Riformatore francese (Gap, Delfinato, 1489 - Neuchâtel, Svizzera, 1565). Studiò a Parigi, e subì presto l'influenza dell'umanesimo religioso di Lefèvre d'Étaples; deciso e conseguente, tentò subito, d'accordo [...] col vescovo G. Briçonnet, di riformare la chiesa di Meaux; ma la sua aspra polemica contro il culto della Vergine e dei santi fece fallire il tentativo e costrinse il vescovo a esiliarlo. Comincia così ...
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Famiglia francese del Delfinato, discendente dai conti di Valenza, di cui furono vescovi Lambert (dal 995 al 1016) e Pons (dal 1031 al 1056). Guillaume-Hugue (m. 1107), fratello di Ademaro (v.) di Monteil [...] vescovo di Le Puy, ebbe nel 1080 la signoria del Montilium Ademari (Montélimar), di cui Giraud-Adhémar (m. 1184), successo nella signoria nel 1157, ottenne l'investitura diretta da Federico I (1164). La ...
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Prelato (n. Châteauneuf-sur-Lers, Delfinato, 1053 circa - m. Grenoble 1132), arcivescovo di Lione, poi vescovo di Grenoble (1080): fu deciso fautore della riforma gregoriana. Canonizzato nel 1134; festa, [...] 1º aprile ...
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Valle delle Alpi Francesi, nel Delfinato (dipartimenti di Isère e Hautes-Alpes), percorsa dal fiume Romanche. La creazione di centrali idroelettriche ne ha fatto una zona industriale di grande importanza [...] (elettrometallurgia ed elettrochimica). Molto attivo è anche il turismo invernale ...
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Gesuita (St. Symphorien d'Ozon, Delfinato, 1641 - Paray-le-Monial 1682), appoggiò l'opera di s. Margherita M. Alacoque, diffondendo la devozione al Sacro Cuore. Inviato in Inghilterra come cappellano di [...] Maria Beatrice d'Este, duchessa di York, fu imprigionato per le false accuse di T. Oates e poi bandito. Beatificato nel 1929, è stato canonizzato nel 1992. Festa, 15 febbraio ...
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Economista e uomo politico (Beausemblant, Delfinato, 1545 - Parigi 1612 circa). Controllore generale del commercio e presidente del Consiglio del commercio (1602) rappresentò contro Sully, fautore della [...] politica agraria, la tendenza "industriale", precorrendo Colbert nella difesa del mercantilismo e influendo sulla politica economica di Enrico IV. Soprattutto interessanti il Règlement général pour dresser ...
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Nabert, Jean
Filosofo francese (Izeaux, Delfinato, 1881 - Loctudy, Bretagna, 1960). Insegnò a Metz e a Parigi, divenne poi ispettore generale dell’insegnamento secondario per la filosofia. Nella sua [...] riflessione il tema kantiano del trascendentalismo si intreccia con il tema dell’esperienza interiore in Maine de Biran (➔). N. sottolineò la tensione morale che caratterizza la vita dell’Io, nel continuo ...
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Antico popolo della Gallia Narbonese settentrionale (od. Delfinato e Savoia). Compaiono per la prima volta nella storia con il passaggio di Annibale attraverso il loro territorio (218 a.C.). Furono sottomessi [...] dai Romani nel 121 a.C. Già sollecitati da Catilina a entrare nella congiura, si ribellarono ai Romani nel 61. Compresi da Augusto nella Gallia Narbonese, furono poi costituiti da Diocleziano come provincia ...
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Prete (m. 474 circa) della chiesa di Vienne (Delfinato), fratello e collaboratore di s. Mamerto, vescovo della stessa città. Contro le teorie semipelagiane di Giovanni Cassiano, Fausto di Riez e Gennadio [...] (corporalità dell'anima) sostenne, rifacendosi a s. Agostino, la spiritualità dell'anima nel trattato De statu animae (468 circa) ...
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Famiglia di musicisti francesi, resa illustre da Ennemond (Villette, Delfinato, 1575 circa - Nèves 1651), virtuoso alla corte francese e compositore di musica liutistica; da Jacques (Lione 1600 circa - [...] Parigi 1670 circa), virtuoso di liuto alla corte di Londra; da Denys (Marsiglia 1603 circa - Parigi 1672), cugino di Ennemond, anche più celebre suonatore e buon compositore per lo stesso strumento ...
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delfinamento
delfinaménto s. m. [der. di delfino1, per il caratteristico moto]. – Nella terminologia nautica e aeronautica, oscillazione di breve periodo nel piano longitudinale di un natante o di un velivolo.