CRISPI, Francesco
Fausto Fonzi
Nato nel piccolo centro siciliano di Ribera, nell'Agrigentino, da Tommaso (di stirpe albanese e originario di Palazzo Adriano), commerciante di grano, e da Giuseppa Genova [...] Marsala. Qui il C., che si è dimesso dalla carica militare, comincia a impegnarsi sul piano politico-amministrativo, inducendo il decurionato di Marsala a rivolgere a Garibaldi l'invito ad assumere la dittatura. Col decreto di Alcamo del 17 maggio il ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] cittadina, non si fa nemmeno allusione nelle Novelle di Leone il Filosofo (46 e 67) che soppressero ufficialmente il decurionato, talché se ne dedusse che, già prima, quell'incombenza più non spettasse alle città (v. Dölger, op. cit., pp ...
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decurionato
s. m. [dal lat. decurionatus -us]. – Con riferimento all’antica Roma, grado di decurione, come comandante di una decuria di cavalieri; ufficio di decurione, come membro di una decuria nel senato o nella magistratura giudiziaria;...
decurione
decurióne s. m. [dal lat. decurio -onis]. – 1. Presso i Romani: a. Comandante di una decuria di cavalieri. b. Chi presiedeva a una decuria di un corpo o collegio. c. Ciascuno dei membri del consiglio dei municipî e delle colonie,...