Scienza greco-romana. Nascita delle scienze e relazioni tra discipline
Giuseppe Cambiano
Nascita delle scienze e relazioni tra discipline
Sapere globale e distinzioni tra discipline
Nella Grecia antica, [...] esistevano medici particolarmente abili e reputati (III, 131, 1-2). Galeno (De methodo medendi, I, 1 in: K X 5-6) parlerà di un' di correggere alcune assunzioni matematiche formulate nel Decaelo. Indagini biologiche, che rientrano nell'ambito ...
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La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. Le origini dell'astronomia arabo-islamica
David Pingree
Miquel Forcada
Jean-François Oudet
Régis Morelon
Le origini dell'astronomia [...] ilm al-hay᾽a che sopravvive soltanto nella traduzione latina, forse di Gherardo da Cremona, databile a prima della metà del XIII sec., in quanto è citata nel Decaelo et mundo di Alberto Magno, composto a Colonia tra il 1251 e il 1254. In quest'opera ...
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La scienza bizantina e latina. Introduzione
John D. North
Introduzione
Gli storici della scienza medievale che tentino d'individuare il nome del primo esponente moderno della loro disciplina rischiano [...] nozioni platoniche e neoplatoniche di uso e consuetudine, o con i riferimenti di Aristotele ai principî (come, per es., nel Decaelo). Nel caso della nozione di legge, tuttavia, ci troviamo in presenza di un'idea che era già chiara prima di ricevere ...
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La Rivoluzione scientifica. Introduzione
Daniel Garber
La Rivoluzione scientifica
All'inizio del XVII sec. quella che oggi comunemente chiamiamo 'scienza' non era identificabile con una singola area [...] Decaelo e l'inizio del De generatione et corruptione di Aristotele; nel terzo, ciò che rimaneva del De generatione et corruptione, il De matematici del tempo, tra cui Christiaan Huygens, Pierre de Carcavi e Gian Domenico Cassini, così come celebri ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Agostinismo e aristotelismo
Daniel A. Di Liscia
Agostinismo e aristotelismo
In Occidente, durante il Medioevo, scienza e filosofia furono [...] traducendo dall'arabo tra il 1220 e il 1235 i più importanti commenti su Metafisica, Fisica, De anima, De generatione et corruptione, Decaelo, e parte dei Meteorologica. Egli rese in tal modo accessibile alle generazioni successive gran parte della ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] presente in Platone (non tanto nel Timeo, quanto nella Repubblica e nel Cratilo), negato poi da Aristotele nel Decaelo e generalmente ammesso dai neopitagorici, ma di cui proprio Macrobio (insieme a Marziano Capella) consacrerà la fortuna secolare ...
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Scienza greco-romana. Meteorologia
John Vallance
Meteorologia
All’inizio del suo trattato dedicato alla ‘meteorologia’, Aristotele afferma di voler esaminare la parte delle ricerche fisiche alla quale [...] la materia prevale sulla forma.
All’inizio dei Meteorologica, è riassunto il lavoro già svolto nella Fisica e nel Decaelo. Aristotele nella Fisica aveva trattato dei principî naturali della materia e del suo opposto, assieme al movimento e alla ...
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Il Rinascimento. Continuita, sviluppo e crisi delle scienze peripatetiche
Gianfranco Fioravanti
Continuità, sviluppo e crisi delle scienze peripatetiche
Il sistema delle scienze aristoteliche tra XV [...] disponeva di testi che, il più delle volte, erano corrotti (non manca di notare che egli stesso nel commento al Decaelo aveva confessato di non possedere buone traduzioni) e la sua ignoranza della lingua gre-ca gli precludeva ogni possibilità di ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Galileo Galilei
William Shea
Galileo Galilei
La formazione e l'insegnamento
Galileo Galilei nacque a Pisa il 15 febbraio 1564 (e non il 18, come riportano [...] in visita a Roma nel 1587. Il secondo quaderno (ms. 46) riguarda l'analisi di problemi fisici relativi al Decaelo e al De generatione et corruptione di Aristotele. Wallace ha identificato come possibili fonti le opere a stampa dei gesuiti Francisco ...
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Scienza greco-romana. L'astronomia dopo Tolomeo
Alexandre Jones
L’astronomia dopo Tolomeo
Tolomeo rappresenta il culmine dell’astronomia greco-romana e, per certi aspetti, segna anche la fine del suo [...] da lui effettivamente usata nel commentario al Decaelo di Aristotele. I luoghi astronomici del suo -624.
– 1985: Tihon, Anne, Théon d’Alexandrie et les Tables Faciles de Ptolémée, “Archives internationales d’histoire des sciences”, 35, 1985, pp. 106- ...
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