La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Lo Pseudo-Aristotele e le tradizioni affini
Graziella Federici Vescovini
Lo Pseudo-Aristotele e le tradizioni affini
Lo Pseudo-Aristotele
Sotto [...] il Libro IV del Decaelo ‒ ossia il De mundo, tradotto due volte, dal greco e dall'arabo ‒ e il De coloribus, nel quale si di questo Lapidario passarono nel mondo latino anche attraverso il De physicis ligaturis, l'opera di Qusṭā ibn Lūqā sulla virtù ...
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Sigieri (Sighieri) di Brabante
Cesare Vasoli
Filosofo del XIII secolo, ricordato da D. nel passo di Pd X 136, nel gruppo degli spiriti sapienti.
I dati della sua giovinezza sono molto oscuri; e, in [...] ...; 5) Super politica Aristotelis; 6) Utrum principia prima sint nobis ignota; 7) Decaelo et mundo I et Il; 8) Posteriorum analiticorum I.
Edizioni: a, 1) in P. Mandonnet, Siger de Brabant et l'averroisme latin au XIII siècle, Friburgo 1899, 47-54 ...
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natura
Enzo Volpini
A introdurre il tema della n. giova anzitutto ricorrere al passo della Monarchia (II II 2) ove si legge che, quemadmodum ars in triplici gradu invenitur, in mente scilicet artificis, [...] , diversamente da le corpora essere ricevuta. Sulla linea dello pseudo-Dionigi (De div. nom. IV 1; cfr. A. Nygren, pp. 149-150 virtus activa in causa universali, puta in corpore caelesti " (In lib. Decaelo et mondo II 9, n. 375; cfr. T. Litt, pp. ...
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angelo (angiolo; agnolo)
Fernando Salsano
Attilio Mellone
Pier Vincenzo Mengaldo
Significa, quasi sempre al plurale, le Intelligenze celesti, che sono sostanze separate dalla materia: Cv II II 7 intendo [...] li altri, era angelo di Dio. E però Matteo disse: " L'angelo di Dio discese di cielo... " [" Angelus enim Domini descendit decaelo, et accedens revolvit lapidem... erat autem adspectus eius sicut fulgur et vestimentum eius sicut nix ", Matt. 28, 2-3 ...
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ARISTOTELISMO
C. Gentili
Di un'influenza aristotelica nelle concezioni medievali dell'arte non si può parlare prima del sec. 13°, quando ha grande rilievo - in rapporto al modo di concepire l'opera [...] , Torino 1956; F.J. Kovach, Die Aesthetik des Thomas von Aquin, Berlin 1961; M.C. De Matteis, s.v. Aristotele, in ED, I, 1970, pp. 372-377; R. Assunto, s Analytica posteriora, alla Physica, al Decaelo, al De generatione e ai Meteorologica.Non meno ...
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udire (audire; odire)
Alessandro Niccoli
1. Compare in tutte le opere, compresi il Fiore e il Detto, con un indice di frequenza abbastanza elevato (234 presenze complessive); le forme più attestate sono [...] a uno schema espressivo largamente attestato nell'Apocalisse (cfr. Apoc. 10,1 e 4 " Et vidi alium angelum... et audivi vocem decaelo... "). Certo è che la coesistenza dei due vocaboli è modulo stilistico comune a tutte le opere di D., come risulta ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Le gerarchie del sapere
Jean Jolivet
Le gerarchie del sapere
È impossibile, per diverse ragioni e da vari punti di vista, che le discipline [...] forma che aveva assunto all'epoca dell'autore (Physica, Decaelo et mundo, De generatione et corruptione, Meteorologica I-III, Meteorologica IV, De plantis, Historia animalium, De anima, De sensu et sensibili), e in sette parti speciali: medicina ...
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LEONICO TOMEO, Niccolò
Emilio Russo
Nacque a Venezia nel febbraio 1456 da una famiglia originaria dell'Epiro e sin dai suoi primi anni visse tra Padova e Venezia. Seguì l'insegnamento di lingua greca [...] stampa del 1523 era accompagnata anche da una lettera di elogi di J. Montesdoch, il filosofo spagnolo le cui lezioni sul Decaelo, tenute a Padova nel giugno 1523, videro la partecipazione di Bembo, B. Navagero e dello stesso L. (Venezia, Biblioteca ...
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anafora
Francesco Tateo
. Figura retorica appartenente al genere della repetitio, e designata appunto in latino col nome di repetitio, o anche di iteratio e relatio: consiste nel ripetere la medesima [...] ), o lo sdegno (Vere matrem viperea feritate dilaniare contendit... Vere fumos... vitiantes exhalat... Vere " De ordinatione " resistit, VII 25-26; vobis ignem decaelo missum despicientes... vobis columbas in tempio vendentibus, XI 6). Ma anche nell ...
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elemento
Enzo Volpini
Il termine e. è vocabolo tecnico del linguaggio filosofico e scientifico medievale, e come tale è usato da D.; il latino elementum traduceva il greco στοιχει̃ον (cfr. Cicerone [...] dell'universo (Quaestio 34). Leggero in senso assoluto è invece detto il fuoco perché " supereminet omnibus quae sursum feruntur " (Tomm. Comm. in Decael. I V 2) e quindi movesi in altura / per la sua forma ch'è nata a salire (Pg XVIII 28-29; cfr ...
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