CIANCIULLI, Michelangelo
Maria Aurora Tallarico
Secondogenito di otto fratelli, nacque in Montella (Avellino) il 1°ag. 1734 da Giovan Battista, di cospicua famiglia di proprietari, e da Eustachia de [...] .
Gli ultimi anni di attività del C. fùrono turbati dai num si contrasti che egli ebbe cogli amministratori del Decurionato del suo paese natale che, per meschini interessi personali, riuscirono ad escludere Montella dal tracciato della nuova strada ...
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MENOCHIO, Giacomo (Jacopo)
Chiara Valsecchi
– Nacque a Pavia il 22 genn. 1532 da Gerolamo e da Francesca Gravallona.
Le origini della famiglia paterna sarebbero da rintracciare nella zona di Lucca, come [...] ), il M., che aveva frattanto coronato anche il sogno di accedere alla nobiltà (la famiglia risulta tra le ammesse al Decurionato dal 1601), si ritirò nella tenuta acquistata nella città natale. Da lì mantenne i contatti con lo Studium e continuò una ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] cittadina, non si fa nemmeno allusione nelle Novelle di Leone il Filosofo (46 e 67) che soppressero ufficialmente il decurionato, talché se ne dedusse che, già prima, quell'incombenza più non spettasse alle città (v. Dölger, op. cit., pp ...
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decurionato
s. m. [dal lat. decurionatus -us]. – Con riferimento all’antica Roma, grado di decurione, come comandante di una decuria di cavalieri; ufficio di decurione, come membro di una decuria nel senato o nella magistratura giudiziaria;...
decurione
decurióne s. m. [dal lat. decurio -onis]. – 1. Presso i Romani: a. Comandante di una decuria di cavalieri. b. Chi presiedeva a una decuria di un corpo o collegio. c. Ciascuno dei membri del consiglio dei municipî e delle colonie,...