Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Marsilio Ficino
Nicoletta Tirinnanzi
«Poesia, bellezza, amore sono i termini in cui si rivolge tutta la teologia ficiniana, se ben si guardi oltre la tenue superficie di una fragile architettura concettuale». [...] , che in modo irriflesso e automatico defluiscono all’esterno propagando il male. In questa riflessione, tesa a sottrarre il demagogo al mondo dello spirito per sommergerlo nei ritmi della natura e nella potenza dei contrari, il ritratto del frate ...
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STATI UNITI (XXXII, p. 523; App. I, p. 1019; II, 11, p. 889)
Roberto ALMAGIA
Florio GRADI
Giorgio SPINI
Oscar HANDLIN
Ornella FRANCISCI OSTI
Biancamaria TEDESCHINI LALLI
UNITI I più importanti [...] di cui 137.000 americane, comprendenti 25.000 caduti). L'eccitazione anticomunista consentiva l'ascesa a temibile potenza d'un demagogo, il senatore J. R. McCarthy (repubblicano, ma favorito altresì da ambienti dell'opposto partito), che si valeva di ...
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(I, p. 730; App. I, p. 57; II, I, p. 67; III, I, p. 39; IV, I, p. 50)
Evoluzione del quadro politico. - La decolonizzazione dell'A. si è praticamente conclusa nel 1975-76 con l'indipendenza raggiunta dalle [...] One man, one matchet (1964) di T. M. Aluko, in cui l'impegno di un leader africano è vanificato da un demagogo locale e dall'inefficienza dei suoi funzionari. L'intellettuale avverte in modo sempre più pressante come suo compito quello di denunciare ...
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Firenze
Ernesto Sestan
Ugo Procacci
Eugenio Ragni
* *
Pier Vincenzo Mengaldo
Storia. - F. è collegata a D. per due ragioni: come luogo in cui trascorse una parte della sua vita e al quale pensò [...] si è scisso e l'ambizioso Corso Donati trama con i superstiti magnati Bianchi rimasti a F. e da buon demagogo agita il basso popolo contro la grassa borghesia dominante. L'agitazione promossa da Corso Donati è giudicata dal governo così pericolosa ...
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Scritti storico-politici
Claudio Finzi
Governare Venezia e il Mediterraneo
Le dottrine politiche dei primi decenni del Trecento sono segnate a Venezia da due personaggi, che finora non hanno ricevuto [...] il quale si passa molto più facilmente alla tirannide dalla democrazia che non dalla monarchia, perché è più facile farsi tiranno per un demagogo, che opera in seno a una disordinata moltitudine, di quanto non lo sia per un sovrano (67).
Ma c'è un ...
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Vincenzo Monti, Opere – Introduzione
Carlo Muscetta
I
In una lunga lettera del Monti diciannovenne all’abate Girolamo Ferri, suo maestro di eloquenza a Ferrara, si legge un energico appello che ci lascia [...] e sei verace italiano, leggi; ma getta il libro, se per tua e nostra disavventura tu non sei che un pazzo demagogo, o uno scaltro mercatante di libertà.
Ma se la «macchina» poteva diventare un monumento, poteva l’eloquenza trasformarsi in poesia? Non ...
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CAPPONI, Gino
Piero Treves
Nacque in Firenze il 13 sett. 1792, nell'avito palazzo di via S. Sebastiano, che dal giorno della sua morte perpetua il suo nome, unico figlio del marchese Pier Roberto e [...] la persona del Guerrazzi, che pur si teneva dell'amicizia del C. e gli dedicò l'Isabella Orsini (avversandone la volgarità demagogica e il praticismo dell'arruffapopoli, avido di danaro e di onori). Com'è significativo che, pur amicissimo del Balbo e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La mitologia eroica e i cicli leggendari
Marella Nappi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Accanto ai racconti cosmogonici e teogonici, [...] si modifica sensibilmente.
Nella tragedia classica l’eroe dalla proverbiale pazienza è presentato soprattutto come un personaggio cinico, demagogo e opportunista, mentre i filosofi e gli autori latini fanno del più umano degli eroi il simbolo del ...
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Grande stato dell'America Meridionale, il secondo per estensione territoriale e per popolazione, già denominato Provincie Unite del Río de la Plata. Il nome Argentina, oggi di uso comune, è una forma latinizzata [...] già il triumvirato era in grave pericolo, minato dalla Sociedad patriótica, della quale s'era posto alla testa l'impetuoso demagogo Monteagudo, e dalla loggia "Lautaro", che faceva capo al futuro generale San Martín e all'Alvear, e che, insofferente ...
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OLANDA
Claudia MERLO
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jan-Pieter Marie LAURENS de VRIES
Pino FORTINI
Adriano H. LUIJDJENS
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Carlo TAGLIAVINI
Gerard [...] , sotto Treub, i radicali. Su modello tedesco si stava anche organizzando un partito socialdemocratico con a capo un demagogo con forte ascendente sul popolo, il Domela Nieuwenhuis, il quale nel 1887 entrò, primo deputato socialista, nel parlamento ...
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demagogo
demagògo s. m. (raro il femm. -a) [dal gr. δημαγωγός, comp. di δῆμος «popolo» e ἀγωγός «che guida, che trasporta», der. di ἄγω «guidare»] (pl. m. -ghi). – In origine, presso i Greci antichi, oratore e uomo di stato. Nell’uso com.,...
demagogia
demagogìa s. f. [dal gr. δημαγωγία; v. demagogo]. – In origine, genericam., arte di guidare il popolo; in seguito (già presso gli antichi Greci), la pratica politica tendente a ottenere il consenso delle masse lusingando le loro...