Domenicano (n. Cessole, Asti, 1290 circa), vicario (dal 1318) dell'inquisitore a Genova. Gli sono attribuite scritture religiose e sermoni. La sua opera più famosa è il De ludo scaccorum (titolo completo: [...] moribus hominum et deofficiis nobilium super ludo scaccorum), nella quale l'autore trae spunto dal gioco per dettare regole sulla condotta morale di ciascuno nelle varie sfere sociali. L'opera ebbe grande fortuna (notevoli, per l'iconografia, anche ...
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Gasparino di Pietrobono (oriundo di Barzizza, paesello del Bergamasco, donde il suo doppio cognome, ora Barzizius, ora Bergomensis o Pergamensis) era, nel 1430, senio iam confectus; perciò la sua nascita, [...] lezioni private a Milano, e, chiamato dal vescovo Bartolomeo della Capra, tenne un corso a Novara su Terenzio e sul Deofficiis di Cicerone. Nel 1432 prese servizio in Catalogna presso il re Alfonso di Sicilia, che accompagnò all'impresa di Gerba ...
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Ognibene di Enrico de' Bonisoli nacque a Lonigo, donde il suo nome di Omnibonus Leonicenus, verso il 1412; morì a Vicenza nel 1474. Nel 1423 è a Mantova come famulus (puer) di Vittorino da Feltre, alla [...] non fu di grammatica, bensì di eloquenza e poesia; tra gli autori letti nei corsi sono attestati Cicerone (De oratore, Deofficiis), Cornificio (Ad Her.), Livio, Giustino, Valerio Massimo, Plauto. Interpreta i testi cm sicura dottrina e scrive con ...
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Studioso delle letterature classiche e dell'italiana, diligente esegeta di Virgilio e di Cicerone, traduttore e scrittore; nato a S. Marcello Pistoiese il 13 dicembre 1807, morto il 17 settembre 1855. [...] 'idea di una collezione di classici latini commentati ad uso delle scuole, che iniziò con un commento a Virgilio e al Deofficiis e al De oratore di Cicerone. Viaggiò molto per l'Italia e la Svizzera e si recò quindi a Parigi, dove conobbe il Mamiani ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] Synecdemos (sec. VI), ed. Burckhardt, Lipsia 1893; Giorgio di Cipro, Descriptio orbis romani, ed. Gelzer, Lipsia 1890; Codinus, Deofficiis (Περὶ τῶν ὀϕϕικίων τοῦ παλατίου Κ.πόλεως καὶ τῶν ὀϕϕικίων τῆς μεγάλης ἐκκλησίας), ed. Bonn I839; Il libro del ...
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TIPOGRAFIA
Luigi PAMPALONI
Tammaro DE MARINIS
Francesco VATIELLI
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. È l'arte di comporre e stampare libri o altri lavori per mezzo di tipi, cioè di caratteri mobili. Con tale nome si indica anche [...] e Johann Schott.
A Colonia non meno di 33 tipografi produssero un migliaio di opere. Cominciò Ulrich Zell intorno al 1465 col DeOfficiis di Cicerone e le opere di Giovanni Crisostomo e di S. Agostino, datate 1466 e 1467. Altra città tedesca in cui ...
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Espressione vocale della musica. In quanto espressione totale il canto va considerato libero dalla sintesi a priori "gesto-parola-suono" in cui teorici e artisti, fra i quali il Wagner, hanno cercato il [...] alludesse a questi concetti S. Ambrogio, quando raccomandava (Deofficiis, I, 84) di cantare con voce non come popolari i poemi omerici, la Bibbia, i Nibelunghi, la Chanson de Roland. Il Goethe, sotto l'impulso del Herder, raccolse canti alsaziani ...
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Il nome (spagn. Cataluña, catal. Catalunya), comincia a comparire in documenti della fine del sec. XII (basso lat. Catalonia, Catalaunia). L'etimologia tradizionale, secondo cui il nome deriverebbe da [...] La sua Crònica dels fets e hazanyes del Rey En Jacme I e de ses descendents (1204-1327), il Llibre dels feyts di Giacomo I e il Deofficiis di Cicerone, di Nicolau Quils, il De Providentia di Seneca e il Valerio Massimo di Antoni Canals, il Sumari de ...
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Vescovo di Milano (374-397) Nacque verso il 330 o poco prima, da famiglia romana, e probabilmente a Treviri dove il padre, che era uno dei quattro prefetti del pretorio dell'Impero, aveva allora la sua [...] il titolo, al clero, ma di fatto a tutta la società cristiana. In questo lavoro, A. segue da vicino il Deofficiis di Cicerone, non solo nel piano generale dell'opera, ma anche nelle idee e spesso nelle espressioni, accomodando l'insegnamento stoico ...
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Cardinale, nato nel 1422 a Pescia, e più precisamente' a Villa Basilica. Studiò a Firenze sotto la guida di Carlo e Leonardo d'Arezzo, sentì le lezioni di Giannozzo Manetti e del Guarino, e si addottorò [...] pace inter eos firmanda; quest'opera, come un'altra contenente pure commentarî delle cose del mondo e un trattatello Deofficiis summi Pontificis et Cardinalium, che avrebbe composto negli ozî di Pienza, sono rimasti inediti e seonosciuti finora. È ...
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cedant arma togae
〈... tòǧe〉. – Nota frase di Cicerone, che si legge nella 2a Filippica, ma che faceva parte dell’esametro cedant arma togae, concedat laurea laudi «cedano le armi alla toga ed alla fama ceda l’alloro [militare]» presente nel...