discorrere
Fernando Salsano
Vale, come frequentemente nel lessico due-trecentesco, " muoversi molto rapidamente ", sia in Pd XV 14 Quale per li seren tranquilli e puri / discorre ad ora ad or sùbito [...] foco (la cui fonte è forse Ovidio Met. il 320-321 " longoque per aera tractu / fertur, ut interdum decaelo stella sereno "), che (sostantivato) in XXIX 21 procedette / lo discorrer di Dio sovra quest'acque.
Questa seconda attestazione è ispirata ...
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folgoreggiare
Bruno Basile
Verbo attestato solo in Pg XII 27 Vedea colui che fu nobil creato / più ch'altra creatura, giù dal cielo / folgoreggiando scender, ove il folgoreggiando sta per " a modo di [...] quando scrisse questa terzina, avesse l'occhio a quel detto di Cristo (Luca X 18) ‛ Videbam Satanam sicut fulgur decaelo cadentem ', e dico... che questo verso: Folgoreggiando scender da un lato, precipita più propriamente come saetta folgore, e fa ...
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circunfulgere
Lucia Onder
. Latinismo, per " splendere intorno ", " circondare, fasciare di luce "; indica una notevole intensità luminosa, in Pd XXX 49 Come sùbito lampo che discetti / li spiriti visivi... [...] / così mi circunfulse luce viva (cfr. Act. Ap. 22, 6 " subito decaelo circumfulsit me lux copiosa ", e 26, 13 " vidi... decaelo supra splendorem solis circumfulsisse me lumen "). ...
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ORAZIO Flacco, Quinto (Q. Horatius Flaccus)
Gino FUNAIOLI
Ferdinando NERI
I termini della sua vita vanno dall'8 dicembre del 65 al 27 novembre dell'8 a. C. Sono 57 anni dei più agitati e decisivi [...] alla nitida contemplazione classica del "Nox erat et caelo fulgebat luna sereno", fino agli scherzi e alla Per la storia della satira, Torino 1932; A. Oltremare, Les origines de la Diatribe Romaine, Losanna 1926. Per le Epistole; E. Courbaud, Horace ...
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NAPOLI (A. T., 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Fausto NICOLINI
Vincenzo EPIFANIO
Riccardo FILANGIERI di CANDIDA
Guido PANNAIN
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Maria ORTIZ
È il capoluogo della Campania e la città [...] monarchia, autonoma, bensì, ma in senso toto caelo opposto a quello vagheggiato dagli autonomisti-austriacanti, Napoli non rimane più nulla. Dopo di lui vi fu il cordovese Alfonso de Baena (1455); e negli ultimi decennî del secolo vi si nota invece ...
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TEMPIO (lat. templum)
Plinio FRACCARO
Giovanni PATRONI
Alfred SALMONY
Giuseppe RICCIOTTI
Antichità classica. - Prima di trattare dei concetti espressi da questa parola latina, accenniamo brevemente [...] Era cioè l'immagine in terra di un quadrilatero designato dal sacerdote col suo lituo nel cielo astrale (templum in caelo, Varr., De l. lat., VII, 7), che aveva quattro regioni (antica, postica, destra e sinistra), il che suppone due linee divisorie ...
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Il vocabolo è venuto dagli Arabi di Spagna, presso i quali al-manākh designava tavole astronomiche che davano il modo di determinare il giorno della settimana, di trasformare una data qualsiasi di un'èra [...] un latino almanach. Molto più tardi il Vocabulista aravigo di Pedro de Alcalá, del 1505, che riproduce l'arabo parlato ai suoi tempi tavole dalle quali ognuno può vedere omnia ea quae in caelo sunt omni die, sicut nos in calendario inspicimus omnia ...
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Sono forse in origine i veggenti delle primitive popolazioni italiche, che da segni dati dagli uccelli (la parola sembra riconnettersi etimologicamente ad avis) interpretavano la disposizione d'animo degli [...] tratti in origine soprattutto dai fulmini e tuoni (ex caelo), dagli uccelli (ex avibus), da quadrupedi (ex quadripedibus Bouché-Leclercq, Hist. de la divinat. dans l'antiquité, IV, Parigi 1881, p. 175 segg.; Spinazzola, in E. De Ruggiero, Diz. Epigr ...
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, Nacque a Madrid nel 1764 e studiò a Salamanca. La sua vita non è ricca di episodî: visse sempre "tra pochi amici e molti libri". L'Enciclopedia e, in generale, le correnti filosofiche francesi del sec. [...] fanciulli e giovanetti, anche Otoño (Autunno), Primavera, e El idilio de Palemon. Imitando la versione di Fra Luis de León, tradusse con molta efficacia l'ode di orazio: Caelo tonantem credidimus Iovem, e seguendo le orme di Villegas tradusse anche ...
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CAPPONI, Gino
Piero Treves
Nacque in Firenze il 13 sett. 1792, nell'avito palazzo di via S. Sebastiano, che dal giorno della sua morte perpetua il suo nome, unico figlio del marchese Pier Roberto e [...] un antigermanesimo, tuttavia, che toto caelo differisce dall'antigermanesimo della più parte che "le Piémont profitera quelque jour, sous une forme ou sous une autre, de la confraternité des armes, et l'Italie à sa suite". Ancor nel febbraio del ...
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