L’Oratio ad sanctorum coetum
Un imperatore cristiano alla ricerca del consenso
Roberto Cristofoli
L’Oratio ad sanctorum coetum1, giuntaci nei manoscritti col titolo Βασιλέως Κωνσταντίνου λόγος ὅν ἔγραψε [...] del traduttore in lingua greca, se non addirittura a fare del De civitate Dei un terminus post quem per quella che a questo la venuta di Cristo re; 7: iam nova progenies caelo demittitur alto («ormai una nuova progenie viene fatta discendere dall ...
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Il potere politico del papa
Diego Quaglioni
«Il carattere duplice del regno papale»
In un appunto del 1930, vergato a mo’ di recensione di un articolo apparso sulla «Nuova Antologia» nel giugno dell’anno [...] , sed mortuos, non in terra solum, sed in caelo, non ad praesidendum solis fidelibus, sed infidelibus, et ut ’età del Concilio di Trento, in Il Papato e l’Europa, a cura di G. De Rosa, G. Cracco, Soveria Mannelli 2001, pp. 239-249, in partic. p. 242 ...
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verità (veritade; veritate)
Alfonso Maierù
Il termine designa la struttura ontologica delle cose considerata in rapporto all'ordinamento generale dell'universo; insieme, designa la conoscenza che attua [...] cielo, natura universale (Est... natura... in caelo, tanquam in organo quo mediante similitudo bonitatis amico che ripaga l'uomo a condizione di un'assoluta fedeltà: Aristotele, nel principio de l'Etica... dice: " Se due sono li amici, e l'uno è la ...
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Dante Alighieri, Opere minori: De vulgari eloquentia - Introduzione
Pier Vincenzo Mengaldo
Scritto successivamente all'esilio (I, VI, 3) e alla pace di Caltabellotta (II, VI, 4), preannunciato anzi [...] ) di gradus constructionis. Per tal modo il De vulgari, pur toto caelo diverso nell'impianto teorico, lascia anch'esso i sue lacune di informazione. E tuttavia è ammirevole come il De vulgari sappia fare di necessità virtù, traendo dagli stessi limiti ...
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mezzo (sost.)
Francesco Del Punta
Il termine m., come sostantivo, assume grande varietà di valori semantici nel diverso contesto del linguaggio dantesco. Attraverso il latino scolastico medium e medietas [...] lo vero al mezzo discendea (Cv III V 5; cfr. Arist. Caelo II 13, 293a 30-293b 1). Il centro dell'universo e della lo quinto, esso è lo mezzo di tutti, cioè de li primi, de li secondi, de li terzi e de li quarti (Cv II XIII 20).
In senso cronologico ...
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nuovo (novo; per l'alternanza fra le due forme, cfr. Petrocchi, Introduzione 428)
Antonietta Bufanoaut>
Le accezioni fondamentali di questo aggettivo sono quelle di " diverso dal precedente "; " inusitato [...] egloga (" redeunt Saturnia regna, / iam nova progenies caelo demittitur alto ", vv. 6-7), che, " allude alla Logica aristotelica, in XIV 7 alle due ‛ translazioni ' del De Meteoris.
Un'antitesi di diverso genere, anche perché implicita, si ha in ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Il Fiore - Introduzione
Gianfranco Contini
È il titolo, puramente convenzionale, assegnato dal suo primo editore (1881), Ferdinand Castets, a una corona anepigrafa di [...] Ciò, intanto, nell'imitazione grafica di un'ordinaria pagina del Roman de la Rose, nei cui manoscritti è di norma a due colonne Alighieri un'opera (o, col Detto, due) così toto caelo diversa da quelle sicure (quasi che l'inesausta sperimentalità non ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Lucrezio
Ivano Dionigi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel De rerum natura, Lucrezio introduce nel mondo culturale romano idee rivoluzionarie [...] compreso, non è solo il logos ma anche il rhythmos del De rerum natura, vale a dire l’organicità e “la mostruosa
Quare religio pedibus subiecta vicissim
obteritur, nos exaequat victoria caelo
Tito Lucrezio Caro, La natura delle cose, trad. it ...
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ROSSI, Giovanni
Rosa Spina
– Non ci sono notizie certe sulla nascita di Rossi. Alcuni lo fanno discendere dal vercellese Giovanni Rosso (o Rossi), che con i fratelli Giovanni e Bernardino fu attivo [...] a volte in cornice e a volte accompagnata dal motto «Caelo Demissus ab alto». Albano Sorbelli (1929) ne recensisce dieci varianti la licenza in scritto da tutti o dalla maggior parte de gli Assonti dello Studio pro tempore lasciando però ordine che ...
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prescienza
Fernando Salsano
Il termine designa la conoscenza che si ha degli eventi futuri, prima che essi accadano. Occorre una sola volta, in Cv III XII 9 tanta fu l'afezione a producere la creatura [...] ambulare in terra hominem et oriri in caelo solem videtis, quamquam simul utrumque conspectum tamen . Clemente Alex. Strom. I 21, 133 1s. e anche II, 12, 54,1; cfr. Cicerone De Div. I I 1 ss.), della p. degli angeli (cfr. Bonaventura II Sent. d. IV a ...
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