Domenicano (n. Cessole, Asti, 1290 circa), vicario (dal 1318) dell'inquisitore a Genova. Gli sono attribuite scritture religiose e sermoni. La sua opera più famosa è il De ludo scaccorum (titolo completo: [...] moribus hominum et deofficiis nobilium super ludo scaccorum), nella quale l'autore trae spunto dal gioco per dettare regole sulla condotta morale di ciascuno nelle varie sfere sociali. L'opera ebbe grande fortuna (notevoli, per l'iconografia, anche ...
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DELLA CASA, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque il 28 giugno 1503 da Pandolfo e Lisabetta di Giovanfrancesco Tornabuoni, probabilmente in Mugello, dove la famiglia possedeva beni ("Monsignor Della Casa - [...] e talvolta nella loro contraddittorietà, un profilo originale dello scrittore cinquecentesco. Si fa ovviamente riferimento al Deofficiis inter potentiores et tenuiores amicos, composto forse nel '44 e la cui traduzione in italiano (Trattato ...
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BACILE
M. Di Berardo
Recipiente di forma concava e dimensioni variabili destinato alla raccolta di liquidi, il cui uso prevalente risulta legato - nella liturgia come in ambito profano - all'abluzione [...] funzione di amministrare l'acqua appare connessa, già nel Liber ordinum (contenente l'antico rituale spagnolo) come poi nel Deofficiis VII graduum, al suddiacono e simbolicamente espressa dalla pratica di rimettere a quest'ultimo, all'atto della sua ...
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CALCAGNINI, Celio
Valerio Marchetti
Nato a Ferrara il 17 sett. 1479 da una facoltosa famiglia dell'aristocrazia di servizio presso la corte estense, era figlio naturale del protonotario apostolico Calcagnino [...] se il C., a conferma delle proprie tesi, non avesse criticato la presunta perfezione stilistica del DeOfficiis (In M. T. Ciceronis De somnio Scipionis fragmentum, Petri Ioannis Olivarii… scholia… Disquisitiones aliquot in libros Officiorum Ciceronis ...
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Dottore della Chiesa, vescovo e patrono di Milano (Treviri 333 o 340 - Milano 397). È una delle massime figure di vescovo del 4° secolo. Governatore imperiale, fu proclamato vescovo di Milano (374) e divenne [...] 'Italia. Una seconda missione (385) fallì. Ma già redigendo il De fide (378-380) per Graziano e nel concilio di Aquileia (381 della creazione); tra i morali, il Deofficiis ministrorum, ricalcato sul Deofficiis ciceroniano, è il primo tentativo di ...
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Umanista (m. Crotone 1574). Figlio di Antonio Sebastiani, trasse il nome da quello che aveva anticamente la sua patria, Traetto, e che era anche cognome della sua ava materna. Maestro (1521) nello studio [...] di Trento. Compose un trattato di retorica in latino (De poëta, 1559) e, in volgare, Arte poetica (1563 circa), secondo Aristotele, interpretato nello spirito della Controriforma. È suo anche il trattato Deofficiis ecclesiae praestandis (1564). ...
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Teologo (m. 1231 o 1237); arcidiacono di Beauvais, maestro di teologia a Parigi: ebbe una parte importante nella crisi dell'università parigina (1229-31) e fu poi incaricato da Gregorio IX di procedere [...] alla revisione delle opere di Aristotele con altri due maestri parigini. Scrisse la Summa aurea in quattuor libros sententiarum, un commento all'Anticlaudianus di Alano di Lilla e una Summa deofficiis (queste ultime due opere ancora inedite). ...
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Ecclesiastico (Breda, Brabante, metà sec. 14º - Tongeren 1403). Iniziò gli studî in Olanda e li compì a Roma e Bologna. Prese parte attiva alla vita ecclesiastica del tempo; nel 1397 fu creato rettore [...] dell'università di Colonia. È autore di scritti grammaticali e di trattati liturgici (un Martyrologium in versi; Calendarius ecclesiasticus generalis; De psalterio observando; Liber deofficiis ecclesiasticis). ...
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Benedettino (m. Rouen 1067 circa) monaco a Fécamp; dopo aver vissuto da eremita in Italia, tornato a Fécamp ed eletto arcivescovo di Rouen (1055), contro la dottrina eucaristica di Berengario di Tours [...] promulgò una professione di fede interessante per la formulazione della dottrina della transustanziazione. È autore di un Liber deofficiis ecclesiasticis. ...
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cedant arma togae
〈... tòǧe〉. – Nota frase di Cicerone, che si legge nella 2a Filippica, ma che faceva parte dell’esametro cedant arma togae, concedat laurea laudi «cedano le armi alla toga ed alla fama ceda l’alloro [militare]» presente nel...