(o duumviro o duunviro) Il magistrato più alto delle colonie romane (fin dal 4° sec. a.C.).
Dal tempo di Cesare ebbero questo nome anche i magistrati più alti dei municipi (duoviri iuri [o iure] dicundo), [...] eletti per un anno tra i decurioni. Accanto a questo era il collegio, inferiore, dei duoviri aedilicia potestate (o aediles), con funzioni di polizia (➔ quattuorviri). ...
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CAVITELLI, Egidiolo (Gelliolo, Gigliolo, Giliolo, Ziliolo, Zeliolo)
Maria Teresa Napoli
Nacque a Cremona da una delle più rappresentative famiglie della città intorno alla metà del sec. XIV. Venne avviato [...] Raimondino, giurista anch'egli, lettore di diritto civile nello Studio di Perugia nel 1350. Fece parte del Collegio dei decurioni di Cremona, ma abbandonò presto la carriera politica per dedicarsi all'insegnamento del diritto civile.
Al 12 sett. 1379 ...
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BOSSI, Giovanni Galeazzo
Valerio Castronovo
Primogenito di Fabrizio e della marchesa Laura Fregoso, nacque a Milano nel 1621. Fu avviato dal padre, giureconsulto collegiato e senatore, a studi legali [...] 7 sett. 1673, a senatore; cui seguirà, nove anni dopo, il 6 giugno 1682, l'incarico di podestà della città di Pavia. Quale decurione servì ancora sotto il principe di Ligne e il conte di Melgar; alla sua morte, avvenuta nel marzo dell'anno 1686, il ...
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COTTA, Paolo Michele, detto Catellano
Fiorenza Vittori
Nacque a Milano nel 1484 da Catellano ed Elisabetta Pagnani che accrebbe le sostanze del ramo milanese della famiglia Cotta.
Preferì - come afferma [...] da un leone a ricordo delle guerre contro Venezia. Entrato a far parte, il 7 dic. 1535, del Collegio dei sessanta decurioni, il 27 sett. 1543 venne come tale designato a propugnare i diritti della città nella compilazione dell'estimo.
Sposatosi con ...
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GHILINI, Girolamo
Andrea Merlotti
Figlio terzogenito del patrizio di Alessandria Gian Giacomo (III), signore di Movarone, e della gentildonna monzese Vittoria Omati (sposatisi il 13 nov. 1573), nacque [...] 1614 il G. sposò la gentildonna alessandrina Giacinta Bagliani, figlia di Domenico Bartolomeo, e nel 1615 entrò nel corpo dei decurioni di Alessandria. Poco si sa del successivo quindicennio, se non quanto il G. stesso dice di sé e della propria ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] cittadina, non si fa nemmeno allusione nelle Novelle di Leone il Filosofo (46 e 67) che soppressero ufficialmente il decurionato, talché se ne dedusse che, già prima, quell'incombenza più non spettasse alle città (v. Dölger, op. cit., pp ...
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GIULINI, Giorgio
Stefano Meschini
Nacque a Milano, nella parrocchia di S. Giovanni sul Muro, il 30 genn. 1661, primogenito di Giuseppe, esponente del ramo della nobile famiglia detto di Gera, originario [...] versò in due rate, come tassa di mezz'annata, 3544 lire; nel dicembre dello stesso anno fu poi ammesso fra i decurioni di Como.
Nel gennaio 1712, sotto pressione inglese, ripresero a Milano le conferenze diplomatiche per l'esecuzione del trattato di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Criminalistica in antico regime
Michele Pifferi
La criminalistica delle origini nel Medioevo
L’origine della criminalistica, branca della scienza giuridica che si occupa sia della procedura sia del [...] ad Alessandria e Novara, avvocato fiscale, senatore dal 1528, commissario ducale a Pavia, membro del Consiglio dei Sessanta decurioni di Milano, compilatore delle Nuove costituzioni del 1541: nei Tractatus varii, editi postumi nel 1562, mette a ...
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INTERESSE
Fulvio MAROI
Angelo SEGRE
Gino LUZZATTO
Giovanni DEMARIA
(dal lat. interesse "importare"; fr. intérêt; sp. interés; ted. Interesse, Zinsen; ingl. interest).
Sommario: Diritto e interesse [...] . Però la domanda di capitali è scarsa. A Plinio il Giovane (governatore della Bitinia) che domandava se doveva costringere i decurioni ad accettare il denaro al 9% nel caso non si trovassero a collocare i capitali a tali condizioni, Traiano risponde ...
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decurionato
s. m. [dal lat. decurionatus -us]. – Con riferimento all’antica Roma, grado di decurione, come comandante di una decuria di cavalieri; ufficio di decurione, come membro di una decuria nel senato o nella magistratura giudiziaria;...
decurione
decurióne s. m. [dal lat. decurio -onis]. – 1. Presso i Romani: a. Comandante di una decuria di cavalieri. b. Chi presiedeva a una decuria di un corpo o collegio. c. Ciascuno dei membri del consiglio dei municipî e delle colonie,...