SAFFI, Marco Aurelio
Roberto Balzani
– Nacque a Forlì il 13 ottobre 1819, primogenito del conte Girolamo (1795-1841) e di Maria Romagnoli (1796-1855), appartenenti al ceto possidente locale.
La coppia [...] l’opinione pubblica democratica napoletana, dirigendo con Filippo De Boni Il Popolo d’Italia (1860). Diversamente di affinità: A. S. e la cultura francese dell’Ottocento, in DeAmicitia. Scritti dedicati a Arturo Colombo, a cura di G. Angelini - M ...
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BONISOLI, Ognibene (Ognibene da Lonigo, Omnibonus Leonicenus o Leonicensis Vicentinus, Pantagathus Vicentinus, Panágathos Leonikēnos)
Gianni Ballistreri
Nato a Lonigo verso il 1412 da un Enrico, si recò [...] N. Jenson, 1471) e dalle lezioni dovettero nascere i commenti, pubblicati postumi, di opere ciceroniane. Quelli al De officiis, al Deamicitia e ai Paradoxa furono più volte stampati insieme ed ebbero forse come prima edizione quella intitolata O. L ...
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Catone il Vecchio
Antonio Martina
Marco Porcio C., il Censore, chiamato anche C. il Vecchio per distinguerlo dall'Uticense, nacque a Tuscolo nel 234 a.C., fu censore nel 184 e morì assai vecchio a 85 [...] il trattato IV del Convivio, D. aveva letto di Cicerone, come egli stesso testimonia, il DeAmicitia, il De Officiis, i Paradoxa, il De Finibus, oltre naturalmente al De Senectute, che, come si può vedere anche da Mn I I, era considerata una delle ...
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Terenzio Afro, Publio (Terrenzio)
Ettore Paratore
È nominalmente ricordato da D. (in Pg XXII 97): Dimmi dov'è Terrenzio nostro antico, / Cecilio e Plauto e Varro, se lo sai, domanda Stazio a Virgilio. [...] e P. Chistoni, sostenente che D. non conobbe mai le opere di Terenzio e che la sua citazione discende in toto dal DeAmicitia). Ma C. Beccaria cercò di salvare la diretta conoscenza dell'Eunuchus da parte di D., sostenendo che la sua allusione era al ...
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FIACCHI, Luigi (Clasio)
Franco D'Intino
Nacque a Scarperia (Firenze) il 4 giugno 1754 da Alessandro e Francesca Bartolini (o Bartoloni). La famiglia, di umili origini, lo mandò inizialmente presso uno [...] e Il sammaritano (Firenze 1818), e del Viaggio al Monte Sinai di S. Sigoli (ibid. 1829). Pubblicò inoltre il volgarizzamento del Deamicitia di Cicerone (Firenze 1809) e alcune opere di B. Varchi (nei volumi I-II, IV-V, VIII, XI-XII della Collezione ...
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Taide
Manlio Pastore Stocchi
Etera ateniese (sec. IV a.C.), cui furono attribuite imprese e fortune che ne favorirono la fama leggendaria e determinarono l'assunzione del suo nome con valore antonomastico, [...] di Terenzio presso una fonte intermedia; e prevale ora tra i dantisti l'opinione che questa fonte sia da riconoscere nel DeAmicitia di Cicerone, operetta familiare a D. e citata già da Pietro nella seconda e terza redazione del suo commento (sia ...
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ARCANGELI, Giuseppe
Piero Treves
Nacque a San Marcello Pistoiese, da Cristofano, il 13 dic. 1807; di povera fanúglia, per poter studiare fu avviato alla carriera ecclesiastica nel seminario di Pistoia, [...] scuole. Dal '40 in poi l'A. vi pubblicò Virgilio e due volumi di Cicerone (De officiis, Deamicitia, De senectute,e il De oratore), premettendovi eruditi ed eloquenti discorsi, lavorati su critici soprattutto francesi, e partecipi di quell'umanesimo ...
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Dante Alighieri
Poeta, filosofo, teologo (Firenze 1265 - Ravenna 1321). Poeta tra i più grandi, nelle terzine della Divina Commedia tradusse le sue aspirazioni religiose e politiche, e le sue conoscenze [...] alla lettura del Consolatio philosophiae di Boezio e del Deamicitia di Cicerone. Studiò da laico la filosofia tomista e sulla tradizione araba. Seguendo lo schema neoplatonico del Liber de causis, la natura divina è partecipata dai vari gradi dell’ ...
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Pilade (Pillade)
Antonio Martina
Figlio di Strofio, il re della Focide che si faceva risalire attraverso Foco ed Eaco sino a Zeus, e di Anassibia, sorella di Agamennone.
Quando Oreste fu allontanato [...] cristiano è inserito, con procedimento non inconsueto in D., quello di Oreste e Pilade.
D. ne aveva notizia dal DeAmicitia di Cicerone, che ricorda i fragorosi applausi con cui era accolta la relativa scena della tragedia di Pacuvio, il Dulorestes ...
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Scipione Emiliano, Publio Cornelio
Manlio Pastore Stocchi
Generale e uomo politico romano; nato da L. Emilio Paolo verso il 185 a.C., fu adottato da P. Cornelio Scipione, figlio di Scipione Africano [...] Dante.
Un ricordo incidentale di S. è nel Convivio, a proposito dell'occasione in cui si svolge il dialogo ciceroniano Laelius deamicitia che muove appunto, come dice D., da parole di consolazione di Lelio dette ne la morte di Scipione amico suo (II ...
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