Filosofo francese (El Biar, Algeri, 1930 - Parigi 2004). Di formazione fenomenologica, studioso di Nietzsche, Heidegger e Levinas, della psicoanalisi e dello strutturalismo, D. fu uno dei protagonisti [...] (Johns Hopkins e Yale University), influenzando i critici impegnati nel dibattito sul postmoderno e sul decostruzionismo. La sua riflessione, sviluppando il problema heideggeriano della "differenza ontologica", ha proposto una critica radicale ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Giustizia, teorie della
Michel Rosenfeld
Introduzione: considerazioni generali sul diritto e sulla giustizia
Il diritto e la giustizia, inestricabilmente connessi in un rapporto spesso difficile e controverso, [...] l'eccezione, la giustizia per Derrida è in ultima istanza impossibile. Ciò ha indotto alcuni critici a concludere che il decostruzionismo porta al nichilismo e al puro relativismo, ma non si tratta di una conclusione inevitabile (tanto è vero che lo ...
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Ropars, Marie-Claire
Lorenzo Dorelli
Studiosa francese di estetica e teorica del cinema, nata nel 1936. Profondamente legata al dibattito sviluppatosi in Francia negli anni Settanta e Ottanta, segnato [...] 'hui", 1976, 32). Nel corso degli anni Ottanta e Novanta ha sviluppato questa posizione, che cerca di combinare il decostruzionismo di Derrida con l'idea di montaggio di Sergej M. Ejzenštejn, sia in veste di direttrice della rivista "Hors cadre ...
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Filosofia
Antonio Rainone
Negli ultimi decenni del 20° sec. sono giunte a maturazione e hanno acquistato larga diffusione idee che erano implicite o allo stato embrionale nei primi anni Sessanta. Non [...] , in larga misura, si riconosce nella f. ermeneutica di H.G. Gadamer (senza escludere altre forme di riflessione quali il decostruzionismo di J. Derrida o l'ermeneutica di P. Ricoeur). Ciò non vuol dire che non vi siano figure non categorizzabili in ...
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(XIV, p. 402; App. IV, i, p. 725)
La ricerca filosofica in ambito estetico presenta, nella seconda metà del Novecento, connotati vari e diversificati. Fenomenologia, ermeneutica e filosofia analitica ne [...] , Réception et interprétation actuelles de l'école de Francfort, in Revue d'esthétique, 1978, 3-4.
Su Derrida e il decostruzionismo, cfr. R. Denoon Cumming, The old couple: Heidegger and Derrida, in Review of metaphysics, 1981, 2-3.
J. Culler, On ...
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La cultura degli anni Settanta del 20° sec. ha prestato una particolare attenzione alle teorie del c. e del riso, facendo circolare in modo nuovo alcuni 'classici' del Novecento, rimasti relativamente [...] linguistica alla semiologia, alla psicanalisi, all'antropologia, alla sociologia, alle linee filosofiche dell'ermeneutica e del decostruzionismo: vario è stato il lavoro di definizione delle strutture dell'ironia, dell'umorismo, della parodia, del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Il marxismo dal 1945 al 1989
Francesca Izzo
Caratteri generali
Dopo la Seconda guerra mondiale, il marxismo – ovvero quell’insieme di teorie filosofiche, politiche, economiche, storiche ispirate al [...] al pensiero marxiano da parte di ampi strati di intellettuali radicalizzati che attingono, quanto alle categorie, al decostruzionismo di stampo nietzschiano, fa apparire sempre più Marx una figura ottocentesca, ancora legata per troppi fili agli ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Ermeneutica e pensiero debole
Costantino Esposito
La prima filosofia ermeneutica in Italia
Nella sua versione più diffusa a livello mondiale, l’ermeneutica è una tendenza di pensiero che parla soprattutto [...] -gadameriano, secondo il quale l’interpretazione non ha mai un punto d’arrivo (ma anche contro il decostruzionismo di Derrida), egli individua come limite negativo dell’interpretatività la relazione etica, o intersoggettiva: poiché l’interpretazione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Tramonto (e trasfigurazione) di una ‘tradizione’
Michele Ciliberto
Nel 1951, in un saggio molto bello (L’influenza culturale di Benedetto Croce, «L’approdo letterario», n. s., ottobre-dicembre 1966, [...] Heidegger, notevoli personalità quali Ernst Jünger, Hans Georg Gadamer, Arnold Gehlen; movimenti come l’ermeneutica e il decostruzionismo; problemi come l’‘oblio dell’essere’, il ‘destino’ della tecnica, il nichilismo, la secolarizzazione. È intorno ...
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decostruzionismo
s. m. [dal fr. déconstructionisme (da cui anche l’ingl. decostructionism), der. di déconstruction: v. la voce prec.]. – In ambito critico-letterario, metodo di lettura che, diversamente dalle metodologie tradizionali, si propone...
decostruzione
decostruzióne s. f. [dal fr. déconstruction]. – In filosofia, termine usato dal filosofo contemporaneo fr. Jacques Derrida (1930-2004) per indicare la critica del procedimento con cui la metafisica occidentale ha definito l’essere,...