Romanziere, critico e uomo politico, morto a Saint-Rémy (Parigi) nella notte dal 29 al 30 giugno 1942.
Bibl.: P. Dresse, Léon Daudet vivant, Parigi 1947. ...
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Scrittore e uomo politico (Parigi 1867 - Saint-Rémy, Bouches-du-Rhône, 1942), figlio di Alphonse. Iniziò gli studî di medicina (se ne vedono tracce in alcuni suoi libri: Les morticoles, 1894; L'hérédo, 1917); ma si dedicò poi alla letteratura e alla politica. Fra i suoi romanzi sono da ricordare: L'astre noir (1893), Le voyage de Shakespeare (1896); Suzanne (1896); La flamme et l'ombre (1897); La déchéance ...
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Scrittore (Nîmes 1840 - Parigi 1897). Esordì con un libro di versi, Les Amoureuses (1858), fu giornalista e, per cinque anni, segretario del duca di Morny. Raccolse le impressioni dei suoi primi anni in Le petit Chose, histoire d'un enfant (1868); si affermò con i racconti Lettres de mon moulin (1869) come descrittore delicato della sua Provenza, non risparmiando poi una bonaria satira al carattere ...
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Letterato francese (Nîmes 1837 - Les-Petites-Dalles 1921), fratello di Alphonse. Giornalista filobonapartista, poi filolegittimista, autore di numerosi romanzi, tra cui Madame Robernier (1879), La Carmélite (1883), Fils d'émigré (1890), legò il suo nome soprattutto a solidi lavori di erudizione storica, come Le Cardinal Consalvi (1866), La terreur blanche (1878), Histoire des conspirations royalistes ...
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Personaggio letterario, protagonista di tre romanzi (Aventures prodigieuses de Tartarin de Tarascon, 1872, Tartarino di Tarascona; Tartarin sur les Alpes, 1885, Tartarino sulle Alpi; Port-Tarascon, 1890, [...] Porto Tarascona) dello scrittore A. Daudet (1840-1897).
Tartarino, meridionale spaccone, bugiardo e fantasioso, conquista la gloria per le imprese (tutt'altro che straordinarie, ma che egli riesce a far passare per tali) che compie in Africa, ...
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Scrittore provenzale (Bellegarde, Hard, 1844 - Nîmes 1925), autore di Vido d'ènfant (tradotta dal provenzale in francese da A. Daudet) e di molte poesie sparse. Fu tra i fondatori del félibrige parigino. ...
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Commediografo, cineasta e scrittore francese (Aubagne, Bocche del Rodano, 1895 - Parigi 1974). Tra i suoi lavori teatrali, oltre al dramma in versi Catulle (1922): Les marchands de gloire (1925, in collab. [...] vita trionfa, 1937) e La femme du boulanger (1938), tratti da J. Giono; Les lettres de mon moulin (1954), tratto da A. Daudet. Sia nei drammi sia nei film P. presenta con sensibilità e humour quadri di costume vivi e autentici. Si ricordano inoltre i ...
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Cocteau, Jean
Bruno Roberti
Regista e sceneggiatore cinematografico, poeta e drammaturgo, pittore e saggista francese, nato a Maisons-Laffitte (Yvelines) il 5 luglio 1889 e morto a Milly-la-Forêt (Essonne) [...] sua prima pièce, rappresentata in un salotto parigino. Ben introdotto nell'ambiente letterario e mondano, conobbe M. Proust, A. Daudet, E. Rostand, A. Gide e incontrò il giovane scrittore R. Radiguet, con cui avviò un sodalizio che influenzò la sua ...
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Arte e letteratura
Genericamente, la tendenza a riprodurre quanto più fedelmente possibile, nell’opera d’arte, la natura o il reale: lo scrittore tenta di vietare a sé stesso, più o meno radicalmente, [...] n. è H. Taine; il maggior rappresentante nel romanzo É. Zola (Thérèse Raquin, 1867 ecc.): intorno a lui i fratelli Goncourt, A. Daudet, molti giovani, tra i quali emerge presto G. de Maupassant; nel teatro, H. Becque e A. Antoine. Il n. si diffonde ...
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arlesiano
arleṡiano agg. e s. m. (f. -a). – Di Arles, cittadina della Francia sud-orient.; abitante o nativo di Arles. L’Arlesiana, titolo di un dramma (fr. L’Arlésienne) di A. Daudet con musiche di scena di G. Bizet (1872), e di un libretto...
naturalismo
s. m. [der. di naturale]. – 1. Dottrina, teoria, tendenza filosofica o culturale che assume la natura a proprio fondamento, come oggetto esclusivo di indagine e supremo principio esplicativo o come modello normativo da imitare,...