Ulcera (detta anche ulcus tropicum mycetoideum o ulcera del deserto) a decorso cronico, unica o plurima, localizzata elettivamente alle regioni antero-laterali delle gambe, dovuta a Micrococcus mycetoides, [...] comune in Africa settentrionale, Asia, America e Australia. La malattia inizia con una piccola perdita di sostanza superficiale a margini netti, poco infiltrati e non scollati, fondo rosso e granulante, ...
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ULCERA MICETOIDEA
Gabriele AMALFITANO
. L'Ulcus tropicum mycetoideum (o ulcera del deserto, ulcera tropicale superficiale, ulcera tropicale plurima, ulcera tropicale ectimatoide, ulcera dell'oasi) è [...] un'ulcera a decorso cronico, unica o plurima, autoinoculabile, con sede di elezione alla gamba, dovuta al Micrococcus mycetoides.
La malattia, confusa per molti anni con l'ulcera di Veldt e con l'ulcera ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Le malattie mentali e psicosomatiche
Hans Hinrich Biesterfeldt
Le malattie mentali e psicosomatiche
Nell'Arabia preislamica i ǧinn, i demoni del deserto, erano [...] considerati esseri che incarnavano le forze oscure della Natura, ostili all'uomo. Nell'Islam ufficiale, sulla base di una serie di versetti nelle prime rivelazioni del Corano, i ǧinn furono accettati come ...
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Scrittore (Viareggio 1910 - Agrigento 1991). Medico, fu a lungo primario dell'ospedale psichiatrico di Maggiano, presso Lucca. Esordì come poeta (Poesie, 1934; Amicizia, 1939; Veleno e amore, 1942; '44-'48, [...] , 1955), ma diede le sue prove migliori nella narrativa, con romanzi (Il figlio del farmacista, 1942; Bandiera nera, 1950; Il deserto della Libia, 1951; La brace dei Biassoli, 1956; Il clandestino, 1962; Sulla spiaggia e di là dal molo, 1966; Il ...
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RAGAZZI, Vincenzo
Carlo ZAGHI
Nato a Modena nel 1855; morto a Napoli il 28 febbraio 1929. Ufficiale medico di marina, nel 1884, imbarcato sulla R. nave Vedetta di stazione nelle acque di Assab, venne [...] di Let-Marefià, nello Scioa. Raggiunse la sua residenza nel novembre 1884, attraversando col conte P. Antonelli il deserto dancalo per una via appena aperta. Scienziato, oltre che medico, approfittò della sua posizione per compiere varie esplorazioni ...
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Minerale costituito da solfato di calcio (CaSO4) con durezza 2 nella scala di Mohs, densità relativa 2,3, cristallizzato nel sistema monoclino.
Caratteristiche
Ha lucentezza vitrea o madreperlacea, è [...] la presenza di inclusioni sabbiose, è costituita da cristalli lenticolari aggregati, cui si dà il nome di rosa del deserto, presente in diverse località dell’Africa settentrionale. Il g., oltre che in cristalli, può trovarsi in aggregati lamellari o ...
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Medico, nato a Sigmaringen (Germania) il 23 marzo 1825, morto al Cairo il 9 maggio 1862. Studiò a Friburgo in Brisgovia (1843), con Th. v. Siebold, e poi a Tubinga (1845), dove nel 1850 si laureò e fu [...] elettrico del Malopterus electricus, che gli procurò meritata rinomanza, la descrizione dei cambiamenti di colore degli animali del deserto, ricerche sul verme di Medina, studî di antropologia su cranî nordafricani, ecc. Tra le sue opere citiamo: Ein ...
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Acqua
Ven Te Chow
John W. Boylan e Kurt Kramer
di Ven Te Chow, John W. Boylan e Kurt Kramer
ACQUA
Acqua di Ven Te Chow
sommario: 1. L'acqua in natura. a) La scoperta dell'acqua. b) Il ciclo idrologico. [...] temperatura ambiente mite) è tra gli 11 e i 20 giorni. Camminando sotto il sole con temperature elevate, come nelle zone desertiche, il limite di sopravvivenza diventa una questione di ore, poiché la perdita di acqua in queste condizioni è di circa 1 ...
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Palpebra
Gabriella Argentin
Red.
Il termine palpebra indica ciascuno dei due veli membranosi mobili che delimitano un'apertura trasversale, la rima palpebrale, e avvicinandosi fra loro coprono la parte [...] quella mongolica sono presenti nei boscimani e negli ottentotti del deserto di Kahalari e nei tuareg del Sahara; in queste difendendolo dalla luce intensa e dal vento caldo del deserto.
Ontogenesi
Nello sviluppo embrionale le palpebre si originano, ...
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Sensazione del bisogno di ingerire acqua che si manifesta con un senso di secchezza delle mucose del cavo faringeo. È dovuta a uno stato di disidratazione a livello del compartimento extracellulare, o [...] polidipsia psicogena, scompenso cardiaco congestizio ecc.).
La sopravvivenza di un uomo a seguito della privazione di acqua è variabile in rapporto al dispendio energetico e alle condizioni climatiche: nel deserto, per es., è al massimo di 36-72 ore. ...
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deserto1
deṡèrto1 (ant. diṡèrto) agg. [dal lat. desertus, part. pass. di deserĕre «abbandonare»]. – 1. a. Spopolato, disabitato: paese d.; strade d.; Venimmo poi in sul lito diserto (Dante); errava muto ove Arno è più deserto (Foscolo). Per...
deserto2
deṡèrto2 (ant. diṡèrto) s. m. [dal lat. desertum, part. pass. neutro sostantivato di deserĕre «abbandonare»]. – 1. Grande distesa di terreno arido, quasi del tutto incoltivabile e disabitato (per es., il d. del Sahara). Più specificamente,...