Con tal nome, di origine e di radice oscure, e che compare solo col sec. XIII, s'intende generalmente ogni gemma lavorata in rilievo; più propriamente il nome è applicato a quei lavori in cui si utilizzano [...] Lodovico il Moro, troviamo il milanese Domenico Compagni, detto da Cammei, del quale furono allievi Giovanni Antonio DeRossi, e Iacopo e Cosimo Nizzola da Trezzo. Ultimi rappresentanti della glittica italiana quattrocentesca si possono ritenere il ...
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Antico collegio sacerdotale romano, di dodici membri, che secondo una remotissima tradizione rappresentavano i dodici figli di Acca Larentia, e in cui i mitografi riconoscevano una raffigurazione dei dodici [...] experience of the Roman people, Londra 1911, p. 489 segg.; G. Howe, Fasti sacerdotum, Lipsia 1904, p. 54 segg.; G. B. DeRossi, Roma sotterranea, III, Roma 1880, p. 690; F. Bücheler, in Arch. f. lat. Lexikogr. I (1884), p. 109 segg.; G. Gatti ...
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Beni ecclesiastici sono tutti quelli, di qualsiasi natura, posseduti da enti ecclesiastici. Cose sacre sono invece quelle destinate al culto, siano esse di proprietà di enti ecclesiastici o di privati.
Storia. [...] e in qual modo queste possedessero prima del riconoscimento da parte dello stato. La più nota è quella di G.B. DeRossi, ch'esse possedessero come associazioni funerarie riconosciute. Per L. Duchesne in origine i beni dovettero venire intestati a un ...
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SILO
Bruno FUNARO
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Costantino GORINI
Sono particolari costruzioni destinate alla conservazione dei foraggi, dei grani e di prodotti chimici e minerali deteriorabili.
Silo da foraggi. - I silo per [...] Istituzione Agraria Ponti, presso la R. Scuola superiore d'agricoltura di Milano, VI-XII (1904-1915); Rend. R. Istituto lomb. sc. e lett., XLVIII, LI, LII e LIII (1915-1920); G. DeRossi, Microbiologia agraria e tecnica, Torino 1927, pagg. 85-86. ...
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. L'Aventino passa comunemente per uno dei sette colli della Roma primitiva, mentre in realtà entrò a far parte della compagine della città fortificata in età relativamente tarda essendo distaccato dalle [...] apparvero non del secolo IV, come credeva E. Q. Visconti, ma notevolmente più tarde (fra il sec. IX e l'XI). Il DeRossi, sulla fede del Bianchini, parla d'un vetro cristiano con le immagini dei Ss. Pietro e Paolo, che sarebbe stato rinvenuto inter ...
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Uno dei colli sui quali sorse Roma. La tradizione antica fa derivare il nome da Caelius Vibenna, condottiero etrusco che qui avrebbe preso stanza all'epoca dei Tarquinî, mentre originariamente il colle [...] SS. A. e G. al C., Roma s. a. Per lo xenodochio dei Valerî, il monastero di S. Erasmo, S. Stefano Rotondo, gli studî del DeRossi in St. e docum. di storia e di diritto, VII (1886), p. 235; e del Camobreco, in Arch. Soc. rom. st. p., XXVIII (1905), p ...
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Uno dei brevi libri della Bibbia ebraica detti "rotoli" (ebr. megillüt; v. bibbia, VI, pp. 882, 908).
Il nome. - Il titolo Ecclesiaste, adottato in quasi tutte le lingue, viene dalla versione greca detta [...] (Opera omnia, Quaracchi 1883 segg., VI); nei tempi moderni J. de Pineda (Siviglia 1619); C. D. Ginsurg (Londra 1861); C. traduzioni di tutta la Bibbia); David de Pomis (Venezia 1571), M. Carmeli (ivi 1765); G. B. DeRossi (Parma 1809); D. Castelli ( ...
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. Il nome di Cosmati, come anche quello di arte cosmatesca, è moderna espressione convenzionale, derivata dal frequente ripetersi del nome di Cosma, per denotare gli artefici romani che lavorarono in quell'interessante [...] Torino 1863; C. Boito, Architettura cosmatesca, Milano 1860; id., L'architettura del M.E. in Italia. I Cosmati, Milano 1880; G. B. DeRossi, in Bollettino d'arch. crist., 1875, p. 111 seg.; 1888-1889, p. 155; 1891, p. 73; D. Salazaro, L'arte romana ...
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. Geografia. - Col nome di atlante si suole indicare una raccolta sistematica di carte geografiche per consultazione e per studio. Tale nome fu introdotto per la prima volta alla fine del sec. XVI, e si [...] il Mercurio Geografico, pubblicato dall'Officina cartografica dei DeRossi a Roma e contenente carte del geografo italiano G dal 1727 in poi), e anche l'Atlas Universel di Roberto de Vaugondy (1757); in Italia si ebbero l'Atlas universel dressé sur ...
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Del ciborio, che si sa essere stato fin dal sec. Iv sopra gli altari delle basiliche cristiane, si possono trovare moltissimi antecedenti.
Era usato in certi culti misterici pagani; p. es. le rituali ierogamie [...] in modo rudimentale; specialmente nelle medaglie di devozione. Il DeRossi ne dedusse che la forma dei tegurî fosse piana e antiche basiliche romane esistono fusti di colonne di porfido rosso, i quali sono stati riadoperati nei baldacchini dell'età ...
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cosa rossa
loc. s.le f. Raggruppamento politico non ben definito nell’area della sinistra. ◆ [tit.] Il battesimo della «Cosa Rossa» [testo] Non è una novità che il segretario della Fiom Giorgio Airaudo e il leader del movimento No-Tav Antonio...
bollino rosso
loc. s.le m. Segnalatore di condizioni particolarmente critiche del traffico su strada. ◆ I primi a essere sorpresi sono proprio i casellanti. Mai un rientro così ordinato, senza code e attese. Gli automobilisti romani, forse...