Scrittore (Palermo 1858 - Erice 1885); comproprietario e direttore della rivista La Farfalla, nel 1877 si stabilì a Milano, dove l'anno seguente, in gennaio, usciva il primo numero della rivista; dopo [...] di Sicilia, comparve, in 55 puntate, la sua opera più importante, L'ultimo borghese, rist., a cura di S. Comes, nel 1969): una produzione tutta collocabile in quella provincia letteraria tra scapigliatura e verismo e alle soglie del decadentismo. ...
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Poeta spagnolo, nato l'11 aprile 1884 a Tábara (Zamora). Pur partecipando alle poetiche e ai gruppi letterarî spagnoli del post-modernismo, si distinse fin dalle prime opere (Versos y canciones del caminante, [...] di F. C. sta essenzialmente e fin dagl'inizî in un conflitto fra una forma poetica che utilizza la lezione del decadentismo novecentesco e un impegno politico e sociale, per lo più esente da mediazioni simbolistiche o surrealistiche. La sua stessa ...
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Scrittore francese (Parigi 1869 - ivi 1951). La sua prima formazione fu fortemente influenzata dall'ambiente familiare: il padre, il giurista Paul (1832-1880), apparteneva a famiglia di tradizioni calviniste; [...] Walter (1892), La tentative amoureuse (1893), Le voyage d'Urien (1893), subirono immediatamente gli influssi del simbolismo e del decadentismo: G. frequentò in quegli anni il salotto di S. Mallarmé (dove incontrava fra gli altri gli amici P. Louys e ...
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FRAMMENTISMO
Arnaldo Bocelli
Col termine "frammentismo" si suole designare quella teoria dell'arte, quella poetica, quel gusto che furono proprî, in Italia, della generazione di scrittori posteriore [...] quale poetica, si ritrovano un po' tutti i motivi delle poetiche sorte dal gran travaglio romantico, delle poetiche simboliste e decadenti, della "poesia pura", dal Poe e dal Baudelaire al Mallarmé, al Rimbaud, al Pascoli, al D'Annunzio, ai futuristi ...
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AMBROSINI, Luigi
Gaspare De Caro
Nacque a Fano il 2 nov. 1883. Dal padre fu avviato sin dalla prima giovinezza agli studi letterari, che proseguì poi, nell'università di Bologna, alla scuola del Carducci, [...] alle suggestioni neoromantiche e all'imperante psicologismo della nuova generazione letteraria italiana, come alle nuove correnti del decadentismo europeo. Perciò l'A. non fu molto popolare, sebbene fosse scrittore di grande vivacità e finezza. Dopo ...
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SCHROEDER, Runolf Alexander
P. Ch.
Scrittore, compositore, pittore, architetto e teologo tedesco, nato a Brema il 26 gennaio 1878. Figlio d'un commerciante, si trasferì - conclusi gli studî liceali [...] del conflitto, ha ricevuto numerosi e importanti riconoscimenti culturali.
Formatosi nel clima poetico dell'impressionismo e del decadentismo, vicino a Rilke, Hofmannsthal, Borchardt, ha esordito con alcuni cicli lirici - Unmut (1899), Lieder an eine ...
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MARIA, Jaroslav
Angelo Maria RIPELLINO
Pseudonimo dell'autore drammatico, novelliere e romanziere cèco Jaroslav Mayer, nato a Rakovník il 24 febbraio 1870, morto nel campo di concentramento di Terezín [...] ), Lucrezia Borgia (1920), i cui personaggi sono degli schemi psicopatologici, costruiti con il putrido ciarpame sessuale del decadentismo. Delle molte prose del M. basterà ricordare i farraginosi romanzi Kyvadla věčnosti ("I pendoli dell'eternità ...
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GALLIAN, Marcello
Angiolo Bandinelli
Nacque a Roma il 6 apr. 1902 da Angelo, console generale in Turchia, e da Maria Scalzi. A seguito di difficoltà economiche venne mandato in collegio, prima a Roma [...] soprattutto nelle tante effimere riviste, scarsamente costruttive e tuttavia aperte alle suggestioni provenienti dalla coeva cultura europea: dal decadentismo alla sua filiazione romana, l'immaginismo di V. Paladini e U. Barbaro del 1924-25. Non sarà ...
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Scrittore italiano (Cortona 1893 - Firenze 1952). L'attività di P. fu soprattutto di critico, dedicata in prevalenza alla letteratura italiana contemporanea, nel cui ambito ha tratteggiato essenzialmente [...] è sorretta da una sicura preparazione umanistica, ma anche scaltrita da un'assidua esperienza delle letterature moderne e del decadentismo europeo. Fu compilatore di antologie: Poesie d'oggi, in collab. con G. Papini (1920; n. ed. 1925); I Toscani ...
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Proust, Marcel
Alberto Beretta Anguissola
Rivivere il tempo perduto
La grandezza e l’originalità dello scrittore francese Marcel Proust nascono da una singolare mescolanza di due poetiche opposte: una [...] il giovane Marcel Proust, che, essendo nato a Parigi nel 1871, visse la propria adolescenza e giovinezza in pieno decadentismo, un periodo caratterizzato dal prevalere di filosofie irrazionaliste, che ponevano il mistero, il dolore e l’interiorità al ...
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decadentismo
s. m. [dal fr. décadentisme, der. di décadent «decadente»]. – Atteggiamento dello spirito e del gusto – manifestatosi dapprima in Francia sulla fine del sec. 19° (in un primo tempo nella letteratura, poi nelle arti e nel costume)...
decadente
decadènte agg. [part. pres. di decadere, sull’esempio del fr. décadent]. – 1. Che è in decadenza: una nobiltà d.; istituzioni d.; una civiltà ormai decadente. 2. Relativo al decadentismo; che appartiene a quel movimento, o ne rappresenta...