dovere
La nozione di dovere è stata elaborata originariamente dagli stoici, che intesero con essa ogni comportamento, dell’uomo come di altri esseri viventi, assunto in conformità al dettato della ragione, [...] consiglia di compiere, come onorare i genitori, i fratelli, la patria, e andare d’accordo con gli amici. Cicerone, nel Deofficiis, ha trasmesso le dottrine stoiche al mondo romano e ha dato una trattazione completa dei doveri dell’uomo, che fa ...
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Era
Divinità greca, corrispondente alla latina Giunone (v.); appare così designata da D. soltanto nei versi di Ennio, tratti dal ciceroniano DeOfficiis (I XII 38) e riportati in Mn II IX 8. ...
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Disciplina che studia i processi dell’educazione e della formazione umana.
Con il termine pedagogo si intende il precettore, l’istitutore, la persona a cui è affidata l’educazione di un fanciullo. In origine [...] fondamentali dell’educazione. E le fonti della più schietta p. cristiana si trovano oltre che nel Deofficiis ministrorum di s. Ambrogio e nel De doctrina christiana di s. Agostino, nelle opere rivolte all’educazione dei monaci e al disciplinamento ...
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Umanista (m. Crotone 1574). Figlio di Antonio Sebastiani, trasse il nome da quello che aveva anticamente la sua patria, Traetto, e che era anche cognome della sua ava materna. Maestro (1521) nello studio [...] di Trento. Compose un trattato di retorica in latino (De poëta, 1559) e, in volgare, Arte poetica (1563 circa), secondo Aristotele, interpretato nello spirito della Controriforma. È suo anche il trattato Deofficiis ecclesiae praestandis (1564). ...
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Teologo (m. 1231 o 1237); arcidiacono di Beauvais, maestro di teologia a Parigi: ebbe una parte importante nella crisi dell'università parigina (1229-31) e fu poi incaricato da Gregorio IX di procedere [...] alla revisione delle opere di Aristotele con altri due maestri parigini. Scrisse la Summa aurea in quattuor libros sententiarum, un commento all'Anticlaudianus di Alano di Lilla e una Summa deofficiis (queste ultime due opere ancora inedite). ...
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Stampatore (n. Ratisbona, sec. 15º), attivo in Italia. Nel 1470 a Venezia, tra i primi a esercitarvi l'arte della stampa, diede il De oratore di Cicerone, cui seguirono diverse edizioni di classici e il [...] Milano, associato con lo stampatore Filippo Lavagna e l'umanista Cola Montano (prima opera con la sottoscrizione di V. il Deofficiis di s. Ambrogio, 1474). A Milano, ove fu attivo fino al 1488, V. stampò prevalentemente opere giuridiche e teologiche ...
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Stampatore (Magonza 1400 circa - Parigi 1466). Finanziatore di Gutenberg, gli intentò poi un processo per farsi restituire le somme prestate e gli interessi (1455) costringendolo così a cedergli tutto [...] (1457). Seguirono altre opere: il Rationale divinorum officiorum (1459), la Bibbia delle 48 linee (1462), la prima opera che rechi la marca tipografica, il Deofficiis di Cicerone (1465), nel quale sono impiegati per la prima volta i caratteri greci. ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] Ambrogio e Girolamo: il primo così imbevuto di cultura classica da scrivere, sulla traccia del ciceroniano Deofficiis, il Deofficiis monachorum, e da inserire nelle omelie e nei trattati esegetici intere pagine di provenienza neoplatonica, sempre ...
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Dottore della Chiesa, vescovo e patrono di Milano (Treviri 333 o 340 - Milano 397). È una delle massime figure di vescovo del 4° secolo. Governatore imperiale, fu proclamato vescovo di Milano (374) e divenne [...] 'Italia. Una seconda missione (385) fallì. Ma già redigendo il De fide (378-380) per Graziano e nel concilio di Aquileia (381 della creazione); tra i morali, il Deofficiis ministrorum, ricalcato sul Deofficiis ciceroniano, è il primo tentativo di ...
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Prototipografo (Gernsheim, Assia, tra il 1420 e il 1430 - Magonza tra la fine del 1502 e gli inizî del 1503), attivo a Magonza. Dapprima calligrafo (nel 1449 lavorava a Parigi per la Sorbona), apprese [...] Benedictinum e il Rationale divinorum officiorum del Durando (1459), la celebre Bibbia detta delle 48 linee (1462), due edizioni del Deofficiis di Cicerone (1465 e 1466). Dopo la morte di Fust (1466), S. sottoscrisse da solo i prodotti dell'officina ...
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cedant arma togae
〈... tòǧe〉. – Nota frase di Cicerone, che si legge nella 2a Filippica, ma che faceva parte dell’esametro cedant arma togae, concedat laurea laudi «cedano le armi alla toga ed alla fama ceda l’alloro [militare]» presente nel...