LIANE (probabilm. dal fr. lier "legare"; fr. lianes; sp. lianas, bejucos; ted. Lianen; ingl. lianas, lianes)
Carlo Avetta
Con questo nome si indicano quelle piante sarmentose il cui fusto, pur essendo [...] non vi troverebbero le piante arboree a esse indispensabili per appoggiarsi, e per questo mancano altresì nelle steppe e nei deserti.
Le liane tropicali sono più numerose (circa il doppio) in America che non nella zona corrispondente del vecchio ...
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Nome dato al frutto della palma dattilifera, Phoenix dactylifera L., e per antonomasia nome della pianta. Phoenix (dal gr. ϕοῖνιξ, nome della palma da datteri), genere della famiglia Palme, sottofamiglia [...] che la patria d'origine sia la Persia meridionale; dai Persiani fu introdotta in Egitto e di qui nelle oasi dei deserti dell'Africa settentrionale fino alle Canarie. Comprende circa 80 forme coltivate. In Italia fiorisce lungo tutte le sue coste nel ...
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SILVIE (lat. scient. Sylvidae)
Augusto Toschi
Uccelli appartenenti all'ordine dei passeracei, e che alcuni sistematici raggruppano nella sottofamiglia Sylvidae. Altri considerano Silvie solo le specie [...] m. melanocephala [Gm.]); Sterpazzolina (Sylvia s. subalpina Temm.); Magnanina (Sylvia u. undata [Bodd.]). La Sterpazzola nana (Sylvia nana deserti [Loche]) e la Bigia di Rüppel (Sylvia rüppelli Temm.) hanno un'area di distribuzione più meridionale e ...
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Mimetismo
HHenry B. D. Kettlewell
di Henry B. D. Kettlewell
Mimetismo
sommario: 1. Le opinioni del XIX secolo. 2. Progressi del XX secolo. 3. Il mimetismo criptico (criptismo). a) Colorazioni spezzate. [...] un isolamento più precoce e probabilmente assai antico dovuto sia a deserti sia a fitte foreste.
Le morfe : vi sono più di ", 1950, XXV, pp. 35-38.
Bovey, P., Le problème des formes orange chez Zygaena ephialtes L., in ‟Revue suisse de zoologie", ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il monachesimo
Anna Benvenuti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’esperienza monastica è rintracciabile in molte civiltà, dalla tradizione [...] quella di Faran, esempio di conciliazione tra gli ideali anacoretici e quelli comunitari, mentre altri luoghi, come i deserti montani del Sinai – che aveva attratto monaci e solitari fin dal IV secolo – vedono sorgere importanti strutture comunitarie ...
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MORFOLOGIA TERRESTRE
Giotto Dainelli
. Quando si parla di morfologia terrestre (o geomorfologia) non s'intende lo studio della forma complessiva della Terra - la cui determinazione e il cui studio sono [...] e tipicamente paesistico.
Quest'estensione spaziale dell'azione morfologica dei venti può allargarsi anche oltre i confini dei deserti. Si può intanto avvertire che l'azione stessa si manifesta non soltanto in quelle grandi fasce climatiche, le ...
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PIOGGIA
Filippo EREDIA
La pioggia è data dal vapore d'acqua diffuso nell'atmosfera, che per raffreddamento, dopo avere raggiunto il punto di rugiada, si deposita sopra nuclei di condensazione. Le goccioline [...] 40° e 50° S., rappresenta soltanto la stretta area asciutta della Patagonia. Un secondo massimo tra 40° e 50° N. corrisponde ai grandi deserti della Mongolia e del Turkestan mentre l'abbassamento tra 35° e 40° N. è dovuto alla larga zona delle piogge ...
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GRAN DESERTO AUSTRALIANO
Griffith Taylor
. Non è stato ancora calcolato con precisione quanta parte dell'Australia sia veramente deserta. Köppen nel suo studio sui climi della terra vi attribuisce [...] nel sud) sono segnati approssimativamente dalle località di Wollal, Powell's Creek, Ooldea e Kalgoorlie. Questi due deserti consistono quasi totalmente di dune, in gran parte fissate da uno scarso rivestimento di piante desertiche. Abbondantissima la ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Estremo Oriente
Roberto Ciarla
Le vie di comunicazione e i mezzi di scambio commerciale premonetali e monetali
Lo studio delle vie di comunicazione [...] portarono a riconoscere nelle valli fluviali, nei passi intermontani, nelle catene di oasi lungo i margini dei deserti o in quelle delle isole raggiungibili con mezzi apparentemente primitivi, le vie preferenziali di spostamento, di comunicazione ...
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Scrittore irlandese (Dublino 1906 - Parigi 1989). Uno degli autori più significativi del 'teatro dell'assurdo', fu tra gli scrittori esemplari del Novecento per il suo carattere rappresentativo di alcuni [...] per esclusioni, B. traccia il quadro della inutilità e inevitabilità della sofferenza dell'uomo. I suoi paesaggi sono deserti in cui torreggiano le inezie; i suoi personaggi simboleggiano, in una qualche deformità fisica, la paralisi spirituale cui ...
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des-
deṡ-. – Forma eufonica del pref. de-, usata talora, davanti a vocale, sul modello di termini inglesi e francesi con des- (tratto dal lat. de-ex), nella terminologia chimica per indicare sottrazione, sostituzione, procedimento inverso...
desiare
deṡïare (o diṡïare) v. tr. [der. di desio] (io desìo, ecc.), poet. – Desiderare: Con quella man che tanto desïai, M’asciuga li occhi (Petrarca). ◆ Part. pass. deṡïato (o disïato), anche come agg.: Quando leggemmo il disïato riso Esser...