HAIDERABAD
Elio Migliorini
(anche Hamarabad o Hyderabad; A. T., 93-94).- Città dell'India Britannica, fondata nel 1768 e fino al 1843 capoluogo del Sind. È posta presso l'ampio delta dell'Indo (25° [...] di 20 m., ma il fiume non è navigabile e poco le giova la favorevole posizione, anche perché verso est si estendono terreni deserti. Il clima è tropicale (temperatura media annua 26°,6 con un massimo mensile di 330,2 in giugno e un minimo di 18 ...
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Regione del Turkestan, situata a O del Tian Shan e divisa amministrativamente fra l’Uzbekistan, il Tagikistan e il Kirghizistan (40.000 km2 con circa 2.000.000 di ab.). Si stende su una parte della vallata [...] . La zona montana è coperta di boschi, quella pedemontana ha vasti tratti spogli, e nel piano vi sono steppe e deserti. La popolazione è costituita da Sarti, agricoltori, e da Tagiki, allevatori nomadi. Resa fertile da grandiose opere di irrigazione ...
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Tipo di deserto esclusivamente costituito da distese sabbiose coperte di dune. Il Grande E. è, per eccellenza, quello del Sahara algerino, diviso in Grande E. Occidentale e Grande E. Orientale: l’Occidentale [...] a S della depressione degli chott algerini, si estende dalla Tunisia meridionale all’Altopiano di Tademaït.
A differenza dei deserti pietrosi ( serir) e rocciosi ( hamāda), l’e. costituisce un ambiente con diverse specie vegetali tra cui il drinn ...
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Vedi IRANICA, Arte dell'anno: 1961 - 1995
IRANICA, Arte (v. vol. IV, p. 189)
P. Calmeyer
p. 189). - Pre- e protostoria, età elamita. - Per lo storico e l'antropologo, l'Iran comprende l'insieme degli [...] le secteur est du tépê de l'Apadana (Cahiers de la Délégation française en Iran, IV), Parigi 1974; H. von Gall, Die Kopfbedeckung des persischen Ornats bei den Achämeniden, in AMI, n.s., VII, 19^4, pp. 145-162; E. Porada, Bibliography of the Art of ...
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L'età del Bronzo nelle steppe eurasiatiche
Sandro Salvatori
Evgenij N. Cernych
Gennadij B. Zdanovic
Karl Jettmar
di Sandro Salvatori
Con l'espressione "steppe eurasiatiche" si designa un'entità geografica [...] nord da una zona mista di steppa e foresta e a sud da una altrettanto vasta regione a steppa predesertica e deserti di sabbie interrotti solo da zone alluvionali relativamente ristrette, create dai delta dei fiumi endoreici che caratterizzano l'Asia ...
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Denominazione dei cumuli o cordoni di sabbie che si formano prevalentemente lungo le coste ( d. costiere o litoranee) e nelle zone desertiche ( d. desertiche), per azione di trasporto e successivo deposito [...] del vento, e le d. trasversali, disposte perpendicolarmente ad essa (esempio tipico sono le d. costiere). Nei grandi deserti sabbiosi (erg) le d. sono di conformazione complessa (con disposizione ortogonale e di forma stellare o piramidale), causata ...
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In geologia, si dice azione e. il complesso delle azioni di erosione (➔ corrasione), trasporto (➔ deflazione) e deposito di materiali (➔ depositi e.) esercitate dal vento sulla superficie terrestre. Tale [...] grossolani sono quei depositi che il vento non riesce più a rimuovere rispetto a quelli allontanati per rotolamento, saltellamento e sospensione. Tipici esempi si rinvengono nel caso dei deserti caldi negli hammada (deserti pietrosi) e nei serir ...
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SIMUN (questa è la forma più comune in Italia, ma veramente Samūn o Samūm)
Nome di uno dei più noti venti desertici, violento, caldissimo e secco, che si avverte, senza regolarità di durata o d'intervallo [...] e primaverili. Venti analoghi sono ben conosciuti anche nel Sahara (ad es., lo Harmattan della Guinea), nei deserti dell'Asia centrale e anche nelle regioni desertiche occidentali dell'America Settentrionale. Per le condizioni meteorologiche che ...
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TILLANDSIA
Emilio Chiovenda
. Genere di piante Monocotiledoni della famiglia Bromeliacee (Linneo, 1735). Ha fiori con tepali liberi o saldati solo presso la base, gli esterni petaloidei, gli interni [...] circa 400 specie, divise in 9 sottogeneri; molte sono epifite o rupicole, alcune terrestri, proprie delle steppe e dei deserti; in generale hanno poco bisogno d'acqua, utilizzando l'umidità atmosferica; hanno foglie strette più o meno convolute, non ...
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Pittore, nato il 1° maggio 1827 a Skien (Norvegia), morto l'8 luglio 1852 a Düsseldorf. Nel 1845 andò a Düsseldorf, dove fu scolaro del paesista tedesco J.W. Schirmer e del compatriota H.F. Gude e dove [...] originale fra i pittori norvegesi dell'indirizzo romantico. Ogni estate ritornava in patria per far studî dal vero dei deserti paesaggi boscosi, specialmente di Telemark, e fra le sue grandi composizioni le più trattano lo stesso motivo, dipinto con ...
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des-
deṡ-. – Forma eufonica del pref. de-, usata talora, davanti a vocale, sul modello di termini inglesi e francesi con des- (tratto dal lat. de-ex), nella terminologia chimica per indicare sottrazione, sostituzione, procedimento inverso...
desiare
deṡïare (o diṡïare) v. tr. [der. di desio] (io desìo, ecc.), poet. – Desiderare: Con quella man che tanto desïai, M’asciuga li occhi (Petrarca). ◆ Part. pass. deṡïato (o disïato), anche come agg.: Quando leggemmo il disïato riso Esser...