(Die Abderiten) Romanzo (1774) dello scrittore tedesco C.M. Wieland (1733-1813), capolavoro di ironia e celia piacevolissima delle varie forme dell'umana stoltezza realisticamente colte nella Germania [...] del tempo, ma letterariamente stilizzate grazie al trasferimento nella Grecia di Democrito, che nulla risparmia della mediocrità saccente e del provincialismo d'una certa società tedesca. ...
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curare
" Prendersi cura ", " preoccuparsi ", costruito sia coll'accusativo (Cv IV XV 14 questi cotali... mai quello che altri dice non curano; II V 14, Rime CVI 38) che col complemento indiretto, come [...] in III XIV 8 Democrito, de la propria persona non curando... Platone, de li beni temporali non curando... Aristotile, d'altro amico non curando. Altre occorrenze in Cv I XI 7 a discernere l'altre cose non curano; IV VII 4; If II 125 curan di te ne la ...
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Amicla
Filosofo pitagorico. Secondo il racconto di Aristosseno riferito da Diogene Laerzio (XI, 40: cfr. framm. 55 A 1, 40 Diels-Kranz), avrebbe, insieme con Clinia, distolto Platone dal porre in atto [...] la sua intenzione di bruciare i libri di Democrito. ...
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Pitagoreo, che, secondo il racconto di Aristosseno riferito da Diogene Laerzio (XI, 40: cfr. Diels, Vorsokr., 55 A 1, 40), avrebbe, insieme con Clinia, distolto Platone dal porre in atto la sua intenzione [...] di bruciare i libri di Democrito. ...
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Pittore greco (sec. 5º a. C.), figlio di Eudemo di Samo, visse ad Atene tra il 465 e il 420 a. C., dove dipinse scene per Eschilo, e compilò un trattato di scenografia, che sarebbe servito di esempio ad [...] Anassagora e Democrito per i loro libri sulla prospettiva. Pare che dipingesse anche per Alcibiade. ...
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Concezione metafisica secondo la quale la realtà è composta di atomi, cioè di particelle indivisibili eternamente in movimento, le quali - aggregandosi e disaggregandosi - danno origine ai differenti corpi [...] e al loro divenire (nascita e morte). Introdotto nell'antichità da Leucippo e Democrito, l'a. fu ripreso da Epicuro e passò nel mondo romano grazie a Lucrezio (che ispirò a esso il suo poema De rerum natura). Pur avendo lasciato scarse tracce nel ...
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Anassagora di Clazomene
di Clazomene Filosofo (n. 499 - m. 428 a.C.). Amico e maestro di Pericle, insegnò per trent’anni ad Atene: il suo richiamo all’esperienza e la tendenza a spiegare in termini [...] mondo dell’esperienza: non vi sono dunque né elementi privilegiati (come in Empedocle), né qualità primarie (come in Democrito). In origine le omeomerie erano in uno stato di caotica mescolanza: poi un principio esterno alla materia – l’intelletto ...
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schema
Dal gr. σχῆμα «forma, aspetto, configurazione», der. da un tema di ἔχω «possedere, avere». Modello convenzionale, semplificato rispetto alla più complessa realtà di un problema, di un fenomeno, [...] di un oggetto, di un meccanismo, di un processo. Termine introdotto dalla tradizione atomista antica (Leucippo, Democrito, Epicuro) per indicare la «forma» o «figura» che, accanto all’ordine e alla posizione, è uno degli aspetti per cui gli atomi ...
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Filosofo pitagorico, forse contemporaneo di Archita di Taranto e discepolo del concittadino Iceta, dal quale accoglie la teoria che la terra, posta al centro dell'universo, si muove intorno al suo asse [...] a est. Ritenendo che nella concezione di Pitagora i numeri fossero principî troppo astratti, li interpretò, con Democrito, come atomi materiali, ma si allontanò da lui accogliendo la concezione anassagorea di un principio razionale ordinatore delle ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Metallurgia e scienza dei metalli in Grecia
Antonio Clericuzio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’età classica i minerali diventano [...] stesso tempo tre vasi di uguali dimensioni ma di differenti materiali, uno di bronzo, uno di vetro e uno d’argento. Democrito constata che il primo si riscalda più rapidamente e conserva il calore più a lungo degli altri. Nel Timeo Platone tratta dei ...
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democrate
demòcrate s. m. [dal gr. tardo δημοκράτης, comp. di δῆμος «demo» e -κράτης «-crate»]. – Nella Costantinopoli bizantina, ciascuno dei capi delle fazioni del circo fra il 5° e il 7° secolo.
democriteo
democritèo agg. e s. m. – Relativo al filosofo greco Demòcrito (vissuto tra la metà del sec. 5° e la metà del sec. 4° a. C.); seguace delle dottrine di Democrito.