra due fiumi dove iniziò la storia
Se si prende la nascita della scrittura come punto di riferimento per separare la storia dalla preistoria, allora i popoli che [...] di Enlil era l’aria, quello di Enki erano quindi le acque dolci: come queste rendono possibile la vita trasformando un arido deserto in fertili campi, così l’azione del dio consente alla vita di prosperare. In questo ambito Enki è anche il dio delle ...
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Gerusalemme
Elena Loewenthal
La città santa delle tre religioni monoteiste
Gerusalemme non è soltanto una città, non è soltanto l'attuale capitale dello Stato d'Israele. È un simbolo, ma è stata anche [...] ambita: da sempre essa è un luogo di confine fra le civiltà più antiche, da una parte i pastori erranti per il deserto, dall'altra i popoli del mare e gli agricoltori della piana costiera.
Di Gerusalemme troviamo notizia in testi egiziani del 20°-19 ...
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L’essere animato (animale o uomo), o anche inanimato, capace di accogliere sopra di sé i mali e le colpe della comunità, la quale per questo processo di trasferimento ne viene liberata (anche capro emissario, [...] giorno dell’espiazione (kippūr), quando un capro era caricato dal sommo sacerdote di tutti i peccati del popolo e poi mandato via nel deserto (Lev. 16, 8-10; 26). Questa trasmissione del male era conosciuta anche dai Babilonesi e Assiri, e dai Greci. ...
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Asceta (3°-4° sec. d.C.), è considerato l'organizzatore delle comunità anacoretiche in Egitto ed è conosciuto con l'appellativo di "Padre dei monaci". Gli sono state attribuite 20 lettere contenenti precetti [...] discepoli. Si recò ad Alessandria a incuorare i cristiani durante la persecuzione di Massimino Daia (311), quindi si ritirò nel deserto presso il Mar Rosso; tornò ad Alessandria nel 335 per combattervi gli ariani e infine si ristabilì nel suo eremo ...
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Scrittore e asceta cristiano (n. Ibera, nel Ponto, 346 - m. in Egitto 399). Asceta, fu seguace di Clemente e di Origene. Le sue opere, condannate dal 5º concilio ecumenico come origeniste, ci sono giunte [...] dopo una sconvolgente vicenda amorosa, si diede a vita ascetica; si ritirò prima a Gerusalemme presso Rufino, e di là nel deserto egiziano di Nitria presso s. Macario (388), dove visse facendo l'amanuense fino alla morte. I contatti con Rufino prima ...
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Emigrazione da una regione da parte di popolazioni, volontaria o più spesso forzosa, determinata da ragioni politiche, economiche, religiose o culturali, o anche da calamità naturali. Libro dell’E. Nella [...] Mosè, dopo che dieci piaghe si erano abbattute sugli Egizi. Attraversato il Mar Rosso, gli Ebrei si addentrarono nel deserto, dove furono miracolosamente saziati con quaglie e manna; quindi raggiunsero il Monte Sinai, dove Mosè ricevette da Yahweh la ...
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ARCA DELL'ALLEANZA
G. Sed-Rajna
Oggetto sacro degli Israeliti, centro del culto divino, costruito in legno d'acacia rivestito di lamine d'oro e destinato a contenere le tavole della Legge.L'evocazione [...] che illustrano i passi veterotestamentari relativi a: la costruzione e la consacrazione del tabernacolo-a. (Es. 25, 37, 40) e la migrazione nel deserto (Nm. 10, 33-35), il passaggio del Giordano (Gs. 3, 3-6, 11-17), la presa di Gerico (Gs. 6, 4), la ...
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diavolo
Cecilia Gatto Trocchi
Figura che incarna il male
In tutte le religioni è presente una figura che incarna il male, il disordine, la superbia smodata. In greco diàbolos è colui che si mette di [...] . Il diavolo appare nei Vangeli come il tentatore di Gesù nel deserto, e nell'Apocalisse di Giovanni come la bestia e il drago il diavolo appare nei Vangeli come il tentatore di Gesù nel deserto. Le tre tentazioni di Cristo riguardano l'avidità (dice ...
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sepoltura La maniera in cui si dispone del cadavere, in tutte le civiltà condizionata da tradizioni religiose. Secondo l’orientamento generale di ciascuna religione, un aspetto di quella complessa esperienza [...] la necessità di eliminare il cadavere. La maniera più semplice è allontanarlo dall’abitato, portandolo nel bosco o nel deserto; gruppi seminomadi scelgono però spesso la soluzione opposta, di abbandonare, cioè, l’abitato in cui si è verificato il ...
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deserto1
deṡèrto1 (ant. diṡèrto) agg. [dal lat. desertus, part. pass. di deserĕre «abbandonare»]. – 1. a. Spopolato, disabitato: paese d.; strade d.; Venimmo poi in sul lito diserto (Dante); errava muto ove Arno è più deserto (Foscolo). Per...
deserto2
deṡèrto2 (ant. diṡèrto) s. m. [dal lat. desertum, part. pass. neutro sostantivato di deserĕre «abbandonare»]. – 1. Grande distesa di terreno arido, quasi del tutto incoltivabile e disabitato (per es., il d. del Sahara). Più specificamente,...