GARGANO, Giuseppe Saverio
Domenico Proietti
Nacque a Napoli l'11 apr. 1859, da genitori napoletani: Filomena D'Ambrosio e Luigi, ufficiale di marina, che ben presto si trasferì con la famiglia a La [...] d'esercizio di tale metodo critico risulta, inoltre, quello delle letterature straniere non più solo negli svolgimenti della moderna cultura decadente, ma nello studio di correnti e figure decisive del passato: J. Keats, F.-R. de Chateaubriand, P.B ...
Leggi Tutto
Poeta francese (Parigi 1842 - Valvins, Fontainebleau, 1898). Fu uno dei massimi esponenti della poesia simbolista. Nei suoi versi cercò di raggiungere la "poesia pura", mediante un linguaggio che, con [...] poesia di M. ha avuto largo seguito, se non subito, col diffondersi del gusto e della poetica del decadentismo. In Italia il suo influsso, già avvertibile nelle esperienze liriche e "frammentiste" delle generazioni postdannunziane, si fa soprattutto ...
Leggi Tutto
GOVONI, Corrado
Riccardo D'Anna
Nacque presso Ferrara, a Tamara, frazione di Copparo, il 29 ott. 1884 da Carlo e da Maria Albonetti. Discendente da una famiglia contadina, lasciò presto le terre del [...] e i futuristi, in una zona, cioè, "che in parte avversa e in parte accoglie temi e linguaggi del cosiddetto decadentismo" (Fortini, p. 3), secondo una radicale "discesa di tono" tanto nella tematica quanto nel linguaggio. E, del resto, il 1903 ...
Leggi Tutto
FERRI, Giustino
Franco D'Intino
Nacque a Picinisco (oggi in provincia di Frosinone, già in provincia di Caserta) nel 1857. Nel 1878 si laureò in giurisprudenza a Napoli. Fu introdotto nell'ambiente [...] intitolati Ifondi d'oro e Figure retoriche, nei quali ancora una volta veniva ironicamente ritratto il clima fastoso e decadente della Roma aristocratica.
Nella sua lunga attività di giornalista e romanziere, il F. si firmò spesso con vari pseudonimi ...
Leggi Tutto
Movimento letterario, artistico e politico, fondato nel 1909 da F.T. Marinetti. Il f., attraverso tutta una serie di ‘manifesti’ e di clamorose polemiche, propugnò un’arte e un costume che avrebbero dovuto [...] che affondavano le loro radici nel divisionismo e più ampiamente nella cultura europea tra simbolismo e decadentismo e trovarono stimoli fecondi nella contemporanea ricerca cubista, dalla quale i futuristi, tuttavia, perentoriamente presero le ...
Leggi Tutto
Drammaturgo e narratore (Girgenti, od. Agrigento, 1867 - Roma 1936). Apprezzato narratore, rivoluzionò il teatro del Novecento, divenendo uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. Pur prendendo [...] un'inquietudine nuova, per la quale il nome di P. è stato giustamente accostato a quello dei maggiori esponenti del decadentismo italiano ed europeo: l'ansia dell'uomo che invano cerca di ribellarsi agli schemi della vita per essere soltanto sé ...
Leggi Tutto
FOGAZZARO, Antonio
Lucia Strappini
Nacque a Vicenza il 25 marzo 1842 da Teresa Barrera e da Mariano, che esercitò su di lui un'influenza notevole e persistente, com'è documentato da alcuni personaggi [...] proporselo deliberatamente, costruisce le vicende dei suoi romanzi e i suoi personaggi e il suo stile" (Miti e coscienza del decadentismo italiano, Milano 1960, p. 227); sicché per Salinari c'è una linea di assoluta continuità, su questo filo, tra i ...
Leggi Tutto
BOITO, Arrigo
Emerico Giachery
Nato a Padova il 24 febbr. 1842 da Silvestro e da Giuseppina Radolinska, fu battezzato coi nomi di Enrico Giuseppe Giovanni.
Scarse le notizie sull'infanzia. Dopo un periodo [...] 1948, pp. 135-43; G. Ferchault, Faust. Une légende..., Paris 1948 pp. 24-27; W. Binni, La poetica del decadentismo italiano, Firenze 1949, pp. 39 ss.; P. Rebora, Comprensione e fortuna di Shakespeare in Italia, in Comparativeliterature, n. 3, estate ...
Leggi Tutto
INVREA, Gaspare (pseudonimo Remigio Zena)
Giuseppe Zaccaria
Nacque a Torino il 23 genn. 1850 dal marchese Fabio e da Teresa Galleani d'Agliano (che, seguendo un'antica consuetudine, aveva voluto partorire [...] cimentarsi in forme e modi diversi, richiamandosi a esperienze anche lontane fra loro, come quelle del verismo e del decadentismo, ma sempre con la misura di un equilibrio alieno da soluzioni estreme.
Nelle Anime semplici sono raccolte cinque novelle ...
Leggi Tutto
BETTINI, Pompeo
Ferruccio Ulivi
- Nacque a Verona, di famiglia lombarda, il 1°maggio 1862, da Emanuele, impiegato delle ferrovie, repubblicano. Avviato agli studi tecnici, trasse un più vero alimento [...] le testimonianze più limpide, nella sua tenue finezza, dell'ultimo periodo ottocentesco appena più ìn qua dei decadentismo. E non perché egli sia inaccessibile alle sottili inquietudini delle nuove poetiche, ma perché quelle inquietezze e suggestioni ...
Leggi Tutto
decadentismo
s. m. [dal fr. décadentisme, der. di décadent «decadente»]. – Atteggiamento dello spirito e del gusto – manifestatosi dapprima in Francia sulla fine del sec. 19° (in un primo tempo nella letteratura, poi nelle arti e nel costume)...
decadente
decadènte agg. [part. pres. di decadere, sull’esempio del fr. décadent]. – 1. Che è in decadenza: una nobiltà d.; istituzioni d.; una civiltà ormai decadente. 2. Relativo al decadentismo; che appartiene a quel movimento, o ne rappresenta...