JAUNSUDRABIN Š, Jānis
Marta RASUPE
Scrittore e pittore lettone, nato a Nereta in Curlandia il 25 agosto 1877; residente dal 1944 in Germania come esule. La sua attività s'indirizzò inizialmente verso [...] dell'J. notevoli sono i drammi Pirmais sniegs ("La prima neve") e il già citato Traǧedija, che hanno il sapore del decadentismo di quegli anni; le commedie Jo pliks jo traks ("Quanto spoglio, tanto più baldanzoso"), Zvēru dīdītājs ("Il domatore delle ...
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Maniera d’arte elaborata, dotta, raffinata, propria della letteratura e della poesia greca (Callimaco, Teocrito ecc.) nel periodo detto alessandrino o ellenistico (4°-1° sec. a.C. ➔ ellenismo).
Preannunciato [...] d’arte estremamente elaborata: dal neoclassicismo fiorito nel segno della grazia (Foscolo, appunto, delle Grazie), al parnassianesimo e al decadentismo, da Ch.-M.-R. Leconte de Lisle a P. Loüys, al D’Annunzio del periodo ‘bizantino’, al Pascoli dei ...
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Poeta, nato a Camerino il 4 febbraio 1892. Laureato in legge, volontario di guerra, fu per alcuni anni pretore a Parma; dal 1930 è giudice al tribunale di Roma. Ha collaborato e collabora a numerosi giornali [...] , di cose e paesaggi; sono un verso e un linguaggio che, per entro la rarefazione e suggestività musicale care al decadentismo, mirano laboriosamente a restaurate gli esempî e i valori della tradizione classica. In questo senso la poesia del B. si ...
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Nadia Verdile
Scrittrice italiana (Palermo 1887 - Pistoia 1944). Nacque da Gaetano, maestro elementare e poi ispettore scolastico, e da Gaetana Valenza Trajna, di nobile e decaduta famiglia di Prizzi. [...] , le donne divennero le protagoniste, i loro drammi di natura psicologico-esistenziale, approdando nella temperie culturale del decadentismo.
Bibl.: M. Di Giovanna, La fuga impossibile: sulla narrativa di Maria Messina, Napoli 1989; C. Pausini, Le ...
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FLERES, Ugo
Giovanni Cirone
Nacque a Messina l'11 dic. 1857 dal procuratore legale Mariano e dalla baronessa Felicia Costagiorgiano, detta anche Felicita. Ultimo di otto figli, gli fu imposto il nome [...] 1898. Il F. si dimostrò molto attivo per l'elaborazione delle scelte intraprese su queste pagine: rifiuto del decadentismo dannunziano e del naturalismo francese, attuazione di una letteratura sincera e trasparente che, come indicò Pirandello, doveva ...
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Svevo, Italo
Emanuela Bufacchi
La coscienza inquieta dell’uomo comune
Protagonista dei romanzi di Italo Svevo è l’uomo comune, come il commerciante di La coscienza di Zeno, capolavoro della letteratura [...] all’indagine psicologica dei personaggi, che sarà propria del romanzo novecentesco. In entrambe le opere Svevo si oppone al decadentismo di D’Annunzio, e con esso alla retorica dell’individuo eccezionale, per proclamare l’assurdità della vita e ...
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Poeta e critico portoghese (Lisbona 1888 - ivi 1935). Artefice principale del rinnovamento della letteratura portoghese nel 20° sec., P. anticipò molte delle novità letterarie europee. Attraverso le varie [...] Pacheco e numerosi altri. Lontano dal positivismo tardo-ottocentesco quanto dalle pose misticheggianti o superomistiche di certo decadentismo, aperto alle novità europee e anticipatore di molte di esse, nazionalista in politica benché contrario al ...
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FLORA, Francesco
Massimo Onofri
Nacque il 27 ott. 1891 a Colle Sannita (Benevento) da Giuseppe e Vincenza Di Lecce. Trovatosi, poco più che adolescente, a capo di una numerosa famiglia per la prematura [...] 155-160; E. Mazzali, Le ultime letture critiche di F. F., in Quaderni dannunziani, IX (1963), 24-25, pp. 1331-1347; R. Scrivano, Il Decadentismo e la critica, Firenze, pp. 5-7 e 17-21; Saggi su F. F. critico e scrittore, in Studi di varia umanità in ...
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HERNÁNDEZ GINER, Miguel
Carmelo SAMONA'
Poeta spagnolo, nato il 30 ottobre 1910 a Orihuela (Alicante), morto nelle carceri falangiste di Alicante il 28 marzo 1942. Di famiglia contadina e di cultura [...] l'H. viene assumendo in tal modo, nonostante la brevità della sua opera, un ruolo di autentico tramite fra il decadentismo e il residuo modernismo della generazione del 1925, e le ultime scuole di poesia orientate realisticamente e non aliene, in ...
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FRACCACRETA, Umberto
Gemma Bracco
Figlio di Michele e di Angiolina Sassi, nacque a San Severo, in Capitanata, il 30 giugno 1892.
Un suo antenato, Matteo Fraccacreta, fu storico della Puglia dauna; il [...] L'assiolo, l'uccellino - simbolo funebre e presenza topica entro la nota koinè pascolian-dannunziana, e di lì all'imagery del decadentismo italiano nel suo complesso - sarà preso a testimone della storia di Puglia, di quando "la città non era ancora ...
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decadentismo
s. m. [dal fr. décadentisme, der. di décadent «decadente»]. – Atteggiamento dello spirito e del gusto – manifestatosi dapprima in Francia sulla fine del sec. 19° (in un primo tempo nella letteratura, poi nelle arti e nel costume)...
decadente
decadènte agg. [part. pres. di decadere, sull’esempio del fr. décadent]. – 1. Che è in decadenza: una nobiltà d.; istituzioni d.; una civiltà ormai decadente. 2. Relativo al decadentismo; che appartiene a quel movimento, o ne rappresenta...