Parte orientale del Deserto Libico, in Egitto, rivelata agli Europei dall’italiano G.B. Belzoni. Occupa una cavità (1800 km2), per la maggior parte di roccia o sabbia, recinta da orli ripidi (100-200 m). [...] Numerose sorgive rendono abitabili alcune zone, con la presenza di palme e vasti pascoli. Gli abitanti sono raccolti in piccoli centri verso il margine settentrionale della depressione.
Nel 1996 vi è stata ...
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Gruppo di oasi del deserto libico, in Egitto (Oasis magna degli antichi), che occupa una lunga estensione sviluppata per 220 km (circa 3000 km2). Il fondo si trova tra −18 m e +200 m. Le oasi vere e proprie [...] non occupano oggi che 19 km2; sono popolate da circa 10.000 ab., che coltivano orzo, grano, cotone. Il centro principale è al-Kharga.
I più antichi resti materiali conosciuti appartengono all’Acheuleano ...
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THARR ("deserto"; A. T., 8485)
Elio MIGLIORINI
Vasta regione semidesertica dell'India inglese, la quale occupa tutta la parte occidentale del Rajputana. Limitata verso oriente dalla riva destra dell'Indo [...] l'ausilio di dromedarî. Saltuariamente dopo le piogge sono possibili anche colture di cereali, in modo che il Tharr risulta un deserto alquanto attenuato. In ogni modo esso segna un confine abbastanza netto tra l'India musulmana e l'India degli Indù. ...
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(arabo aṣ-Ṣaḥrā’) Il più vasto deserto del globo, che si estende attraverso l’intero continente africano dall’Atlantico al Mar Rosso, appena interrotto dalla stretta fascia irrigata dalle acque del Nilo, [...] fa si verificò un progressivo inaridimento, seguito prima da oscillazioni umide fino a circa 5000 anni fa, in cui la fascia desertica era assai più stretta di quella attuale e ampio sviluppo avevano fiumi e laghi (per es., il Lago Ciad era almeno ...
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TUZ-ÇÖLÜ (in turco "Deserto del sale"; A. T., 88-89)
Elio Migliorini
ÖLÜ Grande lago della Turchia, posto nella parte più depressa della steppa di Licaonia, 1000 m. s. m., 120 km. a NE. di Conia. Poiché [...] durante gli ultimi tempi del Terziario tutta la regione si è abbassata (provocando a S. la formazione di alcuni vulcani), il territorio è stato occupato durante il Neogene da un grande lago, i cui depositi, ...
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Area, di solito assai ristretta, situata in mezzo a un deserto, nella quale, per la presenza di acqua, è possibile lo sviluppo di vegetazione, e dove perciò può stabilirsi l’insediamento umano. L’acqua [...] può provenire o da un fiume, o da sorgenti, o più spesso da falde sotterranee di non grande profondità, raggiunte mediante pozzi. Di preferenza le o. si trovano in zone depresse o lungo il corso di uadi ...
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(o hammada) Nel Sahara il deserto di roccia, contrapposto al serir (deserto ciottoloso-sabbioso) e all’erg o edeyen (deserto sabbioso), che si estende su vasti altopiani spianati da antichi processi morfologici. [...] Nei brevi periodi di pioggia le h. sono inoltre solcate dagli uadi.
La più vasta è la Hamada al-Hamra, altopiano roccioso del Sahara libico, interposto fra la Ghibla e il Fezzan; è una distesa di calcare ...
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(ebr. ῾Ēn-gĕdī) Oasi del deserto di Giuda, sulla sponda occidentale del Mar Morto, presso una sorgente termale. Fu capoluogo di una delle toparchie della Giudea.
Gli scavi hanno messo in luce avanzi assegnabili [...] ai periodi calcolitico (4600-3300 a.C.: recinti templari), israelitico, persiano, ellenistico, romano e bizantino. Il centro più importante si trova a Tel Gōren (Tell el-Giurn), a sud della sorgente: vi ...
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Sono coloro che si ritirano nella solitudine per consacrarsi alla meditazione o alla preghiera, senza essere astretti ad alcuna regola religiosa particolare.
Senza pretendere di fare risalire la vita eremitica [...] cristianesimo e si riscontra in Egitto fin dal sec. III. Il primo eremita fu S. Paolo di Tebe, che visse 90 anni nel deserto e il cui esempio trovò numerosi imitatori, il più celebre dei quali è S. Antonio abate (v.). Uno dei suoi discepoli, Ilarione ...
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Città ubicata in un’oasi del deserto siriano un centinaio di chilometri a ovest di Palmira, nel governatorato di Homs (Siria centrale). Le evidenze più antiche di insediamento risalgono al III millennio [...] a.C., mentre nel luogo sono presenti numerose evidenze di epoca greco-romana, tra cui un sanitarium noto come Hamaam Balkis, e - a partire dal VII sec. d.C.- del dominio arabo. Tra le vestigia più interessanti ...
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deserto1
deṡèrto1 (ant. diṡèrto) agg. [dal lat. desertus, part. pass. di deserĕre «abbandonare»]. – 1. a. Spopolato, disabitato: paese d.; strade d.; Venimmo poi in sul lito diserto (Dante); errava muto ove Arno è più deserto (Foscolo). Per...
deserto2
deṡèrto2 (ant. diṡèrto) s. m. [dal lat. desertum, part. pass. neutro sostantivato di deserĕre «abbandonare»]. – 1. Grande distesa di terreno arido, quasi del tutto incoltivabile e disabitato (per es., il d. del Sahara). Più specificamente,...