Pakistan Stato dell’Asia meridionale, nella regione indiana. Comprende le regioni storiche del Punjab occidentale e del Sind, nel bassopiano dell’Indo, un lembo dell’Altopiano Iranico (il Belucistan) e [...] Sind, che non riceve più di 300-400 mm di pioggia all’anno e che a SE trapassa insensibilmente nel Deserto di Thar, in territorio indiano. La sezione occidentale del paese corrisponde al Belucistan, altopiano molto siccitoso nelle parti interne (in ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] "; ma il poeta, oltre ad alcune sensate osservazioni, aveva fatto presente la difficoltà per lui di un'adeguata informazione nel "deserto" in cui viveva (lettere di Vieusseux, 15 genn. 1824, e del L., 2 febbraio). Nel 1826, inviandogli il numero dell ...
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Frank, Anna
Ermanno Detti
Una testimone della Shoah
A tredici anni, la piccola ebrea Anna Frank, rinchiusa in un alloggio segreto per sfuggire alle persecuzioni naziste, cominciò a scrivere il Diario [...] limitati, le difficoltà quotidiane, ma anche la consapevolezza della sua situazione. "Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto ‒ narra la giovane scrittrice ‒ Odo sempre più forte l'avvicinarsi del rombo che ucciderà anche noi". Questa realtà ...
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BRANCA (Branchus, Branchi), Taddeo del (della)
Guglielmo Gorni
Nacque da famiglia veronese nella seconda metà del sec. XIV, abbastanza presto da poter rimpiangere, con cognizione di causa, i tempi in [...] la storia dell'incarnazione e le lodi di Maria; la terza la nascita e la vita di Cristo fino al digiuno nel deserto; la quarta, ambientata negli inferi, lo scontro di Michele con Letifer "condam Lucifer", e un'effusa controstoria del mondo narrata "a ...
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Romanziere francese (n. Nizza 1940), di padre inglese e di madre francese. La sua tecnica di romanziere è ben più articolata e complessa di quanto possa sembrare a un primo approccio: la scrittura ''allo [...] , 1980), dell'infanzia (i già citati L'inconnu sur la terre e Mondo et autres histoires) e a quello, mitico, del deserto (Désert, 1980; trad. it. 1985). Dopo il dittico di due racconti Onitsha (1991; trad. it. 1992), sorta di viaggio alla ricerca di ...
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PAVOLINI, Corrado
Giuliano Manacorda
Poeta e regista, nato a Firenze l'8 gennaio 1898, morto a Cortona (Arezzo) il 10 aprile 1980. Figlio di Paolo Emilio, illustre linguista e orientalista, e fratello [...] della montagna, 1943), da R. Castellani (Un colpo di pistola, 1942) e da altri; e librettista per A. Casella (Il deserto tentato, 1937) e V. Mortari (La figlia del diavolo, 1954). Postuma, è uscita Autobiografia effimera (a cura di N. Caldarone ...
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Daniela Padoan
Scrittori italiani d’altrove: verso una cittadinanza letteraria
Da Ornela Vorpsi a Bijan Zarmandili, la nostra letteratura si arricchisce di nuove voci. Che chiedono lo ius soli. Nell’epoca [...] a una questione cruciale: che cos’è, oggi, la letteratura italiana?I villaggi calcinati del Centro America, le carovane del deserto, le piantagioni di tè punteggiate dai colori dei sari non sono più cascami di esotismo, godimenti di quell’immaginario ...
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Bíró, Lajos
Riccardo Martelli
Scrittore, produttore e sceneggiatore cinematografico ungherese, nato a Nagyvárad (od. Oradea, Romania) il 22 agosto 1880 e morto a Londra il 9 settembre 1948. Lavorò per [...] a soldier (1936; Ho amato un soldato) di Henry Hathaway, e Five graves to Cairo (1943; I cinque segreti del deserto) di Billy Wilder. Nel periodo statunitense B. sceneggiò anche film non tratti dalle sue opere, con registi come Josef von Sternberg ...
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CECCO d'Assisi
Niccolò Mineo
Fiorì ad Assisi probabilmente nei primi decenni del sec. XIV, e fu autore di un poemetto sulla leggenda di Maria Maddalena. Null'altro sappiamo di lui.
Il componimento, [...] sue preghiere il miracolo della resurrezione della moglie (ott. 72-81), conversione dei Marsigliesi e ritiro di Maddalena nel deserto, ove vivrà per trentadue anni gratificata da giornaliere visioni di Dio, sua morte (ott. 82-98), esortazioni morali ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] cortigiano Nābigha, il sentenzioso Zuhair, il bandito Shanfara, altri autori del gruppo delle Mu‛allaqāt o grandi odi del deserto, considerate fra gli esiti più alti di questa poesia più antica. Esteticamente i suoi maggiori valori si colgono solo ...
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deserto1
deṡèrto1 (ant. diṡèrto) agg. [dal lat. desertus, part. pass. di deserĕre «abbandonare»]. – 1. a. Spopolato, disabitato: paese d.; strade d.; Venimmo poi in sul lito diserto (Dante); errava muto ove Arno è più deserto (Foscolo). Per...
deserto2
deṡèrto2 (ant. diṡèrto) s. m. [dal lat. desertum, part. pass. neutro sostantivato di deserĕre «abbandonare»]. – 1. Grande distesa di terreno arido, quasi del tutto incoltivabile e disabitato (per es., il d. del Sahara). Più specificamente,...