RUINART, Thierry (Théodore, Théodoric)
Storico benedettino francese, nato a Reims il 10 giugno 1657, morto nell'abbazia di Hautvillers presso Reims il 27 settembre 1709. Compiuti gli studî classici, nel [...] ritenuto genuino dal R. non era tale in realtà; eccellente è anche la sua introduzione, definita "classica" da G. B. DeRossi (Bullettino di archeol. crist., 1878, p. 95), che studia il valore delle fonti e critica l'affermazione di H. Dodwell ...
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Fiume dell'Umbria, che nasce presso il villaggio di Campello sul Clitunno in località Le Vene, a 19 Km. da Spoleto, da alcune celebri e ricche sorgenti che formano un laghetto di acqua limpidissima e fresca, [...] dall'ode del Carducci, Alle fonti del Clitunno.
Bibl.: Ch. Hülsen, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., IV, col. 57; G. B. DeRossi, Del tempietto sulle rive del Clitunno conservato al culto cristiano, in Bull. d'arch. crist., II (1871), p. 143 segg.; H ...
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Pittore e incisore in rame, nato a Parma il 28 giugno 1585, morì in Bologna nel 1647. Fu in pittura scolaro di Annibale Carracci che lo portò con sé a Roma nel 1606. Alla morte del maestro nel 1609 si [...] , in S. Maria delle Grazie; la Madonna col Bambino, S. Giuseppe, S. Anna, S. Giovacchino e S. Filippo Neri, in S. Trinità de' Rossi. Ma il quadro suo più noto è il S. Francesco in atto di ricevere le Stigmate, già nella chiesa dei Cappuccini e ora ...
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Letterato, nato a Ravenna il 13 giugno 1771, morto a Bologna il 21 dicembre 1836. Fu dapprima un seguace letterario del Cesarotti: quindi, seguendo il sensismo del Condillac, si fece una sua propria dottrina [...] sviluppò quel che aveva già delineato nei due libri Della elocuzione (1818-1827). Le tragedie Ildegonda, Properzia de' Rossi, Don Carlo e la commedia La donna ingegnosa non sono altro che mediocri tentativi d'italianizzare, classicheggiando, modelli ...
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. Famiglia ebraica originaria probabilmente della Provenza. I suoi membri più notevoli sono: Yiṣḥāq ben mōsheh, detto pure Profeit o Profet (letture inesatte Profiat, Peripot) soprannominato Ēfōdi, o Efodeo [...] Al tĕhī ka'ăbōtekā: Costantinopoli 1554; del Ma‛ăsēh Ēfōd: Vienna 1865; del Tashbēṣ: Cremona 1556 (con molte aggiunte, Amsterdam 1738-39).
Bibl.: G. B. DeRossi, Dizion. degli autori ebrei, I, p. 100 segg.; II, pp. 89-91; Jewish Enc., s. v. Duran. ...
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Medico, nato a Cuneo il 15 novembre 1856, morto il 22 gennaio 1929 in Roma, dove ricopriva la carica di direttore della clinica otorinolaringoiatrica dell'università. Si laureò nel 1880 e subito dopo divenne [...] assistente e aiuto negli ospedali di Roma. Dal 1888 al 1900 fu assistente di E. DeRossi, professore della specialità (1848-1901).
La produzione scientifica del F. è contenuta nell'Archivio italiano di otologia, di cui fu per molti anni redattore ...
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Intagliatore in rame e antiquario senese, di cui s'ignorano la data della nascita e il luogo e la data della morte. Visse a Roma; fu alla corte del cardinale Barberini, nipote di Urbano VIII, e poi antiquario [...] quarta pure a Roma nel 1707, ampliata nel testo da P.A. Maffei e aumentata di tavole per cura dello stampatore Domenico de' Rossi.
Bibl.: G. Mazzuchelli, Scrittori d'Italia, Brescia 1753-58, I, i, p. 214; G. Ch. Brunet, Man. du libraire, I, Parigi ...
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Genere di Schizofite appartenente alla famiglia delle Clamidobatteriacee. Le cellule sono cilindriche od ovali, incolore, di circa 0,6-0,8 μ di spessore, disposte in filamenti immobili non ramificati con [...] constatata la presenza anche nei tubercoli ferruginosi di alcune condotture di acque potabili. Quei sottili tubicini di color rosso ruggine o bruno, molto fragili e totalmente solubili in acido cloridrico concentrato, di cui sono ricchissimi alcuni ...
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Delle tre donne imperiali di questo nome - la moglie e la figlia di Vespasiano e la figlia di quest'ultima - la più importante storicamente è la terza, sposa di Flavio Clemente cugino di Domiziano, che [...] Inscr. Latin., VI, nn. 948, 949, 16.246; Eus., Hist. eccl., III, 18; S. Girolamo, ep. 108, 7, ecc.
Bibl.: G. B. Derossi, in Bull. archeol. crist., 1865, p. 17 segg.; id., Roma sotterr., I, Roma 1909, p. 80 segg.; Stein, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl ...
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FLABELLO (lat. flabellum)
Bianca Paulucci
Ventaglio o paramosche di origine antichissima: i monumenti babilonesi-assiri, egiziani e greci ne offrono frequenti esempî in rappresentazioni di sovrani e [...] in due ordini. I flabelli sono retti da due camerieri segreti, in abito paonazzo e con cappa rossa. (V. tavv. CIX e CX).
Bibl.: G. B. DeRossi, in Bull. d'archeologia cristiana, 1875, pp. 155-162; H. Leclerq, Flabellum, in Dictionnaire d'archéol ...
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cosa rossa
loc. s.le f. Raggruppamento politico non ben definito nell’area della sinistra. ◆ [tit.] Il battesimo della «Cosa Rossa» [testo] Non è una novità che il segretario della Fiom Giorgio Airaudo e il leader del movimento No-Tav Antonio...
bollino rosso
loc. s.le m. Segnalatore di condizioni particolarmente critiche del traffico su strada. ◆ I primi a essere sorpresi sono proprio i casellanti. Mai un rientro così ordinato, senza code e attese. Gli automobilisti romani, forse...