Matematico e filosofo polacco (Wolsztyn, Poznań, 1778 - Neuilly 1853). Autore di importanti studi sulle funzioni, giunse alla soluzione dei sistemi di equazioni differenziali lineari. Dette vita al movimento [...] . a sviluppare solo il fatto formale della matematica lo condusse a singolari forme di "misticismo matematico", come la pretesa deduzione dell'"Assoluto" da una "matematica universale" da lui ideata. La filosofia mistica di W.-H., il "messianismo", è ...
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Chimico fisico statunitense (Weymouth, Massachusetts, 1875 - Berkeley, California, 1946). I suoi interessi spaziarono in vari campi; propose una teoria costruttiva della radiazione elettromagnetica e si [...] Uniti. Attività. Coltivò numerosi interessi scientifici; in partic., notevoli sono i suoi contributi alla relatività ristretta (deduzione puramente meccanica della espressione della massa relativistica in collaborazione con R. C. Tolman) e una teoria ...
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CONIGLIANI, Carlo Angelo
Marco Cupellaro
Nato a Modena il 25 giugno 1868 da Giusto ed Aristea Ravà, fu allievo di G. Ricca Salerno alla locale università e si laureò in giurisprudenza nel 1889, con [...] 'opera dedicata alla storia delle teorie monetarie in Italia. Convinto della necessità di un "uso sapiente della deduzione e dell'induzione", quantunque portato ad identificare la "dichiarazione di metodo" marginalista con una doverosa esplicitazione ...
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DANTE da Maiano
Pasquale Stoppelli
Nacque presumibilmente poco prima della metà del XIII secolo. Oltre al nome della località di cui era originario, Maiano appunto, un borgo del circondario fiorentino, [...] stata riconosciuta, la data del 1301, come quella in cui era caduta la richiesta di tutorato, e quindi la deduzione che una siffatta richiesta non avrebbe potuto essere rivolta a persona di età non matura lasciavano intravedere una collocazione di D ...
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CARABELLESE, Pantaleo
Fulvio Papi
Nacque da Salvatore e da Isabella de Vincenzo a Molfetta (Bari) il 6 luglio del 1877, e nel seminario della città natale egli frequentò sia il ginnasio sia il liceo. [...] , è relazione intersoggettiva. Solo l'ontologismo critico, per il C., garantisce il soggetto in quanto tale, mentre ogni deduzione da un 10 equiparato a coscienza comporta la determinazione dell'io stesso come negatività e oggettualità, e il suo ...
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ARCIMATTEO
Vittorio De Donato
È identificato dal De Renzi con il Matteo Plateario il Vecchio citato da Giovanni II, l'autore della Practica brevis, e dal figlio di questo Matteo Plateario il Giovane. [...] a diverse forme morbose, sempre in stile narrativo, in conformità alla tendenza di A. a preferire la presentazione della deduzione dai fatti all'esposizione dommatica della scienza.
Bibl.: Collectio Salernitana..., a cura di S. De Renzi. Napoli 1852 ...
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BAVA DI SAN PAOLO, Gaetano Emanuele
Viviana Jemolo
Nato a Fossano (Cuneo) il 7 ag. 1737 da famiglia comitale piemontese, perse il padre, Ercole Giuseppe, all'età di cinque anni, e fu allevato dalla [...] diretta della realtà, per raggiungere la quale occorreva il metodo dell'induziode attiva, e non uno strumento di deduzione formale. Ma essi ritenevano necessario integrare l'opera di Bacone, riconoscendo, oltre che alle ricerche scientifiche, alla ...
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Socini Adattamento (attraverso la forma latina umanistica Socinus adottata da alcuni suoi membri) del cognome della famiglia senese dei Sozzini, il cui capostipite fu il notaio Mino di Sozzo, trasferitosi [...] nella Scrittura non ci può essere nulla contro la ragione, anche se ci può essere molto sopra la ragione; nella deduzione della dottrina cristiana dalla Scrittura si deve procedere solo secondo ragione, poiché ciò che nella Scrittura è detto sopra la ...
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Cardinale, teologo e apologista cattolico inglese (Londra 1801 - Edgbaston, Birmingham, 1890). Figura trainante del cosiddetto Movimento di Oxford e autorevolissimo nel suo paese per la dottrina e le mirabili [...] ma nella real apprehension, che è un particolare modo di conoscere direttamente una realtà, una proposizione, non per via di deduzione logica, ma per una particolare facoltà illativa (illative sense) che muove all'assenso (onde N. distingue l'assent ...
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FERRAIOLO
Franco Pignatti
Non si possiedono notizie biografiche su questo autore di una cronaca napoletana illustrata, vissuto nella seconda metà del sec. XV.
Il cognome si ricava dall'opera stessa, [...] come lascia inferire la qualifica di "servo", da interpretare probabilmente come maggiordomo o siniscalco. Confermano tale deduzione, a prescindere dal lealismo nei confronti del casato che aleggia dappertutto nella Cronaca, le notizie precise e ...
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deduzione
deduzióne s. f. [dal lat. deductio -onis, der. di deducĕre «dedurre»]. – 1. Termine tecnico usato dai Romani per indicare la fondazione di una colonia. 2. L’atto o il processo tramite il quale si perviene a una conclusione mediante...
deduttivo
agg. [dal lat. tardo deductivus, der. di deducĕre «dedurre»]. – Che riguarda la deduzione (come procedimento logico): metodo d., quello che procede per deduzione, usando cioè soltanto il ragionamento senza far ricorso all’esperienza...