CABONI, Stanislao
Virgilio Lai
Nato a Cagliari il 5 maggio 1795 in una famiglia agiata, si formò intellettualmente in un ambiente dove non si era ancora spento l'eco della rivoluzione giacobina dello [...] religiosissimo, devoto alla Chiesa e rispettoso della sua autorità, il progetto, presentato con altri deputati, d'abolizione delle decime ecclesiastiche, che gli alienò le simpatie di parte del clero locale.
Ebbe rapporti d'amicizia con il d'Azeglio ...
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CASTELLAR, Giovanni
Carla Russo
Nacque a Sativa, presso Valencia, nel 1441 da Gaucerand, signore di Picasent, e da Bernardina di Castiglia. Il C., parente di Rodrigo Borgia (poi papa Alessandro VI), [...] il C., Alessandro VI tolse l'interdetto che gravava sulla Chiesa di Trani a causa del mancato pagamento di alcune decime imposte dai papi suoi predecessori. Il clero e il capitolo tranesi, in segno di riconoscimento, si affrettarono ad offrire una ...
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BARBARIGO, Bernardo
Angelo Ventura
Figlio di Marco doge, nacque, secondo la biografia del Barbaro, nel 1463, e, grazie alla grande potenza del casato, ebbe una carriera politica facile e precoce.
Le [...] , prima come semplice senatore, poi come savio di Terraferma, propugnò invano una riforma fiscale, proponendo di abbandonare il sistema delle decime e delle tasse e di istituire una imposta sui "fuochi", cioè su ogni capo famiglia, da un minimo di un ...
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CARACCIOLO, Giacomo
Mirella Giansante
Nacque a Martina Franca (Taranto) il 6 sett. 1675, figlio cadetto di Petraccone (V), duca di Martina, e di Aurelia Maria Imperiali, che si divisero l'anno dopo [...] era ostile nei confronti della nunziatura, cosicché egli era impotente a esercitare la sua giurisdizione e a riscuotere le decime che incessantemente Roma richiedeva. Inoltre in quegli anni sempre più numerosi erano i protestanti dei Grigioni che si ...
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BAROZZI, Giovanni
Gianfranco Spiazzi
Nacque a Venezia attorno al 1420 da una delle più cospicue famiglie patrizie. Sua madre, Polissena Moro, era nipote di papa Eugenio IV e cugina di Pietro Barbo, [...] che data - a far accettare al doge Cristoforo Moro un "ordo taxationis decimarum"; ma il dissidio rimase, e la questione delle decime restò aperta per lungo tempo, anche dopo la morte del Barozzi.
A Venezia egli portò i fastosi costumi della corte di ...
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CHABOT (Chalbaot, Chomboctus, Cambotta, Cabuche, Cabot, Cyabot, Iabocht, Zabot, Zaboc), Ugo
Norbert Kamp
Apparteneva a una nobile famiglia francese, la quale, dopo la conquista di Cipro da parte dei [...] di beni appartenenti a chiese e privati a Noicattaro e a Bari e a sottrarre al monastero di S. Vito in Polignano le decime del baiulato di Noicattaro.
Dopo la morte di Manfredi nella battaglia di Benevento i beni del C. in Terra di Bari furono ...
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CANI, Nicolò
Giampaolo Pisu
Nato ad Iglesias il 20 maggio 1670 da una delle più nobili famiglie del luogo, iniziò gli studi umanistici e teologici nel cenobio domenicano della sua città e li proseguì [...] usurpazioni di beni compiute a danno della Chiesa e sulla necessità della restituzione, e riafferma con forza che le decime, secondo il diritto naturale, sono dovute ai parroci nella loro qualità di amministratori dei sacramenti, e per diritto divino ...
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CARLO EMANUELE III di Savoia, re di Sardegna
Valerio Castronovo
Nacque a Torino il 27 apr. 1701, figlio minore di Vittorio Amedeo II e di Anna di Francia. Secondogenito, e perciò non destinato a regnare, [...] regno di C. E. non coincisero con una fase favorevole per l'agricoltura piemontese: a un lungo periodo di siccità che decimò i raccolti delle campagne tra il 1734 e il 1735 si aggiunsero infatti i pesanti gravami fiscali, le requisizioni forzate e le ...
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ELIO, Antonio
Lucy Byatt
Si conoscono solo pochi dettagli dei primi anni di vita dell'Elio. Egli nacque, probabilmente, nel corso del primo decennio del sec. XVI, da Menghino, nobile di Capodistria. [...] l'E. si era ulteriormente inasprito perché questi aveva ottenuto nell'ottobre del 1538 l'esenzione dal pagamento delle decime sulla pensione. Paolo III revocò infine la pensione nel giugno 1541 in seguito al crescente allarme provocato dalla presenza ...
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BRAGADIN, Lorenzo
Angelo Ventura
Nato nel 1474 da Francesco di Giacomo e da Marina Foscari, nipote del doge Francesco Foscari, apparteneva a famiglia assai influente del patriziato veneziano, ricca [...] ballottaggi per i consigli e le ambascerie della Repubblica. Nel 1518 doveva accontentarsi dell'ufficio di savio sopra le Decime, e soltanto nel maggio 1520 diveniva avogadore di Comun, la sua prima magistratura importante (era però da qualche anno ...
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decima
dècima s. f. [femm. sostantivato dell’agg. decimo; nel sign. 1, dal lat. decĭma (pars) «la decima (parte)»]. – 1. a. Decima parte del raccolto, del prodotto netto della terra, del reddito di altre attività, pagata, secondo i tempi e...
decimare1
decimare1 v. tr. [dal lat. decimare, der. di decĭmus «decimo»] (io dècimo, ecc.). – In senso storico, punire i soldati colpevoli di gravi mancanze uccidendone uno ogni dieci (v. decimazione). Oggi solo con sign. estens., ridurre...